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Fisioterapisti Salerno, al via il secondo Congresso

di Stefania Maffeo

Il 30 novembre fisioterapisti salernitani per la seconda volta a congresso presso il Mediterranea Hotel di Salerno. Il tema di questa edizione è: “29”. L’appuntamento ufficiale dell’Ordine dei Fisioterapisti Salernitani , a partire dalle ore 9.00, è affidato alla direzione scientifica della professoressa Alessia Bramanti e del Presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno Mariaconsiglia Calabrese.

Ricco il programma scientifico che sarà aperto dalla lectio magistralis del professore Raffaele Russo che tratterà delle innovazioni e sinergie plurispecialistiche in tema di chirurgia dell’arto superiore: dalla pianificazione computer assistita alla chirurgia di precisione nelle patologie traumatiche e degenerative. Tre le sessioni che riguarderanno il sistema funzionale manipolazione prensione, l’arto inferiore e la riabilitazione sportiva. I lavori offriranno ai partecipanti un’ampia panoramica delle più efficaci tecniche e delle nuove frontiere nella fisioterapia muscolo scheletrica e sportiva.

L’Ordine dei Fisioterapisti di Salerno, con lo sviluppo di questi temi nel congresso, ha voluto dare la possibilità agli specialisti del territorio di acquisire nuove conoscenze per maturare competenze sempre più all’avanguardia nei suddetti campi. “Questo evento congressuale viene dopo due giornate di aggiornamento offerte da Ofi Salerno nelle quali si è parlato di riabilitazione cardiovascolare e di neuroplasticità esercizio mediata. Quindi, per concludere il panel degli argomenti di interesse fisioterapico, abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione su questi due macro argomenti con l’apporto di colleghi e medici di grande valore” dichiara la presidente Mariaconsiglia Calabrese.

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Trattamento e Protezione dei Dati Personali in Ambito Sanitario, convegno a Napoli

di Stefania Maffeo

“Trattamento e Protezione dei Dati Personali in Ambito Sanitario”. Se ne discute in un interessante convegno venerdì 5 aprile, a partire dalle ore 9.00, presso l’Aula Magna Cestev Napoli, del Centro di Servizio di Ateneo ‘Scienze e Tecnologie per la vita’ (via Tommaso De Amicis, 95). Garantire il corretto utilizzo dei dati personali nel contesto di Sperimentazioni Cliniche, che sono alla base della ricerca clinica scientifica, è una tematica sempre in linea con l’attualità, in considerazione inoltre, del crescente sviluppo tecnologico e della costante innovazione. In questa ottica, e per fornire le corrette indicazioni in materia, il Comitato Etico Campania 3, uno degli Organismi preposti appunto alla salvaguardia dei diritti dei pazienti ed alla valutazione dei progetti scientifici presieduto dal Professor Sabino De Placido, promuove l’evento formativo, con il coordinamento scientifico di Laura Casella e Lorenzo Chieffi.

La sessione di studio sarà un’opportunità di confronto tra esperti del settore, ed esaminerà con relativi approfondimenti, le più recenti innovazioni in materia di dati personali che se usati in modo appropriato, possono garantire un notevole contributo alla conoscenza ed al progresso nella lotta contro molte malattie, offrendo la possibilità di contrastarle, con trattamenti e farmaci all’avanguardia, in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Il forum di discussione, al quale partecipano Professionisti, Ricercatori, Scienziati del mondo Universitario e del settore di Ricerca Sanitaria, il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Direttori Generali di Aziende Ospedaliere e Territoriali, sarà arricchito inoltre, da autorevoli e prestigiose Letture Magistrali.

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Salerno, fisioterapisti a congresso

di Stefania Maffeo

Il 2 dicembre fisioterapisti salernitani per la prima volta a congresso presso Capaccio Next (Ex Tabacchificio – via Cafasso) per parlare di riabilitazione del terzo millennio. L’appuntamento, a partire dalle ore 9.00, prevede tre sessioni di lavoro. Le due mattutine si occuperanno di “tecnologie innovative in fisioterapia neurologica e cardiovascolare”, la terza sessione pomeridiana affronterà il tema di un approccio transdisciplinare per la fisioterapia.

Il convegno è il primo appuntamento ufficiale dell’Ordine dei Fisioterapisti Salernitani ed oltre ad avere l’obiettivo di rappresentare le esperienze virtuose di innovazioni tecnologiche in fisioterapia, vuole anche aprire un dibattito su temi tanto attuali quanto controversi grazie alla presenza di illustri ospiti. La tecnologia ha invaso tutti i campi della medicina soprattutto nel post Covid compreso il settore della riabilitazione. Niente potrà sostituire le mani del fisioterapista, ma quest’ultimo non può essere refrattario ad essa. Telemedicina, teleriabilitazione sono il futuro anche per i fisioterapisti che devono, però, essere aiutati da idonee figure professionali competenti in questo campo per costruire nuove procedure.

A sottolineare l’importanza dell’evento il presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno, la dottoressa Mariaconsiglia Calabrese: “Noi vogliamo comunicare a tutti i nostri iscritti e mostrarci come punto di riferimento culturale e politico. Culturale, perché noi dobbiamo intercettare il bisogno di formazione dei nostri iscritti e dobbiamo proporre insieme, con tutte le istituzioni del nostro territorio, modelli organizzativi che siano vicini alle nuove esigenze assistenziali. Politico, perché una buona politica ordinistica nasce da una buona scienza e questo è il momento per incontrare tutti i nostri colleghi che lavorano in realtà diverse e confrontarci su di esse”. 

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XXIV Giornate della Scuola Medica Salernitana

di Stefania Maffeo

Venerdì 25 novembre, giorno della patrona Santa Caterina Alessandrina, a partire dalle ore 9.30, a Palazzo di Città a Salerno, si svolgeranno le XXIV Giornate della Scuola Medica Salernitana ideate dalla Nuova Scuola Medica Salernitana nel 1999 insieme al Premio Internazionale Scuola Medica 2023, per ricordare ciò che è stata e ciò che la lasciato l’Antica Schola in termini di etica, cultura e scienza: un patrimonio storico da custodire e valorizzare fino a farlo riconoscere Patrimonio dell’Unesco. L’evento comprenderà due parti, la prima dedicata alla Storia della Scuola Medica dalle sue origini ai nostri giorni con illustri docenti di storia della Medicina e con la proiezione del primo filmato sulla storia dell’antica Scuola realizzato dall’Uniposms con il contributo dello storico della Scuola Medica Salernitana girato da Antonio Molfese, dedicato ad un medico lucano del 1500 Arcangelo Molfese.

 

scuola medica salernitana

La seconda parte è dedicata alla consegna delle Pergamene di Magister e Magistra dell’Uniposms, le Gran Croci e le Pergamene da ambasciatori per circa quaranta giovani ricercatori scientifici. In particolare i Premi Internazionali Scuola Medica Salernitana prevedono due Premi per la Cultura al Maestro salernitano di fama Internazionale a Giuseppe Gibboni (Premio Paganini 2021) ed a Yari Gugliucci, attore e regista salernitano.
Per la Medicina il Premio Trotula per la Ricerca Scientifica sarà assegnato alla Prof.ssa Annamaria Colao, ricercatrice di fama internazionale e tra le 100 ricercatrici più importanti al mondo.
Sempre per la Ricerca Il Lumen et Magister andrà al Prof. Antonio Giordano (USA) per i suoi studi sulla genetica tumorale ed il rapporto tumori ambiente.
Sempre per la Medicina il Premio alla Carriera sarà conferito al Prof. Bruno Ravera, fondatore della Cardiologia Salernitana e studioso della Scuola Medica Salernitana.
Infine Il Lumen et Magister per la Sostenibilità Ambientale applicata alla medicina sarà consegnato al Dr. Valentino Mercati, Presidente dell’Aboca e produttore di farmaci biologici interamente biodegradabili.

Sarà la musica a legare i due momenti della giornata. Sin dal periodo preomerico, la musica era già integrata con la medicina: Chirone il centauro, maestro di musica di Achille, era sia musicista che medico, parimenti, lo stesso Apollo, dio della musica e protettore della medicina. In seguito, nel periodo ippocratico la musica simboleggerà e configurerà una forza di natura arcana, indomabile, legata alla potenza del male e del bene, capace di lenire il dolore, di sanare il corpo, d’esaltare l’uomo al divino oppure d’abbatterlo nei tormenti dell’angoscia.

Il violinista Giuseppe Gibboni eleverà il suono del suo Stradivari nel Salone dei Marmi, ma anche nel dono del padre del violinista Daniele che suonerà in duo col pianista Piero Gatto, a cominciare dal canto degli Italiani con le virtuosistiche variazioni composte da lui stesso, indi si passerà alla Czárdás, di Vittorio Monti basata sulla danza popolare e genere musicale ungherese, suonata da tutte le orchestre gitane, tanto da sembrare più autentica di quelle autentiche, per chiudere con Il volo del calabrone di Nikolaj Rimskij-Korsakov tratto dal terzo atto dell’opera La fiaba dello zar Saltan, che descrive il protagonista Gvidon trasformato in un insetto), mentre il pianista si congederà dalla platea con ll Valzer de l’Adieu op.69 n°1 di Fryderyk Chopin ( addio all’amata ma ingenua Wodzinska) che alterna il gioco cullante quasi infantile) al carattere prevalente dell’abbandono accettato ma sofferto.

Una grandezza compresa in tutto il mondo, della Civitas Hippocratica, un vero e proprio ponte teso nello spazio dei secoli, tra il mondo classico e quello medioevale: un ponte attraverso il quale passa il non sopito retaggio classico, per immettersi in una più ampia distesa dove confluirono strade di altre culture ed indirizzi. In una sede mai definita con precisione, un ebreo, un arabo, un latino ed un greco, si incontrarono per caso a Salerno. Il pellegrino greco di nome Pontus trovò rifugio per la notte sotto gli archi dell’antico acquedotto cittadino, attualmente sito in Via Arce, raggiunto dal latino Salernus, ferito e malconcio, il quale iniziò a curare le sue ferite. Il maestro greco si avvicinò incuriosito dalle medicazioni che il latino applicava alla sua ferita. Nel frattempo giunsero a cercare riparo altri due viandanti: l’ebreo Helinus e l’arabo Abdela. Immediatamente anche essi si dimostrarono interessati alla ferita di Salernus ed iniziarono così a discutere tra loro, scoprendo che tutti e quattro si occupavano proprio di medicina. Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita ad una scuola dove far fluire le loro conoscenze, migliorarle, raccoglierle e divulgarle.

I Maestri della Schola e le loro opere, Il Passionarius, una specie di enciclopedia sunteggiata da Galeno, la Pratica di Pietro Clerico e Petronecello, il De mulierum passionibus in ante et post partum di Trotula De Ruggero, ed il celebre “Flos medicinae Salerni, opera principe, e più nota della Scuola, la cui dedica all’Anglorum Regi, apre alla leggenda di Roberto, Duca di Normandia, ferito, a cui fu donato il Regimen, ispirata ad una miniatura inclusa in un codice del “Canone” di Avicenna, scritto in ebraico, l’apertura verso le donne prima allieve e poi docenti della Schola, ha fornito per secoli trattati e principi che sono diventati la base della moderna medicina, anche grazie alle famigerate “Mulieres Salernitanae“, Abella, Mercuriade, Rebecca Guarna, Costanza Calenda, e sopra tutte, Trotula de Ruggiero, la celebre Trocta, fecero di Salerno, il centro del Mediterraneo, culla per eccellenza degli scambi culturali con l’Oriente e l’Africa.

Nata dalla sintesi della tradizione greco-latina, la Scuola fondava i suoi principi sulle idee di Galeno e sulle teorie umorali di Ippocrate, da cui Salerno meritò il titolo di Hippocratica Civitas. Il suo metodo si completava con una nutrita cultura fitoterapica e farmacologica e con numerose teorie ebraiche ed arabe, accompagnate da continue sperimentazioni nella pratica quotidiana. Ciò gettò le basi per la medicina moderna e la cultura della prevenzione, introducendo il metodo empirico e l’impostazione della profilassi.

 

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Pediatri Salerno, in arrivo un nuovo anticorpo per il VRS

di Stefania Maffeo

In arrivo un nuovo anticorpo monoclonale che proteggerà per 6 mesi i piccoli dal virus respiratorio sinciziale (VRS). A comunicarlo la Federazione Italiana Medici Pediatri di Salerno (FIMP), presieduta dal dottor Aurelio Occhinegro. Il virus respiratorio sinciziale è responsabile da solo di buona parte delle infezioni respiratorie più serie, tra cui appunto le bronchioliti, che spesso richiedono un ricovero ospedaliero. Lo specialista fornisce alcune cifre che danno un’idea della pericolosità del virus:
• Il 50% delle forme respiratorie da ospedalizzare è relativo al solo VRS (seguono influenza, parainfluenza ed anche i Rhinovirus, che in alcuni casi non si limitano al banale raffreddore);

• Il 90% dei bambini nei primi due anni di vita  avrà contratto il VRS, in forme più o meno leggere: 1 su 5 necessiterà di un controllo ambulatoriale e 1 su 50 dovrà essere ospedalizzato;

•L’81% degli ospedalizzati ha meno di un anno (il 63% meno di tre mesi);

• Il 48% per cento degli ospedalizzati è in seguito a rischio di sviluppare un’ asma grave.

Il ricovero ospedaliero, secondo il presidente, è purtroppo necessario perché, come esposto, si tratta per i due terzi di neonati/lattanti, difficili peraltro da monitorare e trattare a casa e, secondariamente, perché l’unica terapia dimostratasi efficace in caso di bronchiolite severa è la somministrazione di ossigeno (non è sufficiente dunque terapia cortisonica o aerosolica, men che meno antibiotica, se non come terapia di supporto o in caso di concomitanti infezioni). Con questi numeri, e considerando gli elevati costi sanitari e sociali delle necessarie ospedalizzazioni, la principale strada parrebbe essere quella di una vaccinazione di massa; tuttavia, vista la precocità della incidenza della patologia, una vaccinazione anche nei primi giorni di vita non indurrebbe una immunità sufficiente a proteggere il neonato.

Pertanto la strada scelta finora è stata quella di una immunizzazione passiva dello stesso, appartenente ad alcune categorie a rischio (in primis i grandi prematuri), con l’uso di un anticorpo monoclonale (il palivizumab) che fornisce una protezione peraltro solo temporanea, così come gli anticorpi trasmessi da una madre eventualmente vaccinata (è da poco disponibile appunto un vaccino materno, che per ovvi motivi però copre solo la fase più pericolosa, avendo gli anticorpi materni una durata di circa sei mesi nel circolo del neonato; dunque potrebbe essere utile solo per le donne che partoriscono in coincidenza con la stagione del VRS, cioè ottobre-marzo; inoltre sarebbe difficile proporre alla gestante una ulteriore vaccinazione, dopo quella per la pertosse, l’influenza e magari anche per il Covid, con il rischio di vedersi rifiutare anche le prime). Il palivizumab, poi, ha una durata di circa un mese come protezione e necessita dunque di più somministrazioni, fino a 5/6 per coprire appunto il periodo “critico”, con un costo assai elevato che ne ha limitato di conseguenza l’uso in un numero estremamente basso di soggetti (da aggiungere che peraltro buona parte dei soggetti che vengono poi ricoverati erano soggetti sani, che magari non presentavano neppure altri fattori di rischio).

Ora si prospetta l’ introduzione di un nuovo anticorpo monoclonale (nirsevimab), che garantisce una durata di protezione simile a quella degli anticorpi materni (dunque sei mesi circa). Il tutto a fronte di un costo che comunque non sarebbe lieve per il SSN (ma di gran lunga inferiore al palivizumab) per garantire, somministrato intanto nelle prime fasi di vita, una copertura del periodo invernale. Dal punto di vista di strategia sanitaria si potrebbe dunque ipotizzare di immunizzare intanto i nati nel periodo stagionale pericoloso ed arginare dunque la diffusione della patologia, per estendere poi l’immunizzazione, in base ai risultati ottenuti ed alla prevedibile diminuzione dei costi relativi, a tutti i nuovi nati, in attesa di un vaccino universale che possa risultare efficace fin dalle prime fasi della vita.

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Fisioterapia, anche a Salerno si celebra la giornata mondiale

di Stefania Maffeo

Salerno, si festeggia la Giornata mondiale della fisioterapia che ricorre l’8 settembre. Il tema proposto dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti per questa prima edizione è “La fisioterapia in tutti i luoghi di vita”, includendo certamente tra questi ospedale, casa, RSA, luoghi di lavoro, scuole, palestre. Anche a Salerno l’iniziativa sarà un’opportunità per conoscere il lavoro che i fisioterapisti svolgono per la salute dei pazienti.

Ben 38 ordini territoriali hanno aderito per sottolineare il valore aggiunto alla qualità di vita che la professione assicura. Pertanto l’ Ordine dei Fisioterapisti di Salerno, unitamente ad AIFI sezione territoriale Campania, ha organizzato un programma di attività che avranno inizio l’11 settembre e si concluderanno il 7 ottobre. L’OFI Salerno l’ 11 settembre incontrerà la cittadinanza dalle ore 18.00 alle 20.00 in sede OFI Salerno in via Lanzalone, 12. Il consiglio direttivo, unitamente al gruppo di lavoro, sarà disponibile per informare i cittadini sulla gestione del dolore artrosico in tutti i luoghi di vita.

“L’11 settembre”, sottolinea la presidente Maria Consiglia Calabrese, “per noi è davvero importante: è un’ulteriore occasione per celebrare la fisioterapia, le battaglie dei nostri pazienti ed anche i successi e la loro fiducia. E’ un evento divulgativo/informativo dove il nostro gruppo di lavoro distribuirà delle brochure informative e sarà disponibile per delucidazioni riguardanti l’attività svolta dall’OFI di Salerno. Le attività si concluderanno a Piaggine il 7 ottobre dove incontreremo colleghi ed utenti del Cilento collinare”.

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Vallo della Lucania, conclusa scuola di formazione in Senologia

di Stefania Maffeo

Si è conclusa nell’Aula Consiliare di Vallo della Lucania la prima edizione della Scuola di Formazione Operatori in Senologia, promossa dal direttore scientifico dott. Antonio Santoriello, dalla Casa di Cura Luigi Cobellis e dalla FOSAPA, provider per la segreteria organizzativa.
“Diagnosi e terapia del carcinoma della mammella alla luce dei nuovi protocolli”: questo il tema dell’evento finale del percorso formativo per medici e personale sanitario che si occupano di senologia, con l’obiettivo di fornire le conoscenze e le innovazioni in questo campo per una sempre più idonea valutazione terapeutica, medica e chirurgica.
“La scuola è nata proprio dall’esigenza di creare un polo formativo per tutte le figure professionali che ruotano insieme intorno al pianeta della senologia”– dichiara il dottor Santoriello, responsabile dell’Unità di Senologia della Casa di Cura Cobellis – quale componente, insieme a quello assistenziale e terapeutico, del polo oncologico che vogliamo realizzare nell’area del Cilento, che sarà il riferimento per sostenere e promuovere tutte le attività legate alla senologia in particolare ed a tutte le malattie oncologiche in generale e per fermare i cosiddetti viaggi della speranza”.

formazione senologia

La Casa di Cura Luigi Cobellis, oltre ad avere attivato una Breast Unit, diretta dallo stesso Santoriello, ha subito “sposato” anche la sua “spinta” della formazione, sostenendo la Scuola che, nonostante le difficoltà organizzative causate dalla pandemia, è stata articolata in tre incontri che si sono svolti presso la Clinica stessa e hanno coinvolto tecnici di radiologia, infermieri, medici, chirurghi, assistenti sanitari, biologi e tecnici di laboratorio biomedico. “Abbiamo avviato un percorso col dottore Santoriello che rappresenta un punto di riferimento importante per l’intero territorio ed ora si implementa l’ attività con la formazione, nella consapevolezza che per far crescere la qualità chirurgica e clinica, bisogna far crescere tutte le competenze. Questa è una sinergia indispensabile perché il sapere accompagna il saper fare”- ha sottolineato il dottor Luigi Cobellis, Direttore del Dipartimento Chirurgico.

formazione senologia

La formazione continua di medici e personale di senologia, le idonee risposte cliniche e terapeutiche ai bisogni dei pazienti sono una vera necessità, ma anche un modus operandi della Casa di Cura Luigi Cobellis che è anche partner del progetto del Polo oncologico, lanciato dal sindaco di Sessa Cilento, prof. Gerardo Botti, già Direttore Scientifico dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli e che coinvolge tutti i sindaci dell’area del Cilento.

formazione senologia

“Il polo oncologico non è più un miraggio, pian piano sta diventando realtà” : ha annunciato Santoriello nell’ambito dell’evento conclusivo della Scuola, che è stato una qualificante occasione per fare il punto sulle novità in campo senologico, grazie agli autorevoli partecipanti, come la dottoressa Maria Grazia Daidone, già direttrice dell’Istituto Tumori di Milano che, nella sua Lectio Magistralis, ha sottolineato la necessità di finanziamenti e di fare rete per condividere appunto studi ed esperienze ed ha promosso a pieni voti la Scuola stessa.
Dall’evento finale, oltre alla rappresentazione dell’attuale realtà diagnostica, strumentale, terapeutica e chirurgica in ambito senologico, è stata rilanciata con forza la volontà di guardare al futuro con rosee prospettive, grazie alla ricerca, agli studi clinici, ai nuovi farmaci molecolari, alla medicina di precisione: obiettivi conseguibili anche grazie alla formazione che la Scuola intende continuare ed infatti è già pronta la prossima edizione, articolata in 10 corsi dal 28 gennaio al dicembre 2022, tra Salerno, Cava dei Tirreni e Vallo della Lucania con sessioni teoriche e pratiche.
“La nostra intenzione è di far partire appena possibile anche un master. La realizzazione del polo oncologico, che si occuperà di formazione, ma soprattutto di ricerca, è il sogno di una vita, ed insieme alla Cobellis ed agli altri colleghi, lo coroneremo ”– ha concluso il dottor Santoriello.

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Salerno, donne candidate a sostegno delle afghane. Una foto su iniziativa di Paky Memoli

di Stefania Maffeo
Donne di Salerno per le donne afghane.
Una foto di gruppo di tutte le candidate alle prossime elezioni amministrative a Salerno. A promuovere l’iniziativa la dottoressa Paky Memoli, consigliere comunale e provinciale e candidata alle prossime consultazioni elettorali al comune di Salerno nella lista Campania Libera a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli.
L’invito a tutte le candidate, ma anche alle donne che vorranno partecipare, è quello di ritrovarsi il 28 agosto sulla spiaggia di Santa Teresa alle 18.30 per una foto che sia l’emblema del sostegno e della vicinanza alle donne dell’Afghanistan.
Alla scorsa tornata elettorale, la dottoressa Memoli è stata tra le donne più votate in consiglio comunale e, lo scorso anno, si è distinta per aver dato disponibilità a partire nell’immediato per aiutare gli ospedali in piena emergenza Covid.  In particolare ha assistito per tre settimane dei pazienti colpiti dal Coronavirus ospiti in alcune Residenze sanitarie assistite della regione Liguria. La diabetologa, referente della Rete diabetologica aziendale dell’Asl di Salerno e membro della Simdo, la Società italiana metabolismo diabete e obesità e fondatrice dell’Associazione “Prima Luce”, ha lasciato la Campania l’8 aprile, dopo essere stata selezionata tra 8mila medici che avevano risposto all’appello della Protezione civile per prestare il loro supporto contro l’emergenza Covid. Una missione che si è conclusa il 28 aprile con un carico di forti emozioni. Venti giorni intensi, pieni di lacrime, speranze e dolore, a tu per tu con gli effetti del virus che ha cambiato il nostro tempo.

paky memoli donne afghanistan salerno

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Onoreficenza ai medici eroi, Polichetti ringrazia Mattarella: «Giusto premio a chi ha tenuto in piedi il Paese». Monito alla politica: «Mai più tagli al sistema sanitario»

Medici eroi, Mario Polichetti plaude all’iniziativa del Capo dello Stato e lancia un monito alla politica: «Basta tagli». In 57, tra cui molti operatori sanitari, hanno ricevuto l’onoreficenza e il riconoscimento di Cavalieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per gli sforzi messi in campo durante l’epidemia di Covid-19 in Italia. Un gesto che il sindacalista Fials commenta così: «Ringrazio il presidente per aver dato dimostrazione, con questo atto simbolico, dell’apprezzamento del lavoro e dei sacrifici di tanti medici e infermieri che negli ultimi mesi hanno tenuto in piedi il nostro Paese tra mille difficoltà – afferma Polichetti – Hanno lottato contro un nemico sconosciuto che ha rischiato di mandare al collasso il sistema sanitario, mettendo a rischio la loro stessa incolumità, il tutto per senso del dovere e spirito di solidarietà nei confronti di chi ha avuto la sfortuna di contagiarsi. Veri eroi che meritavano un riconoscimento pubblico». Dal ginecologo del Ruggi anche una riflessione sul futuro del comparto sanitario: «Il Coronavirus ha dimostrato tutta l’inadeguatezza della politica dei tagli, che ha fortemente penalizzato le strutture sanitarie in tutta Italia, incluse quelle del territorio salernitano. Una storia che non dovrà ripetersi, se non vogliamo vivere altri drammi di questa portata. Gli investimenti sulla Sanità pubblica, dalle strutture al personale sanitario, non sono più rinviabili: chi ha in mano le redini del Paese faccia tesoro dell’emergenza Covid per avviare una programmazione seria».