di Stefania Maffeo

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Il 30 novembre fisioterapisti salernitani per la seconda volta a congresso presso il Mediterranea Hotel di Salerno. Il tema di questa edizione è: “29”. L’appuntamento ufficiale dell’Ordine dei Fisioterapisti Salernitani , a partire dalle ore 9.00, è affidato alla direzione scientifica della professoressa Alessia Bramanti e del Presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Salerno Mariaconsiglia Calabrese.
Ricco il programma scientifico che sarà aperto dalla lectio magistralis del professore Raffaele Russo che tratterà delle innovazioni e sinergie plurispecialistiche in tema di chirurgia dell’arto superiore: dalla pianificazione computer assistita alla chirurgia di precisione nelle patologie traumatiche e degenerative. Tre le sessioni che riguarderanno il sistema funzionale manipolazione prensione, l’arto inferiore e la riabilitazione sportiva. I lavori offriranno ai partecipanti un’ampia panoramica delle più efficaci tecniche e delle nuove frontiere nella fisioterapia muscolo scheletrica e sportiva.
L’Ordine dei Fisioterapisti di Salerno, con lo sviluppo di questi temi nel congresso, ha voluto dare la possibilità agli specialisti del territorio di acquisire nuove conoscenze per maturare competenze sempre più all’avanguardia nei suddetti campi. “Questo evento congressuale viene dopo due giornate di aggiornamento offerte da Ofi Salerno nelle quali si è parlato di riabilitazione cardiovascolare e di neuroplasticità esercizio mediata. Quindi, per concludere il panel degli argomenti di interesse fisioterapico, abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione su questi due macro argomenti con l’apporto di colleghi e medici di grande valore” dichiara la presidente Mariaconsiglia Calabrese.
di Stefania Maffeo
Infezioni post trapianto. Il dipartimento di Medicina di Salerno diviene centrale nel progetto SEPSOT-CODE finanziato con 2,5 milioni di euro. Coinvolti altri due atenei (Trieste e Varese), tre aziende ospedaliere e due società di ricerca. Il Campus di Baronissi dell’Università degli Studi di Salerno, Facoltà di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria, il 17 luglio 2024 ospiterà il kickoff meeting di SEPSOT-CODE, un progetto finanziato con circa 2.5 milioni di euro dal Partenariato Esteso PNRR INF-ACT, con capofila Università dell’Insubria di Varese, il cui responsabile scientifico è il Professore Nicasio Mancini. Questo evento segna l’inizio di una collaborazione che coinvolge diversi partner clinici e di ricerca a livello nazionale. Sarà un momento di grande rilevanza per tutti i partner coinvolti, rappresentando un passo fondamentale verso il successo del progetto e l’implementazione delle sue innovazioni tecnologiche e cliniche, portando il nostro territorio al centro di una ricerca avanzata di livello internazionale.
“L’integrazione delle competenze rappresenta un punto di forza e un elemento imprescindibile per rispondere in modo efficace alle infezioni. Con questo progetto, il Partenariato Esteso PNRR INF-ACT potrà integrare nuovi istituti clinici e di ricerca unendo alle indagini di laboratorio le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle infezioni e del rischio sepsi associati ai trapianti d’organo” – dichiara Federico Forneris, presidente della Fondazione INF-ACT.
Il progetto SEPSOT-CODE prenderà il via grazie all’impegno dei professori Gianluigi Franci e Pasquale Pagliano, responsabili scientifici per UNISA. I lavori, che si svolgeranno nell’aula delle lauree del campus di Medicina, saranno introdotti dal Prorettore, il professore Carmine Vecchione e dal Direttore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’UNISA, il professore Annibale Alesssandro Puca. Durante il kickoff meeting, esperti provenienti da diversi istituti clinici e di ricerca si incontreranno per discutere le prime fasi operative del progetto. L’obiettivo è unire le competenze dei vari partner per affrontare in modo innovativo ed integrato le infezioni legate ai trapianti di organo, sfruttando tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale.
L’evento rappresenta un’importante occasione per consolidare le sinergie tra i partecipanti e pianificare le attività future, culminando nella progettazione di un algoritmo per la previsione e diagnosi rapida di sepsi nei pazienti con trapianto di organi solidi. Sarà inoltre un momento cruciale per definire le strategie di intervento e le modalità operative per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e di laboratorio.
Il Partenariato Esteso PNRR INF-ACT coinvolge, oltre all’Università degli Studi di Salerno, istituti di rilievo nazionale come l’Università degli Studi dell’Insubria Varese, l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana, l’Università degli Studi di Trieste, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” Napoli e due società: Alpha IVD S.p.A. ed il Centro di Ricerca di Genomica per la Salute (CRGS). Questa rete di collaborazione mira a creare una banca dati centralizzata che permetta di identificare e gestire tempestivamente le complicanze infettive nei pazienti trapiantati.
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Appuntamento il prossimo 18 giugno alle ore 9.30 con la Terza Missione al Dipartimento di Medicina Chirurgia ed Odontoiatria dell’Università degli Studi di Salerno al Campus di Baronissi per la valorizzazione delle conoscenze. La Terza Missione promuove le attività di didattica (Prima Missione) e di Ricerca (Seconda Missione). Il Dipmed ritiene strategica l’attività di valorizzazione dei risultati ottenuti in didattica e ricerca perché solo condividendoli con la società civile ed il territorio questi hanno un reale valore. Ecco perché acquista particolare importanza un incontro come quello in programma denominato “Terza Missione Valorizzazione delle Conoscenze”.
Il messaggio è chiaro: ricerca clinica e di base a servizio della crescita economica e del benessere sociale e del territorio. A dargli sostanza i vertici dell’ateneo, Rettore e Prorettore, rispettivamente i professori Vincenzo Loia e Carmine Vecchione, il Presidente di Unioncamere Andrea Prete, l’assessore regionale alla ricerca, innovazione e start-up Valeria Fascione ed il delegato del rettore alla Terza Missione e valorizzazione della Ricerca Tiziano Zarra. Ricco il programma che sarà introdotto dal Direttore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria Annibale Alessandro Puca: “Questa giornata sarà improntata sulla necessità di condividere quelli che sono i nostri sforzi nello sviluppare la divulgazione di ciò che facciamo. Presenteremo dei casi studio di come i nostri docenti siano riusciti a trasferire alcune loro attività sul territorio, vi daremo l’opportunità di ascoltare le esperienza di alcuni studenti che si sono laureati con noi e che hanno conseguito importanti obiettivi post laurea ed infine vi faremo visitare i nostri laboratori interfacciandoci con le industrie che sono il target finale per quanto riguarda uno degli aspetti della terza missione e cioè traslare la nostra ricerca nella produzione”.
Mondo accademico, politico, economico e componente studentesca per sviluppare una ricca agenda di interventi che presenteranno globalmente gli obiettivi della Terza Missione. Subito dopo i saluti del direttore del Dipmed a relazionare i delegati terza missione sociale e trasferimento tecnologico Viviana Izzo e Gianluigi Franci. Casi studio affidati alle professoresse Giulia Savarese, Carolina Ciacci ed al professore Massimo Amato. Focus specifici su casi di studio di public engagement, empowerment sociale e trasferimento tecnologico effettuati nel quadrienno 2020-2024, imprenditoria studentesca pre e post laurea, interconnessioni con il tessuto imprenditoriale della Regione Campania e non solo. Una full immersion nella necessità- opportunità di implementazione di connessioni tra università e territorio che proseguirà anche nel pomeriggio con visite guidate presso le facilities del dipartimento che includono i Laboratori di Ricerca Biomedica e Traslazionale, il centro di ricerca Genomica per la Salute CRGS ed il Laboratorio di Ricerca Sperimentale LAMeTA, visite guidate per le quali è necessaria la prenotazione che potrà essere effettuata attraverso il QRCode presente sulla locandina in foto.
di Stefania Maffeo
Salerno ospita l’International Congress ‘New Trend and Actual Standard in Coloproctology’, che si terrà il 24 e il 25 maggio 2024, presso l’Hotel Mediterranea, organizzato dal Dottor Antonio Canero, Coloproctologo e Dirigente Medico di Chirurgia Generale e d’Urgenza del Presidio Ospedaliero San Francesco D’Assisi di Oliveto Citra, con la Presidenza Onoraria del Dottore Annibale D’Arco.
Le molteplici e migliorative evoluzioni e i notevoli progressi medici avvenuti nell’ambito della Colo-practologia, faranno da leitmotiv all’incontro. E’ una specialità medica che si occupa dello studio e delle patologie a carico dell’intestino e del distretto ano-rettale. Negli ultimi tempi, è sempre più supportata dall’introduzione di tecnologie innovative e terapie centralizzate ed efficaci, che necessitano di interventi multidisciplinari ed aggiornati, contestualizzati in un settore medico che ambisce a migliorare ed a garantire ai pazienti risultati ottimali.
Il Convegno in questione sarà quindi un’opportunità di confronto, di approfondimento, tra i massimi esperti del settore come il Prof R.J Nicholls del St Mark’s Hospital London ed il Prof L. Docimo dell’AOU Vanvitelli Napoli, tra autorità mediche e scienziati, una kermesse internazionale che toccherà le diverse tematiche nell’ambito della Chirurgia Colon Rettale, un focus a più voci che metterà in luce il ruolo fondamentale dell’innovazione con un approccio critico e multidisciplinare per migliorare in maniera totalizzante l’offerta assistenziale al paziente. Il 24 maggio inoltre, parallelamente al suddetto evento, si svolgerà anche il Corso Pre-Congressuale Stoma Care: ‘Ruolo dello Stomaterapista dalla Sala Operatoria al Domicilio’ rivolto ai Dottori in Scienze Infermieristiche e Stomoterapisti, professioni fondamentali e di riferimento nella gestione dei pazienti stomizzati.
“La varietà delle argomentazioni di questa disciplina e delle sub discipline che ne derivano, ha portato ad una inevitabile innovazione della pratica clinica corrente ed all’introduzione di nuovi percorsi terapeutici di sempre più moderni dispositivi medici e di cure personalizzate impiegate per contrastare patologie spesso insidiose ed invasive come il tumore, il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa, ma anche di quelle di minor rilievo come emorroidi, fistole, incontinenza fecale, trattate nel caso specifico, con ausilio di laser o con procedure mininvasive, e le prospettive future sono incoraggianti, aggiunge, anche grazie ad attività di prevenzione ed a diffuse opportunità che siamo in grado di fornire ai pazienti, che assicurano loro risultati eccellenti rispetto ad un recente passato, in termini di aspettative di vita” dichiara il dottore Canero.
di Stefania Maffeo
Castellammare di Stabia ospita il terzo Convegno Nazionale SIONG per stare al fianco degli anziani dal 14 al 16 maggio 2024. L’invecchiamento della popolazione rappresenta una delle sfide più significative ed impegnative per i sistemi sanitari, soprattutto in considerazione dell’aumento della quota di persone oltre i 60 anni che, secondo una stima dell’OMS, raddoppierà entro il 2050. Con questa previsione, quindi, è fondamentale mettere in campo strategie preventive e pianificare un’assistenza costante ed efficiente a livello territoriale per rispondere alle complesse esigenze degli anziani. In tale ottica, e per fare chiarezza su una tematica alquanto attuale, il SIONG (Società Italiana OtoNeuroGeriatria), ha organizzato il terzo Congresso Nazionale SIONG denominato “Organi di Senso, Neuroinfiammazione e Neurodegenerazione”. L’evento si terrà al ‘Tower Hotel’ di Castellammare di Stabia (NA) con la Direzione Scientifica dei Dottori Salvatore Putignano, Pasquale Alfieri e Sabato Leo.
“La maggior parte delle persone in età avanzata non gode di buona salute”, dichiara infatti il Dottore Putignano, “e la terza età, una fase della vita già delicata e complicata, si arricchisce sempre più di nuove malattie. Così ci siamo posti il problema di come fronteggiarle, per garantire cure tempestive, terapie adeguate e modulate ai singoli pazienti. Le patologie degli anziani sono soprattutto cronico-degenerative e richiedono il coinvolgimento di più discipline ed il confronto di specialisti, come coloro che si riuniscono e collaborano all’interno del SIONG, dove otorini, neurologi e geriatri entrano in gioco per attenzionare i diversi tipi di disturbi uditivi, cognitivi, motori, deambulatori e riabilitativi, che interessano e colpiscono gli anziani. Un altro aspetto da valutare, e che si sta diffondendo, è una forma preoccupante di ageismo che induce a svalorizzare ed a discriminare gli anziani e le loro patologie che risultano essere un disagio ed un peso per le famiglie, e che impattano negativamente sulle strutture sanitarie ed ospedaliere”.
Il Convegno in questione costituisce quindi un’occasione per mettere in luce una realtà a volte sommersa, silenziosa, che necessita invece di essere affrontata, valutata e raccontata attraverso la voce di esperti del settore ed autorità mediche. Durante la kermesse, dove si alterneranno sessioni dedicate, tavole rotonde e Letture Magistrali, verranno nominati inoltre tre Presidenti Onorari del SIONG, i professori Franco Rengo, Enrico Volpe e Giuseppe Villari, per sancire la collaborazione tra le tre discipline mediche di supporto e di conforto all’anzianità.
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Appuntamento il 9 e 10 maggio presso il Centro Congressi dell’Hotel Ariston di Capaccio Paestum con il Convegno Nazionale di Malattie Infettive ‘8th Infectivology Today’ denominato ‘L’infettivologia del terzo millennio: la luce di un nuovo giorno in Infettivologia’. L’evento è organizzato dalla U.O.C di Malattie Infettive dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e presieduto dal Responsabile della suddetta Unità Operativa, Dottore Alfonso Masullo, e dal Dottore Maurizio Mazzeo, ora in pensione, ideatore e fondatore dell”Infectivology Today’ e già Direttore della sopra citata U.O.C di Malattie Infettive.
Il Convegno, sotto il Patrocinio della SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive Tropicali), e della SITA (Società italiana di Terapia Antinfettiva), è rivolto ad infettivologi, medici specialisti anche di altre branche, medici di Medicina Generale. Il focus sarà incentrato sui diversi argomenti di interesse globale e sulle svariate sfaccettature dell’Infettivologia, come le malattie virali, il Covid 19, l’infezione da HIV e AIDS, le epatiti virali croniche, ancora rilevanti in Italia, le malattie batteriche, alcune ancora non debellate, come la tubercolosi, e soprattutto quelle legate alle sempre più frequenti infezioni ospedaliere da gram-positivi e gram-negativi, spesso con risvolti medico-legali, e sulla malaria, che affligge ancora molti paesi nel mondo, anche a causa dei repentini cambiamenti climatici. Previste anche sessioni dedicate a problematiche mediche futuristiche e di interesse non soltanto clinico.
La Faculty comprenderà i più importanti esponenti della Scuola Infettivologica Italiana dai proff. Cauda e Torti dell’Università Cattolica di Roma, Castelli di Brescia, Galli di Milano, Andreoni e Mastroianni di Roma, De Rosa di Torino, Rossolini di Firenze, ai proff. Cascio, Falcone, Iaria, Tascini, Francavilla ed al gruppo dello Spallanzani di Roma, in attività o in pensione, proff. Ippolito, Capobianchi, Messina e Lauria, e delle Università e degli Ospedali della Campania con i proff. Parrella, Presidente in carica della SIMIT, Gentile, Coppola, Maggi, Esposito, Punzi, Salomone Megna, Sangiovanni, Manzillo ed altri.
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“Attualità in Cardiologia tra dubbi e certezze” è il titolo del Convegno organizzato dalla UOC Cardiologia-Utic di Eboli, che si terrà presso l’hotel Lloyd’s Baia di Vietri sul Mare l’8 ed il 9 marzo 2024. Con l’apertura dei lavori, affidata ai cardiologi del nosocomio, dottori Giuseppe Bottiglieri, Angelo Carbone, Angelo Catalano e Raffaele Rotunno, si darà inizio a due giorni di confronti multidisciplinari e dibattiti, incentrati su tematiche proiettate sul futuro della medicina e sulla gestione di determinate patologie cardiovascolari che risultano essere la prima causa di morte nel mondo occidentale.
Il Convegno, dedicato alla memoria del dottore Marco Mirra, scomparso prematuramente, sarà suddiviso in sette sezioni, con ampio spazio riservato ad aritmie e cardiopatie ed ai relativi percorsi diagnostici e terapeutici modulati sui singoli individui. ‘Tra gli obiettivi del Convegno”, dichiara il dottore Bottiglieri, “è posizionare il paziente e le sue problematiche al centro della nostra attenzione e del nostro lavoro, per individuare trattamenti personalizzati, improntati sull’umanizzazione delle cure e su una visione più olistica della disciplina analizzata”.
Numerosi gli interventi di relatori del territorio e di risonanza internazionale, come il prof. Carlo Pappone, massimo esperto italiano in Aritmologia ed Elettrofisiologia, che porranno in evidenza discussioni e casi controversi, compresa l’intelligenza artificiale, con lo scopo di adattare diagnosi e soluzioni ai più svariati contesti clinici. “Nel nostro lavoro, la saggezza clinica è fondamentale”, spiega il dottore Rotunno, “è necessario riportare le molteplici informazioni che ci raggiungono, in un contesto logico che, attraverso la comprensione degli eventi, ci porti a scegliere le soluzioni giuste e più consapevoli per il benessere di ogni singola persona esaminata”.
“Questo ‘incontro formativo e scientifico è soprattutto motivo di scambio culturale e professionale, perché rintracciare uno spazio per la cultura nell’ambito ospedaliero non è affatto facile. Porteremo all’interno del Convegno argomenti accattivanti, con interazioni e confronti che attingono anche nel mondo universitario, per migliorare l’appeal della cultura ed ampliare le nostre conoscenze professionali” dichiara invece il dottore Catalano.
Il dottore Carbone invece tiene a sottolineare il prestigio del Convegno per il risalto e la rilevanza degli argomenti trattati, per l’impegno profuso nell’approfondimento di alcune patologie subdole con elevata incidenza sociale, che impattano sulla qualità della vita dei pazienti. “Il Convegno in questione gratifica il nostro ospedale, che è riuscito a distinguersi per aver fatto grossi passi avanti nella Cardiologia, grazie all’impegno di medici come il dottore Giovanni D’angelo, colonna portante della nostra struttura, fondatore dell’Emodinamica ed esempio di rettitudine e professionalità”.
di Stefania Maffeo
Medicina Salerno. Ricerca, didattica, terza missione: questi gli obiettivi del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno con il nuovo direttore, il prof. Annibale Alessandro Puca.
“Il dipartimento di Medicina a Salerno è nato circa 12 anni grazie allo sforzo dell’allora rettore Raimondo Pasquino. Da allora siamo cresciuti molto grazie anche al lavoro dei precedenti direttori di dipartimento Mario Capunzo e Carmine Vecchione. Insieme al Corso di Laurea in Medicina, abbiamo quello in Odontoiatria ed altri corsi di laurea triennali, l’ultimo è quello in Tecniche di laboratorio biomedico”. Presenta così il Dipartimento di Medicina che dirige da circa un mese il professore Puca, partendo dall’ ampia offerta didattica. “Questo dipartimento”, continua Puca, “è molto forte per la ricerca. Abbiamo eccellenze nel campo che poi servono per avere anche un’ottima didattica, perché i buoni docenti sono coloro che fanno ricerca e trasferiscono il loro modo di pensare alla pratica clinica”.
Un aspetto a cui tiene molto il nuovo direttore di Medicina a Salerno che va di pari passo con un altro importante ramo dell’attività dipartimentale: “Abbiamo inoltre un’ottima interazione con l’Azienda Ospedaliera di Salerno con la quale c‘ è una complicità per la formazione sia degli studenti per i tirocini che per gli specializzandi. E, a tal proposito, voglio ricordare che abbiamo attivato 20 scuole di specializzazione per dare così la possibilità agli iscritti di proseguire il loro percorso formativo”. Il Dipartimento di Medicina Salerno non trascura la necessità di aprirsi al territorio grazie alla terza missione. E’ lo stesso Puca che sottolinea l’importanza di divulgare il messaggio della ricerca e dell’informazione medica a coloro che non sono del campo. “Questo ci è richiesto ed è sicuramente uno degli aspetti che dobbiamo soddisfare. Le sfide sono molteplici, ma sicuramente ci riusciremo. Oggi ci stiamo anche attrezzando con i simulatori, tecnologie all’avanguardia, che potranno utilizzare gli studenti e gli specializzandi. Siamo un team, non lavoro da solo, ma ho intorno a me tutti i docenti che mi aiutano”.
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Alzheimer e demenze. se ne discute in un convegno venerdì 1 dicembre, alle ore 17.00, presso il polo sanitario La Filanda di Sarno. “Conosci la demenza- Conosci l’Alzheimer, il ruolo del CDCD (Centro Disturbi Cognitivi e Demenze)”. È questa la denominazione dell’incontro organizzato in sinergia con l’Asl Salerno con l’obiettivo di fare il punto della situazione su cura e assistenza per le persone affette da Alzheimer e costruire, stringere una rete di alleanze operative per portare proposte sempre più immediate al fabbisogno assistenziale. La concretezza e la dedizione sono cruciali per prendersi cura della persona, specie in presenza di gravi patologie come Alzheimer e Demenza.
Ecco perché parlare di questi temi oggi più che mai è fondamentale, come è fondamentale la sinergia e la collaborazione tra il pubblico e le strutture di eccellenza come La Filanda, proprio come spiegano la Legale Rappresentante, dottoressa Leonilda Renzullo, ed il direttore generale Romeo Barbato: “La nostra struttura da anni opera in sinergia con gli ambiti territoriali per garantire l’assistenza a disabili ed adulti non autosufficienti malati di Alzheimer e demenza, in linea con il nostro focus aziendale. Quindi, lo scopo fondamentale è quello di andare a creare una filiera assistenziale che, sinergicamente, assista tutti coloro che ne hanno necessità sul territorio. Come per le nostre RSA, di alto profilo assistenziale, abbiamo tutta la volontà di fornire cura e assistenza anche ai malati di Alzheimer e demenza”.
Un convegno, dunque, molto importante proprio per porre l’accento sull’assistenza ai malati di Alzheimer e demenza in generale, come spiega il dottor Giovanni Rea, responsabile aziendale del CDCD della ASL di Salerno, che plaude alla sinergia nata con La Filanda per offrire il miglior servizio a chi ne ha bisogno: “L’Alzheimer, le demenze in generale, hanno un grosso impatto a livello del funzionamento del soggetto affetto ed il nostro obiettivo è quello di fare diagnosi precoci attraverso una tempistica neuropsicologia che individua i primi segni del decadimento cognitivo. Nel corso di questo convegno, organizzato in sinergia tra ASL e La Filanda, illustreremo l’operatività del nostro centro demenze disturbi cognitivi di Nocera Inferiore, le attività che vengono svolte, l’equipe, come si incarico la persona affetta da demenza e la diagnosi precoce attraverso i test psicologici”.
Un lavoro scrupoloso e minuzioso quello della CDCD, che si occupa del paziente a 360° come spiega il dottor Gerardo Menichino, coordinatore facente funzioni del Centro disturbi Cognitivi e Demenze del Ds60 e tra i relatori del convegno: “Il CDCD è nato nel 2015 sul decreto 52 della Regione Campania. È una piccola cellula all’interno del pianeta demenze. Il CDCD opera in collaborazione in primis con il medico di medicina generale. Sono loro ad inviare nel nostro centro i pazienti che necessitano di effettuare una visita specialistica sulla memoria. Dopo questo primo test, se il paziente ha la necessità si attiva un protocollo con altre visite specifiche al fine di individuare il tipo di demenza di cui soffre. All’interno del CDCD, facciamo anche terapie per chi soffre di Alzheimer, oltre ad avere un doppio ambulatorio con psichiatri ed effettuare visite domiciliari. Un lavoro importante reso possibile grazie alla collaborazione con i medici di base e con strutture come La Filanda, che prendono in carico l’assistenza per i malati di Alzheimer e demenza”.
“L’Alzheimer è una malattia sicuramente molto conosciuta però è sempre una buona cosa parlarne in modo da diffonderne sempre di più la cultura e, soprattutto, fare in modo che si possano identificare il prima possibile i segnali in modo da mettere in atto tutte quelle che sono le terapie” – ha spiegato il dottor Antonio Coppola, direttore del dipartimento socio sanitario dell’Asl di Salerno, che modererà il convegno. “Queste, purtroppo, non consentono ancora di guarire, ma possono rallentare di molto l’insorgenza dei sintomi e l’avanzare della malattia. Ottima è la scelta di questo tipo di incontro con strutture d’eccellenza del territorio come La Filanda, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, che svolge un servizio per l’utenza di altissimo livello. Ma mi preme anche sottolineare la lungimiranza del direttore generale, ingegnere Gennaro Sosto, particolarmente sensibile a queste tematiche che da sempre da ampio spazio e supporto a queste attività di diffusione della cultura della prevenzione delle malattie, oltre a far partire a breve una rete dei centri per i disturbi Alzheimer di telemedicina. Così da poter servire anche aree del territorio dell’ASL difficili da raggiungere”.