Categorie
Attualità

Fisioterapisti Salerno, al via il secondo Congresso

di Stefania Maffeo

Il 30 novembre fisioterapisti salernitani per la seconda volta a congresso presso il Mediterranea Hotel di Salerno. Il tema di questa edizione è: “29”. L’appuntamento ufficiale dell’Ordine dei Fisioterapisti Salernitani , a partire dalle ore 9.00, è affidato alla direzione scientifica della professoressa Alessia Bramanti e del Presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno Mariaconsiglia Calabrese.

Ricco il programma scientifico che sarà aperto dalla lectio magistralis del professore Raffaele Russo che tratterà delle innovazioni e sinergie plurispecialistiche in tema di chirurgia dell’arto superiore: dalla pianificazione computer assistita alla chirurgia di precisione nelle patologie traumatiche e degenerative. Tre le sessioni che riguarderanno il sistema funzionale manipolazione prensione, l’arto inferiore e la riabilitazione sportiva. I lavori offriranno ai partecipanti un’ampia panoramica delle più efficaci tecniche e delle nuove frontiere nella fisioterapia muscolo scheletrica e sportiva.

L’Ordine dei Fisioterapisti di Salerno, con lo sviluppo di questi temi nel congresso, ha voluto dare la possibilità agli specialisti del territorio di acquisire nuove conoscenze per maturare competenze sempre più all’avanguardia nei suddetti campi. “Questo evento congressuale viene dopo due giornate di aggiornamento offerte da Ofi Salerno nelle quali si è parlato di riabilitazione cardiovascolare e di neuroplasticità esercizio mediata. Quindi, per concludere il panel degli argomenti di interesse fisioterapico, abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione su questi due macro argomenti con l’apporto di colleghi e medici di grande valore” dichiara la presidente Mariaconsiglia Calabrese.

Categorie
Attualità

Castellammare di Stabia, Convegno SIONG per gli anziani

di Stefania Maffeo

Castellammare di Stabia ospita il terzo Convegno Nazionale SIONG per stare al fianco degli anziani dal 14 al 16 maggio 2024. L’invecchiamento della popolazione rappresenta una delle sfide più significative ed impegnative per i sistemi sanitari, soprattutto in considerazione dell’aumento della quota di persone oltre i 60 anni che, secondo una stima dell’OMS, raddoppierà entro il 2050. Con questa previsione, quindi, è fondamentale mettere in campo strategie preventive e pianificare un’assistenza costante ed efficiente a livello territoriale per rispondere alle complesse esigenze degli anziani. In tale ottica, e per fare chiarezza su una tematica alquanto attuale, il SIONG (Società Italiana OtoNeuroGeriatria), ha organizzato il terzo Congresso Nazionale SIONG denominato “Organi di Senso, Neuroinfiammazione e Neurodegenerazione”. L’evento si terrà al ‘Tower Hotel’ di Castellammare di Stabia (NA) con la Direzione Scientifica dei Dottori Salvatore Putignano, Pasquale Alfieri e Sabato Leo.

“La maggior parte delle persone in età avanzata non gode di buona salute”, dichiara infatti il Dottore Putignano, “e la terza età, una fase della vita già delicata e complicata, si arricchisce sempre più di nuove malattie. Così ci siamo posti il problema di come fronteggiarle, per garantire cure tempestive, terapie adeguate e modulate ai singoli pazienti. Le patologie degli anziani sono soprattutto cronico-degenerative e richiedono il coinvolgimento di più discipline ed il confronto di specialisti, come coloro che si riuniscono e collaborano all’interno del SIONG, dove otorini, neurologi e geriatri entrano in gioco per attenzionare i diversi tipi di disturbi uditivi, cognitivi, motori, deambulatori e riabilitativi, che interessano e colpiscono gli anziani. Un altro aspetto da valutare, e che si sta diffondendo, è una forma preoccupante di ageismo che induce a svalorizzare ed a discriminare gli anziani e le loro patologie che risultano essere un disagio ed un peso per le famiglie, e che impattano negativamente sulle strutture sanitarie ed ospedaliere”.

Il Convegno in questione costituisce quindi un’occasione per mettere in luce una realtà a volte sommersa, silenziosa, che necessita invece di essere affrontata, valutata e raccontata attraverso la voce di esperti del settore ed autorità mediche. Durante la kermesse, dove si alterneranno sessioni dedicate, tavole rotonde e Letture Magistrali, verranno nominati inoltre tre Presidenti Onorari del SIONG, i professori Franco Rengo, Enrico Volpe e Giuseppe Villari, per sancire la collaborazione tra le tre discipline mediche di supporto e di conforto all’anzianità.

Categorie
Attualità

Paestum, convegno sulle malattie infettive

di Stefania Maffeo

Appuntamento il 9 e 10 maggio presso il Centro Congressi dell’Hotel Ariston di Capaccio Paestum con il Convegno Nazionale di Malattie Infettive ‘8th Infectivology Today’ denominato ‘L’infettivologia del terzo millennio: la luce di un nuovo giorno in Infettivologia’. L’evento è organizzato dalla U.O.C di Malattie Infettive dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e presieduto dal Responsabile della suddetta Unità Operativa, Dottore Alfonso Masullo, e dal Dottore Maurizio Mazzeo, ora in pensione, ideatore e fondatore dell”Infectivology Today’ e già Direttore della sopra citata U.O.C di Malattie Infettive.

Il Convegno, sotto il Patrocinio della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive Tropicali), e della SITA (Società italiana di Terapia Antinfettiva), è rivolto ad infettivologi, medici specialisti anche di altre branche, medici di Medicina Generale. Il focus sarà incentrato sui diversi argomenti di interesse globale e sulle svariate sfaccettature dell’Infettivologia, come le malattie virali, il Covid 19, l’infezione da HIV e AIDS, le epatiti virali croniche, ancora rilevanti in Italia, le malattie batteriche, alcune ancora non debellate, come la tubercolosi, e soprattutto quelle legate alle sempre più frequenti infezioni ospedaliere da gram-positivi e gram-negativi, spesso con risvolti medico-legali, e sulla malaria, che affligge ancora molti paesi nel mondo, anche a causa dei repentini cambiamenti climatici. Previste anche sessioni dedicate a problematiche mediche futuristiche e di interesse non soltanto clinico.

La Faculty comprenderà i più importanti esponenti della Scuola Infettivologica Italiana dai proff. Cauda e Torti dell’Università Cattolica di Roma, Castelli di Brescia, Galli di Milano, Andreoni e Mastroianni di Roma, De Rosa di Torino, Rossolini di Firenze, ai proff. Cascio, Falcone, Iaria, Tascini, Francavilla ed al gruppo dello Spallanzani di Roma, in attività o in pensione, proff. Ippolito, Capobianchi, Messina e Lauria, e delle Università e degli Ospedali della Campania con i proff. Parrella, Presidente in carica della SIMIT, Gentile, Coppola, Maggi, Esposito, Punzi, Salomone Megna, Sangiovanni, Manzillo ed altri.

 

Categorie
Attualità

Sarno, convegno su Alzheimer a “La Filanda”

di Stefania Maffeo

Alzheimer e demenze. se ne discute in un convegno venerdì 1 dicembre, alle ore 17.00, presso il polo sanitario La Filanda di Sarno. “Conosci la demenza- Conosci l’Alzheimer, il ruolo del CDCD (Centro Disturbi Cognitivi e Demenze)”. È questa la denominazione dell’incontro organizzato in sinergia con l’Asl Salerno con l’obiettivo di fare il punto della situazione su cura e assistenza per le persone affette da Alzheimer e costruire, stringere una rete di alleanze operative per portare proposte sempre più immediate al fabbisogno assistenziale. La concretezza e la dedizione sono cruciali per prendersi cura della persona, specie in presenza di gravi patologie come Alzheimer e Demenza.

Ecco perché parlare di questi temi oggi più che mai è fondamentale, come è fondamentale la sinergia e la collaborazione tra il pubblico e le strutture di eccellenza come La Filanda, proprio come spiegano la Legale Rappresentante, dottoressa Leonilda Renzullo, ed il direttore generale Romeo Barbato: “La nostra struttura da anni opera in sinergia con gli ambiti territoriali per garantire l’assistenza a disabili ed adulti non autosufficienti malati di Alzheimer e demenza, in linea con il nostro focus aziendale. Quindi, lo scopo fondamentale è quello di andare a creare una filiera assistenziale che, sinergicamente, assista tutti coloro che ne hanno necessità sul territorio. Come per le nostre RSA, di alto profilo assistenziale, abbiamo tutta la volontà di fornire cura e assistenza anche ai malati di Alzheimer e demenza”.

Un convegno, dunque, molto importante proprio per porre l’accento sull’assistenza ai malati di Alzheimer e demenza in generale, come spiega il dottor Giovanni Rea, responsabile aziendale del CDCD della ASL di Salerno, che plaude alla sinergia nata con La Filanda per offrire il miglior servizio a chi ne ha bisogno: “L’Alzheimer, le demenze in generale, hanno un grosso impatto a livello del funzionamento del soggetto affetto ed il nostro obiettivo è quello di fare diagnosi precoci attraverso una tempistica neuropsicologia che individua i primi segni del decadimento cognitivo. Nel corso di questo convegno, organizzato in sinergia tra ASL e La Filanda, illustreremo l’operatività del nostro centro demenze disturbi cognitivi di Nocera Inferiore, le attività che vengono svolte, l’equipe, come si incarico la persona affetta da demenza e la diagnosi precoce attraverso i test psicologici”.

Un lavoro scrupoloso e minuzioso quello della CDCD, che si occupa del paziente a 360° come spiega il dottor Gerardo Menichino, coordinatore facente funzioni del Centro disturbi Cognitivi e Demenze del Ds60 e tra i relatori del convegno: “Il CDCD è nato nel 2015 sul decreto 52 della Regione Campania. È una piccola cellula all’interno del pianeta demenze. Il CDCD opera in collaborazione in primis con il medico di medicina generale. Sono loro ad inviare nel nostro centro i pazienti che necessitano di effettuare una visita specialistica sulla memoria. Dopo questo primo test, se il paziente ha la necessità si attiva un protocollo con altre visite specifiche al fine di individuare il tipo di demenza di cui soffre. All’interno del CDCD, facciamo anche terapie per chi soffre di Alzheimer, oltre ad avere un doppio ambulatorio con psichiatri ed effettuare visite domiciliari. Un lavoro importante reso possibile grazie alla collaborazione con i medici di base e con strutture come La Filanda, che prendono in carico l’assistenza per i malati di Alzheimer e demenza”.

“L’Alzheimer è una malattia sicuramente molto conosciuta però è sempre una buona cosa parlarne in modo da diffonderne sempre di più la cultura e, soprattutto, fare in modo che si possano identificare il prima possibile i segnali in modo da mettere in atto tutte quelle che sono le terapie” – ha spiegato il dottor Antonio Coppola, direttore del dipartimento socio sanitario dell’Asl di Salerno, che modererà il convegno. “Queste, purtroppo, non consentono ancora di guarire, ma possono rallentare di molto l’insorgenza dei sintomi e l’avanzare della malattia. Ottima è la scelta di questo tipo di incontro con strutture d’eccellenza del territorio come La Filanda, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, che svolge un servizio per l’utenza di altissimo livello. Ma mi preme anche sottolineare la lungimiranza del direttore generale, ingegnere Gennaro Sosto, particolarmente sensibile a queste tematiche che da sempre da ampio spazio e supporto a queste attività di diffusione della cultura della prevenzione delle malattie, oltre a far partire a breve una rete dei centri per i disturbi Alzheimer di telemedicina. Così da poter servire anche aree del territorio dell’ASL difficili da raggiungere”.

Categorie
Attualità

Salerno, fisioterapisti a congresso

di Stefania Maffeo

Il 2 dicembre fisioterapisti salernitani per la prima volta a congresso presso Capaccio Next (Ex Tabacchificio – via Cafasso) per parlare di riabilitazione del terzo millennio. L’appuntamento, a partire dalle ore 9.00, prevede tre sessioni di lavoro. Le due mattutine si occuperanno di “tecnologie innovative in fisioterapia neurologica e cardiovascolare”, la terza sessione pomeridiana affronterà il tema di un approccio transdisciplinare per la fisioterapia.

Il convegno è il primo appuntamento ufficiale dell’Ordine dei Fisioterapisti Salernitani ed oltre ad avere l’obiettivo di rappresentare le esperienze virtuose di innovazioni tecnologiche in fisioterapia, vuole anche aprire un dibattito su temi tanto attuali quanto controversi grazie alla presenza di illustri ospiti. La tecnologia ha invaso tutti i campi della medicina soprattutto nel post Covid compreso il settore della riabilitazione. Niente potrà sostituire le mani del fisioterapista, ma quest’ultimo non può essere refrattario ad essa. Telemedicina, teleriabilitazione sono il futuro anche per i fisioterapisti che devono, però, essere aiutati da idonee figure professionali competenti in questo campo per costruire nuove procedure.

A sottolineare l’importanza dell’evento il presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno, la dottoressa Mariaconsiglia Calabrese: “Noi vogliamo comunicare a tutti i nostri iscritti e mostrarci come punto di riferimento culturale e politico. Culturale, perché noi dobbiamo intercettare il bisogno di formazione dei nostri iscritti e dobbiamo proporre insieme, con tutte le istituzioni del nostro territorio, modelli organizzativi che siano vicini alle nuove esigenze assistenziali. Politico, perché una buona politica ordinistica nasce da una buona scienza e questo è il momento per incontrare tutti i nostri colleghi che lavorano in realtà diverse e confrontarci su di esse”. 

Categorie
Attualità

Pediatri Salerno, in arrivo un nuovo anticorpo per il VRS

di Stefania Maffeo

In arrivo un nuovo anticorpo monoclonale che proteggerà per 6 mesi i piccoli dal virus respiratorio sinciziale (VRS). A comunicarlo la Federazione Italiana Medici Pediatri di Salerno (FIMP), presieduta dal dottor Aurelio Occhinegro. Il virus respiratorio sinciziale è responsabile da solo di buona parte delle infezioni respiratorie più serie, tra cui appunto le bronchioliti, che spesso richiedono un ricovero ospedaliero. Lo specialista fornisce alcune cifre che danno un’idea della pericolosità del virus:
• Il 50% delle forme respiratorie da ospedalizzare è relativo al solo VRS (seguono influenza, parainfluenza ed anche i Rhinovirus, che in alcuni casi non si limitano al banale raffreddore);

• Il 90% dei bambini nei primi due anni di vita  avrà contratto il VRS, in forme più o meno leggere: 1 su 5 necessiterà di un controllo ambulatoriale e 1 su 50 dovrà essere ospedalizzato;

•L’81% degli ospedalizzati ha meno di un anno (il 63% meno di tre mesi);

• Il 48% per cento degli ospedalizzati è in seguito a rischio di sviluppare un’ asma grave.

Il ricovero ospedaliero, secondo il presidente, è purtroppo necessario perché, come esposto, si tratta per i due terzi di neonati/lattanti, difficili peraltro da monitorare e trattare a casa e, secondariamente, perché l’unica terapia dimostratasi efficace in caso di bronchiolite severa è la somministrazione di ossigeno (non è sufficiente dunque terapia cortisonica o aerosolica, men che meno antibiotica, se non come terapia di supporto o in caso di concomitanti infezioni). Con questi numeri, e considerando gli elevati costi sanitari e sociali delle necessarie ospedalizzazioni, la principale strada parrebbe essere quella di una vaccinazione di massa; tuttavia, vista la precocità della incidenza della patologia, una vaccinazione anche nei primi giorni di vita non indurrebbe una immunità sufficiente a proteggere il neonato.

Pertanto la strada scelta finora è stata quella di una immunizzazione passiva dello stesso, appartenente ad alcune categorie a rischio (in primis i grandi prematuri), con l’uso di un anticorpo monoclonale (il palivizumab) che fornisce una protezione peraltro solo temporanea, così come gli anticorpi trasmessi da una madre eventualmente vaccinata (è da poco disponibile appunto un vaccino materno, che per ovvi motivi però copre solo la fase più pericolosa, avendo gli anticorpi materni una durata di circa sei mesi nel circolo del neonato; dunque potrebbe essere utile solo per le donne che partoriscono in coincidenza con la stagione del VRS, cioè ottobre-marzo; inoltre sarebbe difficile proporre alla gestante una ulteriore vaccinazione, dopo quella per la pertosse, l’influenza e magari anche per il Covid, con il rischio di vedersi rifiutare anche le prime). Il palivizumab, poi, ha una durata di circa un mese come protezione e necessita dunque di più somministrazioni, fino a 5/6 per coprire appunto il periodo “critico”, con un costo assai elevato che ne ha limitato di conseguenza l’uso in un numero estremamente basso di soggetti (da aggiungere che peraltro buona parte dei soggetti che vengono poi ricoverati erano soggetti sani, che magari non presentavano neppure altri fattori di rischio).

Ora si prospetta l’ introduzione di un nuovo anticorpo monoclonale (nirsevimab), che garantisce una durata di protezione simile a quella degli anticorpi materni (dunque sei mesi circa). Il tutto a fronte di un costo che comunque non sarebbe lieve per il SSN (ma di gran lunga inferiore al palivizumab) per garantire, somministrato intanto nelle prime fasi di vita, una copertura del periodo invernale. Dal punto di vista di strategia sanitaria si potrebbe dunque ipotizzare di immunizzare intanto i nati nel periodo stagionale pericoloso ed arginare dunque la diffusione della patologia, per estendere poi l’immunizzazione, in base ai risultati ottenuti ed alla prevedibile diminuzione dei costi relativi, a tutti i nuovi nati, in attesa di un vaccino universale che possa risultare efficace fin dalle prime fasi della vita.

Categorie
Attualità

PONTECAGNANO FAIANO, PREVENZIONE E CULTURA PER IL BENESSERE DELLE DONNE

di Stefania Maffeo

Appuntamento in rosa domenica 17 ottobre alle ore 11.00 presso Mondadori Bookstore Pontecagnano Faiano sita in via Marconi con la presentazione di un percorso di prevenzione e benessere rivolto a tutte le donne della Città.

Partecipano all’iniziativa la chirurga Paola Della Rocca e la radiologa Roberta Buonocore esperta in ecografia mammaria, entrambe in servizio presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, mettendo a disposizione la loro competenza professionale, in modo gratuito, per l’organizzazione di un calendario di appuntamenti dedicati alla prevenzione del cancro al seno.

Interverranno anche gli psicologi Letizia Sandolo e Marco Landolfi che aiuteranno ad affrontare le paure per vivere meglio. La farmacista Maria Robertazzi si dedicherà alla medicina integrata, importante tassello per un corpo sano.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con le associazioni Donne fuori dal comune, Ombra, Paesaggi Narranti, Centro Commerciale Naturale Pontecagnano C’Entro e con Farmacia Robertazzi e Libreria Mondadori, dove è possibile trovare una serie di testi scritti da donne che hanno sconfitto o combattono il cancro.

pontecagnano faiano prevenzione donne

Questo il calendario degli appuntamenti gratuiti che si terranno dal 26 al 30 ottobre in via Marconi N. 8, mentre le prenotazioni partiranno da lunedì 18 presso la farmacia Robertazzi:

  • Dott. ssa Letizia Sandolo: giorni 26 e 28 ore 9.00/13.00
  • Dott. Marco Landolfi: giorni 26 e 29 ore 14.30; giorno 30 dopo le 17.30
  • Dott. sse Paola Della Rocca- Roberta Buonocore: giorni 27 e 29 ore 9.00/13.00

La prevenzione è l’arma più potente contro il cancro eppure è così difficile farla. Bisogna aspettare mesi, soprattutto dopo l’emergenza causata dalla pandemia da Covid19, prima di accedere ad una struttura pubblica a meno che non ci si rechi in uno studio privato. Una soluzione potrebbe essere una funzionale ed efficiente sanità di prossimità. Da Pontecagnano Faiano parte un messaggio forte e chiaro: che la prevenzione va fatta, sempre. Tra le battaglie già sostenute dal sodalizio quella per l’aggiornamento del Registro tumori della provincia di Salerno, fermo al palo da tempo, strumento necessario per conoscere la curva epidemiologica e lanciare screening mirati.

Categorie
Attualità

Vallo della Lucania, alla Casa di cura Cobellis chirurgia robotica per la tiroide

di Stefania Maffeo

La chirurgia robotica, ultima frontiera della chirurgia di precisione, ha trovato applicazione anche nella casa di cura Cobellis di Vallo della Lucania che, oltre Napoli, è il primo centro in
Campania ad utilizzarla. In circa un anno dall’avvio di questo programma, sono stati eseguiti, una settantina di interventi, per la maggior parte di chirurgia oncologica, ma con l’obiettivo di incrementarne l’utilizzo, si è puntato anche alle patologie che riguardano la tiroide. E’ stato effettuato il primo intervento di tiroidectomia totale con la chirurgia robotica con la partecipazione, in qualità di tutor, del prof. Gabriele Materazzi, direttore dell’Unità Operativa di Endocrinochirurgia dell’Università di Pisa. “Ho trovato una realtà di altissimo livello; il robot è un gioiello che si aggiunge, è una macchina che costa tantissimo, soprattutto se come quella della Cobellis molto avanzata, ma è importante sottolineare che non è la macchina che fa l’intervento, ma è sempre l’uomo che agisce. Dal punto di vista operativo, i vantaggi di questa tecnica, per quanto riguarda la tiroide, sono principalmente di carattere estetico, giacchè non si lascia traccia della cicatrice sul collo che tende comunque a scomparire nel tempo, ma può anche restare visibile. Per evitare questo, effettuiamo un intervento che nasce dall’Oriente che prevede una incisione sottoascellare, distante dalla zona visibile e che tende comunque a scomparire. In generale i vantaggi oncologici della chirurgia robotica sono notevoli perché se l’intervento è fatto in maniera precisa e pulita, potrà essere più radicale e quindi più curativo”.

 

chirurgia robotica tiroide

 

Il professor Luigi Cobellis, dir. Chirurgia Generale della Casa di cura di Vallo della Lucania, sottolinea gli sforzi compiuti per adottare la nuova tecnologia: “Non è stato semplice, perché non è un programma che può partire dall’oggi al domani; oltre ai cospicui investimenti, infatti,  necessita di un percorso formativo che non riguarda soltanto il chirurgo che è l’elemento essenziale, perché è lui che opera non il robot: solo un bravo chirurgo può diventare un bravo chirurgo robotico; è stato necessario formare tutto lo staff, il personale di sala operatoria, per familiarizzare con tecniche complesse per le quali c’è bisogno di aver svolto un percorso di preparazione che non è stato breve né semplice. I vantaggi della chirurgia robotica sono quelli dell’innovazione, perché consente al chirurgo un gesto più fine, poco invasivo; si continua nell’alveo della chirurgia laparoscopica avendo a disposizione uno strumento che facilita e magnifica la visione consentendo movimenti che al laparoscopista non sono consentiti; è una chirurgia più fine, ma che necessita di una qualità chirurgica fondamentale che non può essere sostituita dalla robotica”.

 

 

chirurgia robotica tiroide

 

 

 

 

 

Di certo l’utilizzo della chirurgia robotica pone la Casa di Cura Cobellis di Vallo della Lucania, tra le principali strutture sanitarie, non solo del Mezzogiorno d’Italia, in grado di inserire le più moderne tecnologie nella sua valida dotazione tecnico-strumentale, ma anche per la professionalità e l’alta costante specializzazione del suo personale medico- infermieristico.

Categorie
A casa di Attualità

“A casa di…” Coronavirus, estetica in crisi. Incontro con due rappresentanti della categoria

di Stefania Maffeo

Nuovo appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. La chiusura delle attività di acconciatura ed estetica imposta con DPCM dell’11 marzo 2020 ha provocato con il passare delle settimane, oltre all’evidente danno economico per le imprese del settore, un disagio crescente tra i cittadini che si sono visti privati – in aggiunta alle altre misure attuate dal Governo per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 – della possibilità di fruire di quei servizi di cura della persona utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico al quale tanta importanza viene attribuita dalla comunità scientifica. In questa puntata un incontro con due rappresentanti della categoria. Se ne discute con il direttore commerciale dell’azienda Jeda Cosmetics, distribuzione di prodotti cosmetici nel settore hair ed estetica professionale Adolfo Citro e con la titolare del centro estetico di Pontecagnano Faiano “L’oasi del benessere” Angela Mancino.

Ecco l’intervista.

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/2747868988821792/