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Medici senza Frontiere chiude domani la 25esima edizione di linea d’ombra con “la febbre di Gennaro”

Ottava ed ultima giornata domani (sabato 31 ottobre 2020) per Linea d’Ombra Festival. Questa 25esima edizione ha già assunto un valore fortemente simbolico rappresentando di fatto uno spartiacque tra ciò che è stato fatto negli ultimi cinque lustri e ciò che il festival è diventato. Due giorni di programmazione in presenza e poi la scelta forzata e necessaria di far traslocare in rete tutti e 100 i film in corso. Il digitale ha dettato le nuove regole, ha scandito i tempi e creato nuove opportunità. A chiudere il ciclo di proiezioni dei film fuori concorso è “La Febbre di Gennaro” di Daniele Cini con Gennaro Giudetti, disponibile in piattaforma fino a domani. In questo lavoro si racconta la storia di Gennaro, operatore umanitario da dieci anni impegnato tra Medio Oriente, Colombia, navi umanitarie e di recente con Medici Senza Frontiere nella lotta all’Ebola e contro il Covid, in Italia e in Yemen. In collegamento con la Sala Pasolini ci saranno il regista e il protagonista, volontario per l’ONG Sea Watch. L’evento è realizzato in collaborazione con Medici Senza Frontiere. Domani è il giorno dei film vincitori. Cinque sono state le sezioni in concorso (Passaggi d’Europa per i lungometraggi, CortoEuropa per i cortometraggi, LineaDoc per i documentari, VedoAnimato per i cortometraggi di animazione e VedoVerticale); otto sono le giurie che in questi giorni hanno visionato e giudicato i lavori giunti da ben 40 paesi diversi. L’appuntamento per conoscere chi andrà ad aggiungersi al palmarès è alle ore 17, sempre sulla piattaforma www.lineadombrafestival.video. Durante la cerimonia saranno assegnati il Premio Nexsoft al miglior lungometraggio per la sezione Passaggi d’Europa ed il Premio Banca Campania Centro al miglior cortometraggio sezione CortoEuropa. Alle 18.30 ci sarà l’incontro con i protagonisti del film “La febbre di Gennaro”: in Sala Pasolini saranno presenti Gennaro Giudetti, il protagonista, e Bianca Barone di Medici Senza Frontiere; in collegamento il regista Daniele Cini. Alle 20 ospite della sezione Incontri sarà Pivio, all’anagrafe Roberto Pischiutta, musicista, compositore ed editore che si è sempre contraddistinto per il suo essere fuori dallo spartito; la sua è una vita vissuta tra musica, cinema e ingegneria. Tra i suoi ultimi lavori ci sono le musiche scritte a quattro mani con Aldo De Scalzi per il film “Non odiare” di Mauro Mancini, in proiezione oggi (venerdì 30 ottobre). Alle 21.30 si chiuderà questa 25esima edizione con le “note di cinema” firmate da Roberto Angelini, la steel guitar più ricercata d’Italia ma che è anche un artista che scrive, produce, fa tv, modella plastilina e gestisce sushi bar, diversificando ma non disperdendo il talento che da 15 anni lo accompagna anche sotto i riflettori. Ama talmente il cinema da averlo seminato in tutta la sua carriera: da “Gattomatto”, colonna sonora del film “Scusa ma ti voglio sposare” a brani come “Fino a qui tutto bene” e “Benicio Del Toro”.  Il tema che ha fatto da traccia a tutti gli incontri a “distanza”, in una Sala Pasolini vuota, è stato quello della Crisi. Ogni ospite l’ha declinato secondo il proprio vissuto professionale e personale con l’immancabile riferimento al momento storico. Con Diego De Silva e Camilla Baresani il confronto a più voci, moderato dalla giornalista Giovanna Di Giorgio, ha passato in rassegna i segnali d’allarme della crisi di coppia. Partendo dal concetto di genitorialità letta con gli occhi del tempo, la coppia è stata analizzata in ogni suo cambiamento, con tanto di riferimento anche ad aneddoti personali. La serata è stata arricchita dalla musica di Paolo Sessa (chitarra), Alessandro De Marino (macchine e sax midi) e Antonella Manzo (flauto traverso). A margine dell’incontro Diego De Silva parlando del festival ha sottolineato che è “la prima e forse più importante occasione di un laboratorio annuale che ha consentito a moltissimi nomi, che poi si sono affermati nel panorama nazionale e internazionale, di avere una vetrina culturale. Il festival ha radunato la città intorno ad un evento in cui soprattutto le persone giovani hanno un’occasione di stimolo e di confronto. Credo che la vera funzione di un festival sia questa sostanzialmente: raccogliere le migliori energie creative e intellettuali del mondo giovanile. Per quel che riguarda noi che più giovani non siamo avere anche un’opportunità di essere spettatori dei cambiamenti del tempo e di una città che sicuramente, rispetto a quando io sono stato ragazzo, ha fatto dei bei passi in avanti”. La XXV edizione di Linea d’Ombra Festival è promossa e organizzata dall’Associazione SalernoInFestival. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Campania “L.R. 30/2016 Piano Cinema 2020” e del Comune di Salerno e con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Partner dell’evento Nexsoft e Banca Campania Centro. Sponsor sostenitore La Doria. La direzione artistica è firmata da Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

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Linea d’Ombra, Diego De Silva e Camilla Baresani gli ospiti della sesta giornata

Sesta giornata di esistenza e resistenza per Linea d’Ombra Festival a Salerno. Domani mattina (giovedì 29 ottobre) s’inizia alle 10 con la terza giornata del workshop “CGI 3D e Compositing 2D” a cura di IMMAGINARTI che sta coinvolgendo gli studenti del liceo artistico Sabatini Menna di Salerno collegati sulla piattaforma Zoom, mentre al Giardino della Minerva prosegue il “Laboratorio sull’audiovisivo” finalizzato alla realizzazione di un documentario sulla Scuola Medica Salernitana. Le luci della Sala Pasolini si accenderanno alle ore 21 per l’incontro con gli scrittori Camilla Baresani e Diego De Silva dal titolo “Parole mancate: segnali d’allarme della crisi di coppia”. A moderare sarà la giornalista Giovanna Di Giorgio. Un dialogo a tre voci, accompagnati dalla musica di Paolo Sessa (chitarra), Alessandro De Marino (macchine e sax midi), Antonella Manzo (flauto traverso), sul tema della crisi e del complesso universo delle relazioni sentimentali. In sala non ci sarà il pubblico, così come previsto dalle recenti disposizioni dell’ultimo DPCM, ma sarà possibile seguire l’evento collegandosi sia alla pagina social del festival facebook.com/LDOsocial sia alla piattaforma lineadombrafestival.video.  “Più di 500 sono gli iscritti alla piattaforma lineadombrafestival.video e più di 53mila sono le persone che ci stanno seguendo dalla pagina Facebook – commentano i due direttori, Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo – numeri che ci fanno capire che abbiamo fatto la scelta giusta: andare avanti con la sala vuota e scommettere sul digitale senza toccare minimamente la qualità dell’offerta. Per questo il nostro grazie va a tutti gli ospiti che si stanno mettendo in gioco con noi”. I singoli eventi stanno registrando circa 2000 risposte mentre le live hanno raggiunto quota 13mila utenti con una partecipazione costante. Negli ultimi giorni sono state raggiunte 154mila persone. Oggi (mercoledì 28 ottobre) ospite della quinta giornata, Francesco Bruni, autore di tante interessanti pagine della commedia all’italiana. Giunto alla regia con meravigliosi romanzi di formazione ha fatto vincere un David di Donatello all’attore Giuliano Montaldo. Tra i nomi del cinema italiano che in questi giorni ha voluto confermare la sua presenza anche se a distanza è stato l’attore Alessandro Borghi, in collegamento dalla casa romana. Più che un’intervista vera e propria con il direttore artistico Boris Sollazzo, Borghi si è lasciato andare ad un confronto tra amici dando anche qualche anticipazione. “Siamo riusciti a tirare su il nuovo film di Michele Vannucci”. A Linea d’Ombra ha rivelato anche quale sarà il suo ruolo, vestirà i panni di un pescatore. Sulle attuali restrizioni Borghi ha aggiunto: “A marzo non sapevamo quello che sarebbe successo e sono stati i tre mesi più tristi della mia vita. Adesso sono molto più triste di marzo perché mentre prima stavamo andando incontro a qualcosa che non conoscevamo e ci stava distruggendo adesso la conosciamo e ci sta distruggendo comunque. Quindi, mi piace l’idea di stare seduto in una sala ma smettiamo di raccontarci che in questi mesi sono tornati tutti a cinema e non possono vivere senza. Se c’è bisogno di stare un mese con le sale chiuse, facciamolo, poi si ritorna a vivere, forse, come tutti avremmo voglia di fare”.  La XXV edizione di Linea d’Ombra Festival è promossa e organizzata dall’Associazione SalernoInFestival. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Campania “L.R. 30/2016 Piano Cinema 2020” e del Comune di Salerno e con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Partner dell’evento Nexsoft e Banca Campania Centro. Sponsor sostenitore La Doria.

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Linea d’Ombra 2020, Marchioni e Mancini: «sostenere tutti i lavoratori dello spettacolo»

E’ la commedia all’italiana la protagonista della quinta giornata di Linea d’Ombra Festival. Domani (mercoledì 28 ottobre) sarà Francesco Bruni, il “ragazzo scapigliato del cinema italiano”, a parlare con il co-direttore artistico Boris Sollazzo delle storie e dei personaggi in un cinema di transizione. Immancabile sarà lo spaccato sul suo nuovo film Cosa sarà, presentato alla Festa del Cinema di Roma e che è entrato in sala solo per poche ore prima della chiusura. L’appuntamento con il regista livornese è alle 20:15.

In serata (martedì 27 ottobre), a viaggiare in rete è il confronto a distanza con Alessandro Borghi, tra pochi giorni su Netflix per la terza stagione di Suburra. Ieri, invece, serata dedicata a un’appassionante conversazione con Vinicio Marchioni e Milena Mancini, coppia artistica, oltre che nella vita, tra le più attive e impegnate nel panorama culturale italiano. E proprio quando era in corso l’incontro nella Sala Pasolini, trasformata in un vero e proprio set per gli streaming, è giunta la notizia del ricovero di Lillo Petrolo al Policlinico Gemelli.

“Linea d’ombra è con Lillo” è il commento a caldo dei direttori, Boris Sollazzo e Peppe D’Antonio. “Domenica sera, l’ultima serata in presenza del festival, Lillo con il suo racconto ha oltrepassato il schermo, ha scosso le coscienze di tutti noi. Le sue parole a sostegno del festival, poi, ci hanno incoraggiato a continuare a scommettere sul cinema e ancor di più sul cinema italiano che ha ancora tanto da dire al suo pubblico”. Tanti sono i messaggi per Lillo inviati anche dai giurati che in questi giorni stanno seguendo a distanza il festival.

Marchioni e Mancini sono artisti completi, come molti altri professionisti dello spettacolo, che in questo momento così difficile sono tra quelli che rischiano di più, e la coppia ha fortemente sostenuto la categoria durante l’incontro con il direttore artistico Boris Sollazzo. “L’attore studia tutta la vita, legge, scrive, è uno psicologo e fisiologo, perché la mente e il corpo sono i suoi strumenti. Per ogni professionista che come noi ha la fortuna di lavorare con continuità, ce ne sono migliaia che non hanno lo stesso privilegio. Gli attori non sono equiparati a lavoratori e in questo momento ce ne sono molti in condizioni drammatiche. E insieme a loro ci sono migliaia di lavoratori, senza i quali il cinema, la televisione, il teatro, gli stessi festival non si potrebbero fare”.

Un appello accorato a cui si unisce naturalmente anche Linea d’Ombra. Marchioni e Mancini hanno da due anni aperto una loro produzione, la Anton «in onore di Anton Checov» spiega l’attore «la mia ossessione, che ho trasmesso anche a Milena, che mi ha spronato a portare in teatro come mio primo spettacolo da regista Zio Vanja, una sfida folle per un esordiente alla regia, da cui è nato il film documentario Il terremoto di Vanja, che speriamo di portare al cinema non appena riapriranno».

Solo il primo di molti lavori realizzati o in cantiere per la giovane produzione, da «due spettacoli teatrali già prodotti, a due film e una serie tv che stiamo scrivendo e sviluppando». E uno dei due lungometraggi potrebbe segnare l’esordio dietro la macchina da presa per Vinicio Marchioni. “Probabilmente dirigerò uno dei progetti cinematografici, ma in quel caso non credo sarò anche davanti la macchina da presa» ha commentato l’attore. «Avrebbe troppo da fare e Vinicio è così bravo a dirigere gli attori che deve concentrarsi su quello» ha fatto eco Milena Mancini, attrice che ha impreziosito con la sua interpretazione La terra dell’abbastanza, film d’esordio dei fratelli D’Innocenzo, nata ballerina e tornata quest’estate alla sua prima passione sul palcoscenico. «Una grande emozione a 45 anni riappropriarmi del mio corpo in questa forma, scoprendo sensazioni nuove e bellissime».

Nel futuro prossimo di Marchioni e Mancini c’è il nuovo film di Daniele Vicari. Il regista di Diaz ha chiesto durante il lockdown a otto attori di girare un film a distanza, tre coppie conviventi e due attori “slegati” a cui il regista ha mandato un kit base per realizzare autonomamente le loro scene dirigendoli a distanza. «Il film si intitola Il giorno e la notte. È stata un’esperienza straordinaria, una grande intuizione di Daniele che ha inventato un modo tutto nuovo di raccontare una storia».

Ha fatto emozionare i fan della serie Romanzo Criminale una foto postata sui social che vede insieme Marchioni, Francesco Montanari e Alessandro Roja, rispettivamente Il Freddo, Il Libanese e Il Dandy, con il commento, “Stiamo tornando”. «Ci stiamo lavorando» ha spiegato Marchioni «stiamo cercando l’idea giusta per tornare a lavorare insieme. Non sappiamo quando accadrà, potremmo metterci dieci anni come essere già pronti fra uno. La cosa importante è trovare qualcosa di cui siamo convinti tutti e tre».

Nel pomeriggio di ieri c’è stato un focus sulle “culture economiche e le culture audiovisive digitali”, a cura di Alfonso Amendola, organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno che ha chiamato al confronto esponenti del mondo accademico, ricercatori e addetti ai lavori nel settore dell’audiovisivo. Centrale è stato il concetto del ripensare la fruizione culturale che se in questo momento rappresenta l’alternativa all’emergenza dovuta alla pandemia, dall’altra può rappresentare un’occasione per renderla più appetibile al pubblico del domani. Ad intervenire alla tavola rotonda on line, introdotta da Peppe D’Antonio, sono stati Corrado Montoro (amministratore unico Nexsoft S.p.A.), Paolo Bertetti (Università di Siena), Domenico Morreale (Università Guglielmo Marconi di Roma), Simona Castellano (Unisa), Monica Manganelli (video artista), Mario Mele (videomaker), Pina De Luca (Unisa), Annamaria Monteverdi (Università Statale di Milano) e Caterina Tomeo (Rufa University di Roma). “Il digitale è sempre più presente, sempre più interno ai processi – ha sottolineato Alfonso Amendola nella sua introduzione – Una centralità che crea continui cambiamenti nel processo di conoscenza e spinge a guardare con un nuovo vigore”.

La XXV edizione di Linea d’Ombra Festival è promossa e organizzata dall’Associazione SalernoInFestival. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Campania “L.R. 30/2016 Piano Cinema 2020” e del Comune di Salerno e con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Partner dell’evento Nexsoft e Banca Campania Centro. Sponsor sostenitore La Doria.