
Tag: emergenza coronavirus


Per l’inizio dell’anno scolastico, in Campania, bisognerà attendere il 24 settembre. Lo ha stabilito il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. “La Campania approva oggi il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre, accogliendo le richieste dell’Anci, l’associazione dei Comuni, e dei sindacati della scuola, incontrati di recente – ha dichiarato il presidente di Palazzo Santa Lucia – Si è verificato, dopo una valutazione attenta della situazione, il permanere di criticità che rendono necessario prendere altri 10 giorni di tempo per conseguire elementi di maggiore tranquillità”. De Luca ha poi annunciato che sul piano sanitario si è deciso di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico. Si è approvato un piano straordinario di affiancamento ai medici di medicina generale e di esecuzione dei tamponi con risultati entro le 24 ore. “Si è deciso di finanziare come Regione, l’acquisto di termoscanner per misurare la temperatura degli alunni negli istituti, ritenendo poco plausibile la misurazione a casa – ha aggiunto – Non vi sono, ad oggi, dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti disponibili per gli alunni. E’ altresì necessario concludere da parte dei Comuni, accordi con società di trasporto anche private, per garantire la piena disponibilità dei mezzi necessari per il trasporto scolastico. Sono queste alcune delle criticità ancora presenti che rendono necessario un rinvio dell’apertura. Si lavorerà nei prossimi giorni, con grande senso di responsabilità, per avere le condizioni minime di sicurezza per lo svolgimento delle attività scolastiche”.

Comprendere, attraverso una indagine, tra raccolta, analisi ed elaborazione di dati, le nuove abitudini di acquisto dei consumatori nella provincia di Salerno, generate dalla crisi sanitaria, economica e sociale determinata dalla diffusione del Covid-19.
È questo l’obiettivo del progetto “The Consumer after Covid-19”, promosso dall’hub di competenze e saperi Fondazione Saccone, in collaborazione con i rappresentanti salernitani di Confcommercio Campania e Federalberghi. L’iniziativa, nata da un’intuizione di Giorgio Scala, Presidente della Fondazione Saccone, con Giuseppe Gagliano, Presidente di Federalberghi Salerno e Confcommercio Campania – sede di Salerno e Federico Del Grosso, consigliere di Federalberghi Salerno, si propone di fornire una panoramica degli orientamenti e modalità di acquisto dei consumatori del salernitano, così da favorire l’attivazione di strategie di intervento più efficaci sul territorio, da parte di enti, istituzioni e associazioni di categoria. In una fase iniziale, il progetto prevede la somministrazione di un questionario ad un campione significativo di utenti, frutto della rete di associati Confcommercio e Federalberghi, in aggiunta ai contatti della Fondazione Saccone. La raccolta ed analisi dei dati sarà curata da Lucia Landolfi, studentessa in Sociologia e Politiche per il Territorio curriculum Digital Society dell’ Università degli Studi di Salerno, nell’ambito di un progetto di tirocinio curriculare con la Fondazione Saccone, sotto la supervisione della tutor Giuseppina Cersosimo, docente del DISPS Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Unisa, alla facoltà di Sociologia, nonché titolare di diverse cattedre, tra le quali Sociologia del Web e degli Impatti Sociali. Il questionario sarà costruito in maniera tale che, dalle risposte degli utenti, dipenderanno le successive domande volte ad approfondire i diversi ambiti di consumo (beni e servizi ricreativi, beni e servizi per la mobilità, alberghi, pasti e consumazioni fuori casa, e così via). I dati ottenuti saranno, in seguito, analizzati e interpretati. Inoltre, gli stessi saranno propedeutici per ulteriori indagini statistiche di settori ben definiti, quale quello turistico, tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus. La fase conclusiva del progetto prevede la stesura di una relazione che sarà presentata e commentata, tra fine maggio ed inizio giugno, nel corso di un webinar al quale prenderanno parte i referenti dell’indagine, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e di associazioni, stakeholder rilevanti. Un momento di confronto e riflessione, al fine di proporre idee di rilancio e sviluppo per il territorio.
“Confcommercio ha stimato una riduzione dei consumi del 10,4%, in questo primo trimestre, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dato che risente chiaramente della drastica riduzione di consumi avvenuta nel mese di marzo, pari al -31,7%. È indubbio l’impatto senza precedenti che la diffusione del Covid-19 sta avendo sull’economia italiana. Il progetto prova a rispondere alla necessità di elaborare nuove strategie d’impresa, utili a mitigare gli attuali effetti del lockdown e a garantire la ripresa economica delle attività” – spiega Giorgio Scala, presidente della Fondazione Saccone, attiva in questi mesi con l’iniziativa “#ImprenditoriResilienti”, ciclo di webinar gratuiti rivolti a imprenditori e professionisti su tematiche aziendali e di miglioramento personale. “Ci attende – sostiene Gagliano – una stagione difficilissima, caratterizzata da profondi cambiamenti, soprattutto per quelle attività che vendono esperienze. Le imprese devono domandarsi come i loro clienti affronteranno il post-emergenza ed adeguare la loro offerta, tenendo conto di bisogni ed abitudini di consumo che saranno differenti dal passato, di questo ne sono certo. L’analisi dei dati raccolti, attraverso questa indagine, ha precisamente lo scopo di fornire alle imprese il punto di vista del mercato, dando informazioni utili per una più efficace ripresa dell’attività.”

Istituire un fondo comunale Covid19 e annullare le tasse comunali: sono due delle proposte avanzate dai consiglieri di minoranza Giovanni Francesco Ferro e Francesco Pastore per fronteggiare l’emergenza virus in città. I consiglieri di minoranza, questa mattina, hanno scritto al presidente del consiglio comunale, ai presidenti dei gruppi consiliari, al Coc e al sindaco per avanzare alcune richieste mirate ad aiutare concretamente la cittadinanza.
“In un momento di così grave emergenza sanitaria che, senza dubbio, avrà pericolosi risvolti di natura economica per la nostra Comunità tutti hanno il dovere di stringersi intorno alle istituzioni e di dare il proprio contributo, a prescindere dall’appartenenza politica”, hanno scritto i consiglieri Ferro e Pastore. Da qui la proposta di istituire un capitolo di spesa denominato “Fondo comunale speciale Covid19” che servirà a finanziare due misure: economie di spesa derivanti dal periodo di fermo delle attività comunali; versamento delle indennità degli amministratori comunali.
Tra le altre proposte avanzate dall’opposizione anche l’annullamento delle tasse comunali, compresi i fitti per le case popolari, per tutto il periodo di durata della crisi e sospensione degli avvisi di accertamenti di mancati pagamenti di tributi emessi e da emettere da parte del Comune; estensione della partecipazione al Centro operativo comunale alla conferenza dei Capigruppo così da creare un’unità di crisi e anticipazione di cassa per il pagamento di tutti i fornitori del Comune.

Si è svolto, nel pomeriggio di oggi, un Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica congiunto della città metropolitana di Napoli e della provincia di Salerno. La riunione, convocata dal Prefetto di Napoli, in videoconferenza, ha visto la partecipazione del vice presidente della Regione Campania, dei sindaci di Napoli e Salerno, dei vertici delle Forze dell’ordine di Napoli e Salerno e dei rappresentanti delle Forze Armate, alla presenza del Prefetto di Caserta.
Nel corso dell’incontro è stato concordato, per incrementare le misure di contenimento dell’emergenza Covid-19, di proporre di integrare la pianificazione nazionale con l’impiego di 60 unità delle Forze Armate nelle aree della provincia di Salerno, secondo modalità che saranno definite in quell’ambito territoriale.
Inoltre, si è concordato di proporre una parziale rimodulazione del contingente di militari già presente nell’area metropolitana di Napoli nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, prevedendo il reimpiego di circa 40 unità secondo modalità che verranno stabilite in sede di tavolo tecnico presso la Questura.
“L’Esercito affiancherà le Forze dell’ordine, la Polizia Municipale, la Protezione Civile nelle attività di controllo del l’osservanza delle Ordinanze del Governo, della Regione, del Comune di Salerno per il contenimento del Coronavirus – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli – Grazie all’azione tenace del presidente Vincenzo De Luca, il Governo ha finalmente accolto la richiesta che, insieme a tanti Sindaci, avevo espresso nei giorni scorsi. Esprimo gratitudine agli uomini ed alle donne che fino ad oggi con enorme sacrificio e dedizione hanno presidiato le strade cittadine. Confido che tutti i concittadini osserveranno con scrupolo le limitazioni. È un sacrificio durissimo ma indispensabile per sconfiggere questa pandemia”.

Il 118 in provincia di Salerno a rischio collasso. Sono numerose in queste ore le chiamate all’Asl di competenza per chiedere in dotazione i dispositivi di protezione per il personale medico e infermieristico del 118. La risposta, al momento, è sempre la stessa: non ci sono mascherine né tute e i sanitari dovrebbero “accontentarsi” di ciò che viene messo a disposizione dalle aziende sanitarie locali.
Poche ore fa infatti una postazione 118 del salernitano ha ribadito di aver ricevuto materiale non idoneo. “Noi abbiamo solo questi”, hanno risposto. Il personale del 118 sembra ora intenzionato a non recarsi sui posti dove si stanno verificando casi sospetti. “E’ pericoloso per noi e per gli altri”, ha detto un’infermiera che di fatto ha minacciato di non andare sui casi sospetti. “Noi prendiamo atto del fatto che non siete intenzionati ad uscire”, avrebbero invece risposto. A quel punto l’infermiera ribadisce “ci rifiutiamo di uscire, per la nostra tutela e quella delle persone che hanno bisogno del nostro aiuto”.

di Erika Noschese
Lo sceriffo è tornato, almeno a Salerno. Nel primo pomeriggio di oggi, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca è tornato nella sua città. All’altezza di Palazzo Sant’Agostino ha incontrato alcune persone che vagavano senza meta. In virtù della nuova ordinanza che di fatto vieta anche la passeggiata, il governatore della Campania ha indossato nuovamente le vesti di sceriffo intimando a tutti di far ritorno a casa.

“Temo per mio figlio”: è questo in sintesi il messaggio lanciato da Edmondo Cirielli, risultato positivo al Coronavirus, come annunciato proprio stamattina da Isabella Rauti, senatrice di FdI
Il parlamentare salernitano, attraverso i suoi canali social, ha provato a raccontare cosa sta vivendo in queste ore:
“cari amici , innanzitutto grazie tutti per le migliaia di auguri di pronta guarigione per me è la mia famiglia . Dopo tre giorni di lunga attesa ho appreso di aver contratto il Coronavirus Covid-19. Ho sperato, anzi ero convinto alla fine di farcela , come sempre . Ma non è stato così . Una brutta doccia fredda sopratutto per i miei familiari che avrò infettato e qualche collega che sarà a rischio . Devo dire che non mi preoccupo molto per me , innanzitutto perché sto bene , da lunedì che non ho la febbre ma solo fastidiosi e persisti sintomi influenzali e poi chi di voi mi conosce sa che sono uno molto tosto e razionale , alcuni dicono perfino freddo .
Ma posso garantirvi che la vera sconfitta per me è stata vedere il mio piccoletto di 40 gg stanotte con la febbre alta dolorante e sofferente . Uno strazio . Per un genitore è sempre terribile vedere soffrire un proprio figlio ma quando si sa che è per propria colpa è veramente una cosa che non auguro a nessuno . Prima di vederlo così avevo pensato in fondo che avevo fatto bene ad andare alla Camera nonostante da militare sapevo fosse una sciocchezza recarsi in un luogo così affollato, con migliaia di persone che venivano dal Nord , e che come Questore ero responsabile della sicurezza della Camera e quindi dovevo andare , ed infatti ho partecipato a molte riunioni dedicate .
Poi d’altro canto ero stato il più duro nel chiedere misure estremamente drastiche e che qualcuno del Governo ha perfino accusato di sabotare le Istituzioni per il mio zelo irresponsabile . Ma posso garantirvi che vedere mio figlio stare male per colpa dei miei Doveri fa vacillare molte certezze.. Ciò detto non dobbiamo mollare e dobbiamo seguire le disposizioni delle Autorità, perché ora vanno nella giusta direzione per aiutare il sistema sanitario , i medici e gli infermieri che si prodigano per curarci”.


di Erika Noschese
Per almeno due settimane rimarranno aperti solo i servizi essenziali. È questo, in sintesi, l’annuncio dato questa sera dal preside del Consiglio Giuseppe Conte. Si tratta di misure restrittive straordinarie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e tentare di arginare il numero dei contagi.
Conte: “Grazie agli italiani che stanno compiendo sacrifici: il mondo ci guarda con ammirazione. Orgoglioso per questa prova di resistenza e per la nostra reazione.”
“Chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, mense, ristoranti. Aperti solo alimentari e farmacie”, ha infatti annunciato. Il governo dunque inasprisce le misure restrittive chiuse tutte le attività commerciali, ad esclusione di negozi alimentari e farmacie.
“Incentivare al massimo lo smart working. Le banche e i trasporti pubblici rimarranno aperti”, ha poi aggiunto sottolineando che “avremo un riscontro delle misure adottate solo tra due settimane. No a scoraggiarsi se numeri aumenteranno e no ad escalation di misure restrittive”. Intanto nei prossimi giorni Domenico Arcuri sarà nominato commissario per l’emergenza Covid19
“Sarà responsabile principalmente delle terapie intensive, dell’approvvigionamento dei macchinari e della loro installazione in strutture apposite”, ha detto infine Conte.
Ecco il video integrale