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Quanti e quali infrastrutture potranno essere inserite nelle prossima rivisitazione del corridoio viario Ten-T “Scadinavo-Mediterraneo”?»: l’europarlamentare Vuolo (Lega) chiede chiarezza alla Commissione sul futuro dell’aeroporto di Salerno

«Quanti e quali infrastrutture potranno essere inserite nelle prossima rivisitazione del corridoio viario Ten-T “Scadinavo-Mediterraneo”?» Un quesito di straordinaria importanza posto da Lucia Vuolo, europarlamentare della Lega, alla Commissione europea nel corso dell’ultima riunione della Commissione Trasporti e Turismo.

«Entro la fine del 2020, scopriremo quali saranno i criteri utili per legittimare l’ingresso di una strada, porto o scalo aereo ovvero quelle opere periferiche nate grazie agli ingenti investimenti europei generati dalla creazione dei corridoi Ten-T», spiega la Vuolo.
La richiesta dell’europarlamentare nasce dall’esigenza di scongiurare il proliferare di opere nate come strategiche e diventate mere “cattedrali nel deserto”. Allo stesso modo, sapere oggi su quali strutture puntare significherà nient’altro che investire con decisione sul completamento delle opere fino ad oggi rimaste incompiute. E’ importante sottolineare quanto riferito da Herald Ruijters, Direttore Dg Move della Commissione europea, responsabile degli investimenti nel settore trasporti: nessun finanziamento possibile per le opere ancora non completate.
Non a caso, ad inizio 2020, la Vuolo aveva interpellato la Commissaria Adina Valean sulla questione dell’aeroporto di Salerno. All’epoca la Commissaria aveva risposto che l’aeroporto di Salerno “non raggiunge le soglie in termini di volume del traffico merci o di quello passeggeri, oltre a non poter essere incluso nella rete Ten-T per ragioni di accessibilità, data la sua vicinanza a Napoli”. Una risposta però che diede fastidio a qualche esponente della Giunta regionale campana che, a poche ore dalla risposta della Commissaria, si è affrettato a smentire il tutto. Ancora oggi, spiega la Vuolo, non se ne capisce il motivo.

«L’azionista di maggioranza di Gesac (società proprietaria degli scali aeroportuali di Napoli e Salerno) ha facoltà di operare con fondi diversi da quelli europei, ma il mio obiettivo resta quello di comprendere come poter ridare dignità e ricchezze al nostro Sud usando fondi che l’Italia, in quanto come Paese componente dell’Unione ne ha di diritto. Il mio approccio inclusivo e di donna del popolo ha dato fastidio a qualcuno che, con tutta probabilità, ha dimenticato che cercare il bene del proprio territorio prescinde dal colore politico. Da conterranei – commenta infine l’europarlamentare di Pagani – oltreché concittadini, mi avrebbe fatto piacere una telefonata dal Presidente della Commissione Trasporti della Campania. Lo scalo salernitano, così come tutte le infrastrutture utili a migliorare i collegamenti per il nostro Meridione devono essere prioritari. Io resto dell’idea che sapere in anticipo su quali opere puntare, ci farebbe risparmiare tempo e denari. Continuerò a lavorare con forza e convinzione verso questa direzione».
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Sindaco di Praiano arrestato per aver intascato una mazzetta di 250 euro: l’europarlamentare della Lega, Lucia Vuolo, replica ai primi cittadini della Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi

“Dove sono finiti i fondi per i sindaci e i Comuni? Era il 19 marzo 2020, eravamo in piena pandemia, e il Governo Conte varava il “Cura Italia”. Qualche ora dopo chiedevo spiegazioni al primo ministro, ma ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta. O sbaglio? Per tempo, e senza alcun comunicato congiunto, avevo riconosciuto il ruolo incredibile dei sindaci nella gestione della pandemia. Non ho alcuna remora nel ribadire tutto il mio rispetto e sostegno. Ma quello che è accaduto “in flagranza” è cosa assai diversa. “Venia dignus est humanus error” diceva Livio, (ogni errore umano merita perdono), ma qui non stiamo parlando dell’uomo, ma di un sindaco. Certo, è la giustizia che dirà se e in cosa ha sbagliato, ma il gesto resta ed è del sindaco, l’uomo eletto e rappresentativo del popolo. Ho condannato il gesto, ma rimanere a questo è il solito fumo che gettiamo in faccia al popolo. Ecco perché sono certa che sia necessario un cambiamento. A me non importa di quale parte politica, ma se vogliamo migliorare il nostro territorio è tempo di cambiare mentalità, e se si viene beccati in flagranza, c’è poco da solidarizzare. Infine, proprio perché è “humanus error”: io sono di Pagani, non di Angri”Questo è quanto dichiara Lucia Vuolo, europarlamentare della Lega, in merito alla dichiarazione dei primi cittadini afferenti la Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi in merito alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il sindaco di Praiano.

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Arresto sindaco Praiano, Lucia Vuolo: “Politica da rifondare in provincia di Salerno. Il prefetto prenda provvedimenti per il Comune di Praiano”

“L’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Praiano ci sconcerta. Pochi giorni fa la Lega si era ritrovata in Costiera amalfitana per ripartire dalla buona politica. Questo episodio mi spinge a credere che non dobbiamo mollare. Nel Salernitano c’è una classe politica da rifondare”. Così Lucia Vuolo, europarlamentare della Lega, interviene sull’arresto del sindaco Giovanni Di Martino con l’accusa di concussione per aver intascato una tangente davanti a un bar di Salerno. “A Positano eravamo stati chiari e l’episodio di Praiano è sintomatico di quanto la politica, a tutti i livelli, va rinnovata. La pandemia ha dato un potere senza precedenti agli amministratori locali, a partire dalla distribuzione dei buoni spesa. Pensare che un sindaco svenda il proprio Comune per una mazzetta di 250 euro è assurdo. Chiederò al prefetto di Salerno, nelle prossime ore, di valutare tutte le misure che la legge consente in questi casi. La politica salernitana  va assolutamente rifondata e bisogna fare presto”.