Categorie
Attualità

Buccino, percepivano buoni spesa senza i requisiti necessari: 13 denunce

Nella serata di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Buccino, deferivano all’Autorità Giudiziaria 13 cittadini del medesimo comune per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e favoreggiamento reale. In particolare, l’attività investigativa dei militari, avviata in concomitanza con l’inizio delle operazioni di distribuzione dei buoni spesa, erogati per l’emergenza covid-19 da parte dell’Ente Comunale, ha consentito di raccogliere numerosi elementi di reità a carico di 12 persone che, attestando il falso, avevano presentato al Comune delle autocertificazioni contenenti dati non veritieri, al fine di ottenere il beneficio sopra citato. Veniva altresì individuata e denunciata la persona responsabile dei controlli delle autocertificazioni, la quale aveva favorito l’ingiusta elargizione delle somme non dovute. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi tesi ad individuare eventuali ulteriori malfattori che possano aver usufruito illegittimamente del beneficio in parola.

Categorie
Attualità

Buoni spesa, autocertificazioni al setaccio: il sindaco incontra la Guardia di Finanza

Questa mattina, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, accompagnato dall’Assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano, ha avuto un incontro con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, il Gen. B. Danilo Petrucelli. Motivo della visita, la consegna della lista dei cittadini che hanno ricevuto il buono spesa per far fronte alle difficoltà economiche conseguenti alla grave crisi pandemica. Superata la prima fase dell’emergenza, quando la priorità era quella di far arrivare il sussidio direttamente alle famiglie interessate, si tratta ora di verificare che effettivamente tutti i beneficiari del contributo rispettino i requisiti del bando. Ricordiamo, infatti, che i requisiti fissati per la presentazione della domanda al fine di ottenere il beneficio attengono alla posizione reddituale del richiedente. La Guardia di Finanza di Salerno, dopo aver effettuato una prima selezione di tutte le domande presentate, procederà all’approfondimento delle situazioni in cui emergeranno delle incongruenze dall’incrocio delle banche dati normalmente utilizzate nello svolgimento delle proprie funzioni di polizia economica e finanziaria. L’obiettivo della collaborazione è quello di evitare inutili dispersioni di risorse pubbliche, soprattutto adesso che lo sforzo primario del Comune è orientato, in maniera rapida, rigorosa e trasparente, a favore di chi realmente sta attraversando una situazione di grave disagio e difficoltà economiche.

Categorie
Attualità

Pontecagnano Faiano, buoni spesa con la firma del sindaco: scoppia la polemica

di Erika Noschese

E’ polemica a Pontecagnano Faiano dopo la decisione del sindaco Giuseppe Lanzara di firmare i buoni spesa, l’aiuto concesso dai singoli Comuni d’Italia per aiutare le famiglie più bisognose in questa fase di emergenza, grazie all’intervento del governo centrale. “La vita è anche una questione di stile. Manco Achille Lauro il Comandante,l’inventore dei pacchi di pasta elettorali, era arrivato a tanto. Ma il Sindaco di Pontecagnano ha consegnato i buoni alimentari con in calce la sua autorevole firma”, ha dichiarato Ugo Carpinelli, ex sindaco di Giffoni Valle Piana. “Forse vuole che i Cittadini ricordino tanta beneficenza – ha poi aggiunto Carpinelli – Questa è la nuova classe dirigente:a noi hanno insegnato che la solidarietà si fa in silenzio,con discrezione ed umanità. Nessuna Legge prevede la Firma del Sindaco in calce ai buoni alimentari”.

A sollevare la polemica anche un cittadino di Pontecagnano, Matteo Maria Zoccoli: “Venerdì mattina nella mia città  sono stati consegnati, come in molte altre città d’Italia, chi prima e chi dopo, i “buoni spesa”. Quelli finanziati dall’ordinanza della Protezione Civile. Quei famosi 400 mln di euro immediatamente disponibili per tutti i Comuni d’Italia per far fronte all’emergenza nella sua declinazione sociale, per permettere a tutti quelli in difficoltà di ricevere delle risorse per la “solidarietà alimentare”. Non avendo diritto ai “buoni spesa”, mi sono comunque interessato a come/quando/perché questi venissero distribuiti. Perché ? perché a me piace spulciare l’albo pretorio del mio Municipio e perché credo che tutti i cittadini dovrebbero occuparsi della propria comunità, giudicando l’operato di chi ci governa. Ho trovato intelligente riuscire ad emetterli il venerdì prima di Pasqua, in modo da consentire ai tanti richiedenti quantomeno un immediato ristoro prima della festa, ma ho subito trovato inopportuno e per questo le scrivo, la firma del Sindaco Giuseppe Lanzara sul buono spesa”, ha dichiarato, attaccando il primo cittadino per la decisione di firmare i buoni spesa consegnati alla cittadinanza. “Potrei scrivere pagine e pagine del perché quella firma per me ha significato tradire il mandato popolare, sfruttare la propria posizione per fare carriera ed accreditarsi, soprattutto tra le fila di persone oggettivamente in difficoltà, quale salvatore.

Ci sarebbero tanti modi di coniugare l’inopportunità  di questo gesto, tutte portano al sunto che, nella migliore delle ipotesi, è stata una assoluta caduta di stile. Questo tipo di mossa me la sarei aspettata da un politico compassato e non da un uomo di 37 anni al suo primo mandato e che potrebbe davvero, se solo lo volesse, portare una rivoluzione copernicana in un sistema politico marcio – ha poi aggiunto Zoccoli – Quella firma diceva per me, che forse sbaglio anzi spero vivamente di sbagliarmi, “ QUESTO BUONO SPESA E’ DA PARTE DEL SINDACO”. Sarò marcio io a pensare che questa cosa non andava fatta ma recuperando tutta una serie di esempi nei vari comuni dove ho amici, parenti, conoscenti mi sono rassicurato nel mio sdegno. Nessuno, nessun Sindaco di quelli che ho visto io, hanno avuto l’ardire di firmare il buono spesa”. Da qui l’appello al sindaco Lanzara: “qualora quella firma sia stata una svista, un errore allora la prego mi corregga e mi dica che lei con il suo staff saprà porre più attenzione a queste cose. Perché in politica è anche questione di forma e se si vuole lanciare, come credo, in una sfavillante carriera politica regionale/nazionale, avrà bisogno della capacità di ammettere una svista o meglio ammettere l’intempestività delle proprie azioni. Scrivo soprattutto perché intimamente vorrei che qualcuno leggendomi sviluppasse la voglia inarrestabile di rispondermi”.