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«Giù le mani dalle partecipate a Salerno». Una presa di posizione netta a favore della cittadinanza, quella della Fiadel, all’indomani del Consiglio comunale in cui si è discusso anche del futuro di Salerno Pulita, società al centro di una lunga battaglia del sindacato. «Abbiamo ascoltato con attenzione l’intervento del consigliere comunale Leonardo Gallo a proposito della partecipata – dichiara Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel – Possiamo dire con certezza che se l’intenzione del Comune è fare una replica della Centrale del Latte, allora troveranno in noi e nei cittadini salernitani una fiera opposizione. Vogliamo ricordare che, secondo la legge Madia, è previsto l’affidamento diretto e senza bando di determinati servizi alle partecipate, a condizione che siano di proprietà comunale. Questi parametri sono rispettati da Salerno Pulita». Il monito di Rispoli è contro l’ipotesi di sbaraccare le società partecipate dandole in gestione ai privati. «Possiamo essere d’accordo con la volontà di procedere ad un efficientamento delle attività – conclude – Ma se l’unico obiettivo è massimizzare i costi a danno della collettività, ci troveranno sempre pronti ad opporci e a difendere gli interessi di cittadini e lavoratori».

Questa mattina in via Paradiso di Pastena, al termine della rimozione di rifiuti ammassati in una micro discarica, gli addetti di Salerno Pulita hanno installato il primo cartello con la scritta “Area pulita. Questa zona è stata bonificata dai rifiuti abbandonati da incivili. Aiutaci a mantenerla così”. L’iniziativa dell’apposizione di cartelli (su cui viene inserita la data dell’intervento) nelle aree bonificate è stata presa per invitare i cittadini a collaborare, contribuendo con comportamenti virtuosi al decoro della città, ma anche per segnalare alla cittadinanza l’intervento effettuato. Spesso, infatti, capita che nell’area appena ripulita vengano subito abbandonati altri rifiuti, sicché passanti e residenti sono indotti a pensare che non ci sia stata alcuna bonifica. Nel 2019 Salerno Pulita ha effettuato oltre seimila interventi straordinari, nel computo, oltre alle micro discariche, sono calcolati anche gli interventi di rimozione e pulizia intorno alle campane per il vetro, quelli svolti insieme ai vigili urbani e per “Luci d’artista”.

Salerno Pulita condannata a rimborsare un lavoratore, la soddisfazione del sindacato che incalza: «Si proceda alla riunificazione dei contratti». Il dipendente in questione aveva fatto causa alla società affinché gli venisse riconosciuto un compenso maggiore in relazione all’orario e alla mole di lavoro, sostenendo una interpretazione restrittiva da parte di Salerno Pulita a danno del personale. Le sue motivazioni sono state accolte dal giudice, che ha condannato l’azienda al pagamento di 5mila euro. «Questo dimostra che sulle buste paga abbiamo ragione – afferma Angelo Rispoli, segretario della Fiadel Salerno, che ha seguito tutta la vicenda – Attendiamo l’esito dei procedimenti per gli altri lavoratori che hanno fatto causa alla società. Ringraziamo l’avvocato Ignazio Ardizio, che ha difeso il nostro iscritto, e il magistrato Eduardo Bucciarelli che ha avuto coraggio, tenendo conto unicamente delle ragioni del lavoratore. Inoltre speriamo di mettere un po’ di sale in zucca a Salerno Pulita, per non arrivare a un contenzioso». Rispoli ricorda la questione dei 25 lavoratori che dal settore pulizie sono passati a quello ambientale, facendo le stesse mansioni ma con un contratto meno remunerativo. «Ci chiediamo perché non si proceda a una riunificazione del contratto, dato che quello per il settore ambientale è prevalente in Salerno Pulita. Confidiamo nel nuovo amministratore, dato che purtroppo i suoi predecessori non hanno accettato questo ragionamento. Vorremmo che questi elementi prevalessero nella trattativa, e che si giungesse a miti consigli prima di arrivare nelle aule di tribunale. Noi siamo sempre aperti al dialogo e non allo scontro».

Salerno Pulita comunica che sabato prossimo, 20 giugno 2020, il centro di raccolta “Fratte”, in località Sciumariello, sarà chiuso all’utenza per lavori di manutenzione. Il centro di raccolta riaprirà i battenti il lunedì successivo, 22 giugno.
Si approfitta dell’occasione per ricordare alla cittadinanza che i centri comunali di raccolta “Arechi” e “Fratte” funzionano nei giorni feriali, compreso il sabato, ed osservano i seguenti orari di apertura: dal 1° maggio al 31 ottobre dalle ore 8 alle 19 (nel solo mese di agosto il sabato apertura alle ore 7.30 e chiusura alle 13.30.
Il personale di Salerno Pulita provvede a separare i rifiuti portati dagli utenti e a conferirli negli appositi contenitori; a verificare i requisiti di accesso del cittadino e a registrarne le generalità; ad annotare la tipologia dei rifiuti conferiti. Nei centri di raccolta possono conferire solo privati cittadini, istituti scolastici di competenza comunale (primarie e secondarie di primo grado), uffici comunali. I rifiuti provenienti da altri uffici, aziende private o negozianti non saranno accettati, se non preventivamente autorizzati dal Settore ambiente del Comune.
Qualora arrivino furgoni con rifiuti ingombranti gli stessi devono essere di provenienza domestica, il cittadino deve essere residente a Salerno ed accompagnare l’eventuale trasportatore. Non è possibile scaricare infissi, perché vanno smaltiti in altri impianti dall’impresa che ha effettuato i lavori di ristrutturazione, la quale deve rilasciare al cittadino il Fir (Formulario identificativo rifiuti).
Nei centri di raccolta è possibile conferire, con autodichiarazione e solo da parte di cittadini e non da ditte, anche rifiuti che provengono da piccole attività di manutenzione edile.

Vertenza Salerno Pulita, oggi presso il Comune di Salerno le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Filas, Fiadel e Uiltucs, alla presenza del sindaco Napoli, degli assessori Della Greca e Caramanno, del direttore Marotta, del capo staff Luciano e dell’amministratore unico Antonio Ferraro, hanno affrontato gli argomenti oggetto della convocazione richiesta. Sul passaggio da part time a full time l’azienda ha proposto il passaggio a 38 ore entro il primo ottobre con la definitiva trasformazione della posizione lavorativa e l’eventuale applicazione della flessibilità oraria. Tale proposta sarà formalizzata nero su bianco entro questa settimana e la prossima è previsto un incontro in azienda per una discussione tra le parti. Le organizzazioni sindacali analizzeranno la proposta nel dettaglio, affrontando eventuali criticità, e hanno comunicato che bisognerà arrivare alla conclusione sicuramente prima del primo ottobre. L’azienda ha dichiarato la propria disponibilità a chiudere l’accordo anche nell’immediato previa sottoscrizione dell’intesa. Rispetto ai 25 lavoratori passati dal settore pulizie allo spazzamento a livello J, la proposta dell’azienda è del passaggio ad 1 b per quattro lavoratori che percepivano precedentemente un superminimo e il mantenimento del livello J con un superminimo ai restanti 21. Su questa proposta i sindacati si sono dichiarati assolutamente contrari e hanno chiesto all’azienda di riformulare la proposta per migliorarla, adeguando il livello di tutti i 25 a quello degli altri lavoratori. Rispetto al settore pulizie, i sindacati dichiarano che non ci sarà un ulteriore utilizzo della cassa integrazione e si procederà con la normalizzazione del servizio. L’incontro si terrà la prossima settimana. “Da questa riunione emerge che i lavoratori stanno facendo bene, mentre dall’altro lato si registra l’inciviltà da parte di cittadini e commercianti. Serve unità per tornare a vedere una città pulita”, ha detto Angelo Rispoli, segretario generale della Fiadel Salerno.


Coltivazioni biologiche con la riscoperta di produzioni autoctone e quasi scomparse quali la zucca napoletana o una vecchia varietà di pomodoro dell’Agro nocerino, di forma tonda che tende un po’ ad allungarsi, ottima per fare le passate. Ma anche la ripresa di vigneti con vecchie varietà di Aglianico, Fiano e Falanghina. Tutto questo avviene in provincia di Caserta, su terreni confiscati alla camorra nei comuni di Pignataro Maggiore e Santa Maria La Fossa, ad opera della Cooperativa sociale Apeiron, che aderisce all’associazione Libera presieduta da don Luigi Ciotti. Negli orti di Apeiron sono banditi i trattamenti chimici e si sta utilizzando il compost prodotto da Salerno Pulita con gli scarti di cucina delle famiglie salernitane ( il cosiddetto “organico”).
“Nell’impianto della zona industriale, che il Comune di Salerno ha dato in gestione alla società partecipata, è infatti ripresa da un anno – spiega Antonio Ferraro, amministratore unico di Salerno Pulita – la produzione di compost, che è un buon ammendante per l’agricoltura. Ogni singolo lotto di produzione è certificato da un laboratorio scelto tra quelli autorizzati dal Ministero per le Politiche agricole. L’utilizzo in agricoltura è auspicabile, ma il compost può essere utilizzato anche in altre attività, quali le bonifiche e le rigenerazioni ambientali”.
La cooperativa Apeiron ha ritirato nei giorni scorsi 171 tonnellate di compost per le sue produzioni bio, che per il 70 per cento saranno destinate al mercato del fresco della grande distribuzione e per il restante 30 per cento alla trasformazione per la vendita diretta.
“Siamo lieti di aver intrapreso questa collaborazione con Salerno Pulita – dice Emiliano Sanges, presidente della cooperativa sociale Apeiron – per l’utilizzo del compost presso i nostri siti di agricoltura biologica su terreni confiscati alle mafie. Impegno, tutela dell’ambiente e cura delle persone sono i nostri principi da sempre ed immaginarli di combinarli in un percorso di filiera sana è per noi molto importante. Un ciclo che, partendo dall’attenzione della comunità verso la raccolta differenziata si conclude e rigenera i terreni da un punto di vista nutrizionale, microbiologico e fisico, ma soprattutto etico. È un’opportunità per noi e per il territorio”.

«Su Salerno Pulita c’è già un accordo, diciamo no agli scioperi inutili». L’affondo della Fiadel riguarda la mobilitazione proclamata dal sindacato autonomo Filas per il prossimo 11 febbraio, della durata di 24 ore, e che riguarderà i servizi di spazzamento strade e raccolta differenziata. «Una scelta controproducente, in quanto è stata già firmata un’intesa con la società per la trasformazione da tempo parziale a tempo pieno entro marzo – sottolinea Angelo Rispoli, segretario Fiadel – Il nostro sindacato, da solo, scioperò nel 2017 denunciando la gravità della situazione in cui versavano i lavoratori interinali di Salerno Pulita, dichiarando in maniera esplicita che quei lavoratori non erano più interinali da anni ma bensì lavoratori a tempo indeterminato come tutti. I fatti ci hanno dato ragione: oggi noi, che eravamo visionari, abbiamo assistito alla trasformazione di tutti i rapporti da interinali a fissi e così deve avvenire per i lavoratori a tempo parziale». L’imperativo, prosegue Rispoli, è evitare una guerra tra poveri: «Non c’è antagonismo tra la salvaguardia dell’occupazione nel settore pulizie e nella trasformazione a tempo pieno nei settori ambientali (spazzamento e raccolta), infatti solo con un preciso piano aziendale riusciremo a consolidare l’occupazione riducendo lo straordinario ed a garantire l’occupazione per tutti». Venerdì 14 febbraio, ricorda il segretario Fiadel, è previsto un confronto che avrà per oggetto le stesse ragioni alla base dello sciopero: «Riteniamo questa azione inutile e dannosa, e soprattutto, siamo certi in buona fede, si offre il fianco ad un’ondata di speculazioni che stanno attaccando lavoratori e società, molto probabilmente con il chiaro intento di privatizzare. Facciamo appello alla Filas ed ai dipendenti tutti di fare un passo indietro».