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Attualità Ecodistretto Politica

Pontecagnano Faiano, il consigliere Pastore (FI) sul progetto di ripascimento litoranea

Intervista di Stefania Maffeo

Pontecagnano Faiano, il consigliere comunale di minoranza (Forza Italia) Francesco Pastore si fa sentire intervenendo sul progetto di ripascimento della fascia costiera. “E’ un’opera che fu programmata e finanziata dalla giunta regionale di centro – destra con presidente Stefano Caldoro e dall’amministrazione provinciale guidata da Edmondo Cirielli. Dopo 10 anni il sindaco Giuseppe Lanzara torna a parlare di un progetto che la sua parte politica ha contribuito a far ritardare e, soprattutto, valutando la possibilità di localizzare, proprio a ridosso del litorale, un impianto di trattamento dei rifiuti”.

Il Primo Cittadino di Pontecagnano Faiano ha annunciato che a breve inizierà a lavorare una commissione di esperti ed operatori del settore per il rilancio della zona mare.

Questo lo spunto per una intervista esclusiva ai microfoni di 360 Web TV con il consigliere Pastore, con cui sono stati affrontati anche altri temi quali gli interventi prioritari per la Città e la sicurezza in tempo di Covid.

 

 

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Attualità Ecodistretto

Pontecagnano: Il consigliere Citro, no all’impianto di compostaggio in litoranea.

In questi giorni circolano notizie in merito alla volontà dell’amministrazione comunale di cui faccio parte, di realizzare l’impianto di compostaggio nell’area agricola adiacente la strada Aversana, a poca distanza dalla nostra litoranea e dell’impianto di compostaggio già esistente del comune di Salerno.

Per chiarezza sottolineo che non sono e non sarò mai favorevole a questa opzione, e sarò vicino ai residenti dell’area, alle attività balneari, turistiche ed alle imprese agricole per sostenere la netta contrapposizione a questa scelta.

Scelta che a mio parere ancora una volta viene messa in campo senza una logica programmazione del nostro territorio.

L’occasione per ribadire la mia posizione in merito all’argomento, che era già stata resa pubblica, con una mia nota protocollata il 05 Marzo 2021.

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Attualità Ecodistretto

Questione Ecodistretto: La nota del comitato per il Territorio dopo incontro online

Ci fa piacere che il sindaco continui a ribadire la volontà di chiudere l’impianto di Sardone. Il problema è che c’è sempre un anello mancante in questo processo: come chiuderà Sardone? Quali sono, delibere di finanziamento a parte, gli atti concreti che verranno messi in campo per chiudere l’impianto di trasferenza che ad oggi ospita 300mila tonnellate di rifiuti all’anno?  L’impressione è che il primo cittadino voglia spostare l’attenzione su una questione atavica molto sentita dai cittadini, vale a dire quella relativa ai miasmi, che però non si può risolvere con semplici annunci.

Per questo motivo il comitato “Per il Territorio” ha avanzato, ed avanzerà in futuro, proposte che andranno in una sola direzione: tutelare i cittadini ed il tessuto produttivo della città attraverso l’individuazione di soluzioni alternative più sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale. A tal proposito ribadiamo ancora una volta che non siamo contrari all’impiantistica tout court, ma riteniamo che vada avviato un ragionamento organico sulla questione che metta al centro lo sviluppo, le peculiarità e la vocazione del territorio di Pontecagnano Faiano nella sua interezza.

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Attualità Ecodistretto

Inquinamento ambientale, foto shock del sindaco di Pertosa. Anche a Pontecagnano paura per l’ecodistretto

Questa la didascalia del post ” Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso “

Pertosa terra di tumori, l’allarme lanciato dal sindaco Domenico Barba: la sua foto fa il giro del web

Ha fatto presto il giro del web, suscitando rabbia, indignazione e preoccupazione la foto che ritrae il sindaco di Pertosa Domenico Barba. Un allarme, quello che ha voluto lanciare il primo cittadino, per mantenere alta l’attenzione sull’ inquinamento ambientale.

A 34 anni, Domenico Barba ha subito un intervento di tiroidectomia totale a causa di un carcinoma. Fortunatamente il sindaco Barba ha superato questo momento di grande difficoltà. Una foto che fa storcere il naso anche a tanti cittadini di Pontecagnano Faiano, preoccupati per l’insediamento del futuro eco impianto.

“Non vogliamo fare la fine di Pertosa”, hanno dichiarato alcuni cittadini di Pontecagnano che chiedono aiuto e sostegno a comitati e associazioni per impedire la realizzazione dell’impianto di compostaggio.

“#Diamountaglio ai tumori e alle mafie che distruggendo l’ambiente che ci circonda, compromettono la nostra e soprattutto la salute dei nostri figli”, ha scritto sui suoi canali social il consigliere regionale di Italia Viva, Tommaso Pellegrino.

“Un affettuoso abbraccio di solidarietà al mio Amico, giovane e brillante Sindaco di Pertosa, Domenico Barba, e a tutti coloro che hanno vissuto momenti terribili dopo una diagnosi di tumore – ha poi aggiunto il capogruppo dei renziani a Palazzo Santa Lucia – È arrivato il momento di mettere da parte la diplomazia, l’omertà e gli equilibrismi e di difendere la nostra Terra”.

 

 

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Eco distretto, il consigliere Michele Cammarano ai microfoni di 360Webtv: “Impianto sì ma solo se eco sostenibile”

di Erika Noschese

Sì all’eco impianto ma solo con i dovuti controlli e a basso impatto ambientale. È questo, in sintesi, quanto emerso ieri, al termine dell’incontro tra il sindaco di Pontecagnano Faiano e il presidente della Commissione Speciale Aree Interne della Regione Campania Michele Cammarano, con il referente di Amici di Beppe Grillo Matteo Zoccoli.  Tema centrale della riunione la possibile ubicazione dell’Ecodistretto all’interno del territorio picentino.

Ribadita la comunione d’intenti rispetto al progetto di sviluppo della città, in un’ottica di sostenibilità ambientale e della tutela della salute. “Quello che ci chiedevano gli attivisti presenti sul territorio era avere una maggiore chiarezza sul processo decisionale che ha portato alla realizzazione dell’eco distretto. Il sindaco ci ha dato tutte le specifiche che ci servivano e ci ha rassicurato sul fatto che, come noi chiedevamo, fosse un impianto con meno di 30 mila tonnellate, non ampliabile in futuro perché questo è un rischio che, come regione Campania, corriamo sempre nei periodi di emergenza quando si cerca di convogliare tutti i rifiuti degli impianti esistenti e soprattutto ci fosse maggiore controllo sull’impianto – ha dichiarato il consigliere Cammarano – Abbiamo anche parlato del tema dei rifiuti regionali che, al momento, è praticamente saltato: noi abbiamo tre grossi impianti di compostaggio che avrebbero dovuto realizzarsi, quello di Fisciano, di Castelnuovo Cilento e lo Stir di Battipaglia che al momento non si fanno più e integrare l’impianto di Pontecagnano all’interno di questo sistema non è più plausibile; andrebbe rifatto ex novo tenendo conto dei flussi turistici, gli impianti privati che esistono sul territorio provinciale.

L’impianto di Pontecagnano, con un dimensionamento basso, potrebbe esistere all’interno di questo territorio, fermo restando che andrebbe iper controllato, basilare per gli impianti ed evitare che si possa ampliare in futuro”. Il presidente della commissione Aree Interne in consiglio regionale chiarisce, infatti, che gli impianti, quando fatti a norma, hanno un bassissimo impatto ambientale: “io personalmente, con i miei colleghi in parlamento e in Senato ci siamo molto battuti per l’aeroporto di Pontecagnano ed è chiaro che non vorrei mai che un turista sentisse odori sgradevoli – ha aggiunto Cammarano – Si tratta di capire, anche con il Comune; nessuno si sbraccia per fare un impianto di compostaggio qui a Pontecagnano, si tratta di capire quali sono le garanzie che ci vengono date per capire se appoggiare quest’opera ma è chiaro che se non vengono date indicazioni precise con ubicazione precisa, sarebbe tutto da rivedere. Noi avremo un rapporto costante con l’amministrazione fino a quando non avremo e non vedremo bene i parametri sui quali si basa l’impianto”. Di fatti, nel salernitano, mancano impianti come questo che dovrebbe sorgere eco sostenibile, per compattare l’umido: “Noi tempo fa abbiamo proposto di variare il piano di investimento sul ciclo dei rifiuti in Campania cercando di dare ai comuni impianti sostenibili e di auto sufficienza, piccoli impianti per ogni comune per smaltirsi l’immondizia che produce – ha dichiarato infine il pentastellato ”.

Nel corso del tavolo, è stata infatti ribadita la necessità di chiudere Sardone e di non ospitare mai più nella struttura ulteriori rifiuti anche in fasi ritenute emergenziali, come confermato dal sindaco Lanzara. “Non mi stancherò mai di ripeterlo, vogliamo essere autonomi come sub-ambito, fare scelte per le nostre comunità e non subiremo più quelle degli altri territori. Insomma, siamo tutti d’accordo per soluzioni condivise, partecipate, che si intreccino con le scelte nazionali e che, mai come ora, possano puntare sulla green economy e l’ecosostenibilità – ha dichiarato il primo cittadino – Chiaramente, seguiranno altre occasioni di confronto, con gli imprenditori, le associazioni, i cittadini per dimostrare la volontà chiara e forte di voler mettere al centro la salute, l’ambiente e gli interessi della nostra comunità”.

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PONTECAGNANO FAIANO, ECODISTRETTO: IL COMITATO “PER IL TERRITORIO” CHIEDE LA CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE ED UN INCONTRO CON IL SINDACO

Un consiglio comunale monotematico ed un incontro con il sindaco.

Queste la due richieste avanzate dal Comitato “Per il Territorio”e protocollate questa mattina.

Entrambe le istanze  la richiesta di incontro si basano sulla necessità di approfondire tutti gli aspetti relativi al progetto Ecodistretto predisposto dall’amministrazione comunale in accordo con il Comune di Giffoni Valle Piana.

Le 18 realtà del territorio che formano il Comitato ritengono fondamentale che ad esprimersi sulla reale necessità di insediare l’impianto di trattamento rifiuti nella zona industriale di Sant’Antonio  sia l’organo cardine della democrazia locale, ovvero il consiglio comunale.

Allo stesso tempo il Comitato intende avviare un processo di interlocuzione col sindaco per porre sul tavolo le problematiche più importanti legate al progetto di insediamento di un impianto di trattamento rifiuti nella zona industriale di Sant’Antonio.

«Si ritiene inderogabile – si legge nel documento inoltrato al primo cittadino – avviare un percorso che coinvolga tutti i livelli politici ed amministrativi della città e che ponga al centro gli aspetti prioritari per lo sviluppo del territorio tenendo conto delle sue vocazioni principali e delle sue eccellenze. In tal senso il comitato, formato da 18 realtà associative e sostenuto dalle piccole e medie imprese del territorio, vuole porsi come tramite fra cittadini ed istituzioni nell’ottica di un confronto realmente partecipativo volto ad informare la comunità sulle decisioni intraprese».

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COMITATO «PER IL TERRITORIO» ECODISTRETTO, ANCHE IL SINDACO COMINCIA AD AVERE DUBBI

Il comitato «per il Territorio» chiede al sindaco un incontro per un confronto sulla questione Ecodistretto. Tale richiesta si rende ancor più necessaria alla luce dei vari incontri tenuti dal primo cittadino in questi ultimi giorni e della volontà del comitato, espressa sin dalla sua costituzione, di confrontarsi in maniera chiara e trasparente sulla realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti.

Ad esprimersi sul tema sono i membri del direttivo del comitato Maria Giannattasio, Serena Ranieri, Giuseppe Bisogno, Aniello Colonnese e Gianluca Procida:

«Questa mattina abbiamo appreso dalla stampa che anche il sindaco comincia a nutrire dei dubbi in merito all’impianto ed alla sua localizzazione. Sin dall’inizio il Comitato ha sottolineato come le zone industriali del nostro territorio non fossero idonee ad ospitare impianti di questo tipo e ci fa piacere che il primo cittadino stia arrivando alla stessa conclusione, anche se solo dopo aver ottenuto il finanziamento dalla Regione Campania. Le forze vive che compongono il Comitato, la cui natura non è strumentale ma volta alla proposta, hanno più volte sottolineato la necessità di accompagnare le zone industriali e produttive verso uno sviluppo consono con la loro vocazione. Ci auguriamo che il sindaco rifletta e comprenda le ragioni delle tante persone, associazioni e realtà imprenditoriali che hanno preso posizione in difesa del territorio. La vocazione agroalimentare e turistico-culturale del nostro territorio è un fatto, senza se e senza ma. Ora per Lanzara è arrivato il momento del confronto vero con la comunità. Le alternative ci sono e noi come comitato le abbiamo avanzate chiaramente: riconversione dell’impianto già esistente di Sardone, utilizzo dell’impianto di Salerno. Soluzioni percorribili e di buon senso sulle quali siamo pronti a discutere sin da subito».

Un confronto che, secondo il comitato, va portato anche all’interno dell’assise comunale:

«Riteniamo più che mai inderogabile – concludono i membri del comitato – una discussione seria in seno al Consiglio Comunale al fine di chiarire tutti gli aspetti tecnici e politici del progetto. Per questo motivo ci faremo portavoce di una richiesta ufficiale affinché i consiglieri ne discutano nel luogo cardine della democrazia locale: il consiglio comunale».

Link Pagina Facebook >> Comitato per il Territorio