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“Riaprite la scuola”, manifestazione di protesta dinanzi la prefettura

Riaprire le scuole. E’ stato questo l’obiettivo della manifestazione tenutasi questa mattina dinanzi la prefettura di Salerno. A indignare i genitori l’ordinanza del governatore De Luca che, di fatti, ha sospeso le lezioni in presenza nelle scuole. Ad accompagnare le mamme decine e decine di piccoli studenti, che hanno improvvisato lezioni e momenti di svago in piazza Amendola. Una protesta pacifica, animata da slogan e striscioni, ma dall’altissimo valore simbolico. “La scuola è il luogo più sicuro per i nostri figli – alcuni dei concetti ribaditi a gran voce dai manifestanti -, De Luca ci vede ascoltare. Anche perché le realtà di Napoli e Caserta sono diverse dalle nostre”. I manifestanti chiedono dunque alla Regione Campania che i finanziamenti attuali e quelli futuri non vengano sperperati, ma utilizzati razionalmente: per un’ immediata riduzione del numero di alunne/i per classe, intervenendo sull’edilizia scolastica per recuperare spazi inutilizzati; per interventi strutturali finalizzati a mettere in sicurezza gli edifici scolastici; per l’assunzione di tutti i docenti utili ad eliminare le classi pollaio insieme ad esperti per il supporto psicologico a studenti e famiglie; per un immediato potenziamento dei trasporti pubblici, aumentando le corse nelle ore di punta; per garantire maggiori controlli sanitari: tamponi e test rapidi gratuiti per studenti, docenti e tutto il personale scolastico. “Nella nostra Regione hanno chiuso di nuovo le Scuole facendo pagare a studenti e genitori, e in generale alla società tutta, le inefficienze e le incoerenze con cui si sta gestendo la pandemia. Il Governo, la Ministra Azzolina – che oggi si dichiara contraria alla chiusura delle Scuole in Campania – insieme al Governo Regionale e le Amministrazioni Locali, hanno riaperto le Scuole nella totale incertezza sia dal punto di vista didattico che sanitario. Molte scuole sono state costrette a riaprire con orario ridotto e provvisorio, altre hanno dovuto ricorrere al sistema misto in presenza e a distanza, le classi pollaio non sono affatto diminuite e gli alunni disabili sono stati ancora più penalizzati da questa situazione precaria – hanno dichiarato i genitori – nammissibile incuria, visto il lungo periodo in cui le scuole sono state chiuse, con l’aggravante che già in estate era stato ampiamente previsto un ritorno diffuso dei contagi. Cosa hanno fatto, dallo scorso mese di marzo, per evitare di trovarci oggi in una tale situazione? Poco e male.

Nessun massiccio piano di investimenti per migliorare e mettere in sicurezza le strutture scolastiche, nessun recupero di strutture pubbliche dismesse per aumentare il numero delle aule, nessun potenziamento dei trasporti pubblici. E rispetto al trasporto pubblico, che oggi viene considerato il maggior veicolo del Covid, invece di potenziarlo, come si sarebbe dovuto fare e come da mesi stanno chiedendo i movimenti studenteschi, si è scelto di non intervenire, rinunciando, di fatto, a quelle forme di distanziamento fisico che tanto viene raccomandato per evitare contagi. Eppure tantissime scuole si sono organizzate, prima dell’ inizio dell’ anno scolastico e dopo tre rinvii, per organizzare il rispetto di tutte le precauzioni anti Covid. Le scuole primarie sono luoghi sicuri”. E ancora: “hiudere ancora una volta le Scuole perché non si è stati capaci di gestire e governare l’emergenza sanitaria è il segno del fallimento totale in primis del nostro Governo Regionale che, invece di continuare con la propaganda, deve intervenire immediatamente per porre fine a questa inciviltà a danno dell’istruzione e della formazione delle studentesse e degli studenti, tra l’altro in una regione con un altissimo tasso di abbandono e dispersione scolastica”.

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Maltempo, slitta ancora la ripresa della scuola a Salerno ed altri comuni della provincia

di Stefania Maffeo

L’ostacolo meteo fa posticipare il ritorno in classe nei comuni di Salerno, Baronissi, Capaccio Paestum, Castel San Giorgio, Castiglione del Genovesi, Cava de’ Tirreni, Fisciano, Mercato San Severino, Montecorvino Pugliano (anche martedì 29 settembre), Montecorvino Rovella, Nocera Inferiore e Superiore, Pagani, Pellezzano, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno e Sarno.

Fino alle 6 di domani mattina (28 settembre) la Protezione Civile parla di allerta meteo arancione che diventerà gialla nel proseguire delle ore e, proprio, nella fascia oraria di ingresso a scuola (scaglionato per evitare assembramenti) sono previste precipitazioni abbondanti.

Legittime le preoccupazioni di genitori, personale scolastico ed amministratori locali circa la questione di ricominciare con avversa situazione meteo dopo 7 mesi di stop. Da valutare in che modo ci si è attrezzati sui bus di linea e soprattutto nella fase di ingresso e uscita degli alunni dalle scuole in presenza di condizioni meteo sfavorevoli come quelle previste per domani non conciliabili con le regole del distanziamento.

Pregressa l’ordinanza del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli per il plesso Carlo Alberto Alemagna dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” a Torrione con apertura martedì 29 settembre in quanto interessata dai danni causati dalla tromba d’aria di venerdì scorso. Dopo la riunione del Centro Operativo Comunale è prevalso l’orientamento prudenziale di chiudere le scuole domani lunedì 28 settembre per verifiche tecniche concernenti la stabilità dei versanti, la tenuta degli impianti, le strade, ecc..

La situazione meteo è in continuazione evoluzione e, pertanto, non si escludono eventuali ulteriori provvedimenti che saranno assunti nella giornata di domani, all’esito della riunione del Coc già convocata alle ore 12.30. Resta confermata, altresì, la chiusura di parchi, ville e giardini comunali, impianti sportivi e cimitero.

 

 

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Rinviata l’apertura delle scuole in Campania: si inizia il 24 settembre

Per l’inizio dell’anno scolastico, in Campania, bisognerà attendere il 24 settembre. Lo ha stabilito il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. “La Campania approva oggi il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre, accogliendo le richieste dell’Anci, l’associazione dei Comuni, e dei sindacati della scuola, incontrati di recente – ha dichiarato il presidente di Palazzo Santa Lucia – Si è verificato, dopo una valutazione attenta della situazione, il permanere di criticità che rendono necessario prendere altri 10 giorni di tempo per conseguire elementi di maggiore tranquillità”. De Luca ha poi annunciato che sul piano sanitario si è deciso di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico. Si è approvato un piano straordinario di affiancamento ai medici di medicina generale e di esecuzione dei tamponi con risultati entro le 24 ore. “Si è deciso di finanziare come Regione, l’acquisto di termoscanner per misurare la temperatura degli alunni negli istituti, ritenendo poco plausibile la misurazione a casa – ha aggiunto – Non vi sono, ad oggi, dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti disponibili per gli alunni. E’ altresì necessario concludere da parte dei Comuni, accordi con società di trasporto anche private, per garantire la piena disponibilità dei mezzi necessari per il trasporto scolastico. Sono queste alcune delle criticità ancora presenti che rendono necessario un rinvio dell’apertura. Si lavorerà nei prossimi giorni, con grande senso di responsabilità, per avere le condizioni minime di sicurezza per lo svolgimento delle attività scolastiche”.

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APERTURA SCUOLE, ALNIC PROPONE COLLABORAZIONE CON STRUTTURE PRIVATE

di Stefania Maffeo

L’Associazione Ludoteche Nidi Insieme Campania, di recente costituita per far fronte alle esigenze del settore a seguito della pandemia di Covid19 e tutelare le imprese che svolgono attività di servizi educativi, didattici e ludici per bambini, presieduta da Giada Ferraioli, ha richiesto alle autorità competenti nazionali e territoriali la possibilità di mettere a disposizione gli spazi e le metrature delle strutture ludiche ed educative presenti sul territorio a supporto delle attività delle scuole per accogliere un numero adeguato di bambini anche attraverso una turnazione programmata. Il tutto al fine di far ripartire la scuola dell’infanzia e primaria statale o comunale disponendo di spazio supplementare adeguato alle nuove restrizioni.

Questo servizio sarà attuato mediante una collaborazione attiva tra docenti ed educatori attraverso la formulazione di progetti educativi precisi e strutturati con relativa ed approvata programmazione comune e continuativa delle attività educative e didattiche. Requisiti fondamentali potrebbero essere i titoli di studio posseduti dai gestori delle strutture, la metratura degli spazi, la posizione logistica della struttura sul territorio che deve trovarsi non distante dalla scuola con la quale si intende collaborare. Tutte le attività e gli spazi devono attenersi a protocolli igienico-sanitari con linee guida precise in base alle nuove modalità di ripartizione degli spazi e del numero di bambini per operatore. Si potrebbe procedere attraverso regolare stipula di convenzione effettuata per un periodo preciso con la scuola comunale o statale. Questa collaborazione consentirebbe agli istituti scolastici di poter disporre di spazi ulteriori di supporto per la gestione dei propri alunni, spazi chiaramente ben protetti rispetto alle linee guida ed attrezzati a garantire la giusta continuità educativa e la frequenza per un numero maggiore di bambini, ed alle nostre strutture private di ritornare al lavoro attraverso attività adeguatamente programmate e di ancora maggiore utilità per bambini e famiglie, alleviando il carico dei genitori di doversi organizzare a seguire i propri figli a casa, chiaramente non autonomi rispetto alla didattica a distanza. Per quanto riguarda la scuola primaria statale, in particolare, si possono offrire spazi adeguati, protetti e ben attrezzati per seguire online le attività didattiche organizzate su classi virtuali mediante la didattica a distanza per quel numero di alunni che risulterà superiore rispetto a quello consentito in presenza con le nuove restrizioni. Su turnazione programmata gruppi di alunni secondo le misure consentite in rapporto agli operatori, potrebbero seguire le lezioni, contemporaneamente a quelli in presenza nelle aule scolastiche, nelle strutture private attraverso l’utilizzo di dispositivi collegati alla nostra rete di connessione e coadiuvati da personale competente. Si tiene a precisare che per quanto riguarda la proposta rivolta alla scuola dell’infanzia il personale addetto dovrà possedere necessariamente dei requisiti specifici considerata l’età dei bambini e la loro impossibilità a partecipare a lezioni in modalità di didattica a distanza, mentre nel caso della scuola primaria, il personale potrà essere incaricato a svolgere mansioni esclusivamente di tipo assistenzialistico e di supervisione.

“Il progetto in questione agisce su tre fronti importanti. In primis agevola la ripresa della scuola, fondamentale per bambini e ragazzi dopo tutto questo tempo di stop sia per il loro apprendimento che per le loro relazioni, concede la possibilità ai genitori di poter continuare a svolgere le proprie attività lavorative quotidiane affidando la didattica a distanza o la contemporaneità educativa e didattica dei propri figli a personale competente e dà ossigeno ad un settore come il nostro che, purtroppo, essendo rimasto chiuso per tanto tempo, ha chiaramente sofferto e continua a soffrire di una forte crisi economica. Attraverso tale progetto inoltre si incentiva la collaborazione tra due settori educativi complementari, quello pubblico e privato, nell’ottica di una sinergia mirata alla continuità tra scuola ed attività post scuola per bambini e ragazzi. È più giusto, anziché ricercare spazi supplementari altrove, che la scuola pubblica si rivolga a strutture private come quelle del settore ludico ricreativo ed educativo che spesso già svolgono tra gli altri, servizi educativi e di supporto alla scuola, che già rispettano tutte le misure anti Covid19 previste e che possano garantire, attraverso la messa a disposizione di loro personale competente e qualificato, un adeguato lavoro di sinergia con i docenti della scuola dell’infanzia e primaria, garantendo continuità educativa e di apprendimento e supervisione alle lezioni a distanza di bambini e ragazzi, in contemporanea a quelle svolte in presenza nelle varie classi” evidenzia l’educatrice e presidente Giada Ferraioli.

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Scuola, in Campania si ricomincia il 24 settembre

La scuola in Campania ricomincerà il 24 settembre. Lo ha annunciato, nella giornata di ieri, l’assessore regionale all’Istruzione, Politiche Sociali e Giovanili Lucia Fortini. “Una decisione  presa con rabbia ed amarezza ma non c’era altra possibilità. Aprire il 14, come ha suggerito la Ministra, e poi chiudere per la preparazione dei seggi elettorali in vista del voto del 20 e 21 settembre, avrebbe significato mandare i ragazzi a scuola per non più di tre giorni, considerato che in tutti gli istituti l’inizio delle lezioni è sempre scaglionato tra le diverse classi – ha dichiarato infatti l’assessore Fortini – E questo non è serio, per i docenti, per gli studenti, per le famiglie. Mai come quest’anno, che ha così profondamente ferito il mondo della scuola, il ritorno tra i banchi deve essere un momento solenne. L’istruzione è un diritto e dunque lo Stato ha il dovere di tutelarlo e di garantirne sempre l’esercizio. Anche prima delle elezioni”.

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Protesta il mondo della scuola, sì al ritorno in classe ma con protocolli chiari – FOTO e VIDEO

Computer e tablet offline per rivendicare il diritto di studenti, docenti e tutto il personale scolastico di tornare a scuola a settembre in regime di piena sicurezza. Sta andando in scena così lo sciopero generale proclamato dalla Federazione Gilda-Unams e dagli altri maggiori sindacati rappresentativi nell’ultimo giorno di didattica a distanza che in alcune regioni vede i docenti impegnati negli scrutini.

“Sono note a tutti le condizioni di estrema difficoltà che hanno caratterizzato gli ultimi tre mesi di attività scolastica e che stanno segnando anche la conclusione di questo anomalo e faticoso anno – afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – e non abbiamo di certo assunto a cuor leggero la decisione di astenerci oggi dal servizio. Chiamando tutta la nostra categoria alla mobilitazione, intendiamo lanciare un segnale politico forte per ribadire ancora una volta a gran voce che la ripresa delle lezioni in presenza a settembre non potrà prescindere da condizioni di assoluta sicurezza per le quali occorrono risorse da investire ben superiori rispetto a quelle attualmente disponibili, sia dal punto di vista economico che da quello del personale. Basta considerare che per garantire il distanziamento sociale negli spazi al momento fruibili, serviranno circa 150mila insegnanti in più. In ballo non ci sono soltanto le condizioni di lavoro dei docenti – sottolinea Di Meglio – ma anche il diritto all’istruzione degli studenti sancito dalla Costituzione”.

Tante le manifestazioni che, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria, stanno scandendo questa giornata di sciopero in tutta Italia. E numerosi sono anche gli insegnanti che, non essendo in servizio oggi, hanno raccolto l’appello dei sindacati e stanno donando alla Protezione Civile l’importo della giornata di adesione allo sciopero. “Un gesto di solidarietà – conclude Di Meglio – che dimostra il senso di responsabilità e di comunità che anima la nostra categoria professionale”.

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No all’esame in presenza, docenti salernitani sul piede di guerra

di Erika Noschese

No agli esami in presenza. Docenti uniti per chiedere lo svolgimento degli esami di stato da remoto. E’ nato così il gruppo “Maturità 2020 online” di  Rts che sostiene uno svolgimento in piena sicurezza della maturità. «Partiamo dal comma 2 del articolo 42 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18. Tale comma dispone che nei casi accertati di infezione da coronavirus (SARS- CoV-2) in occasione di lavoro il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all’Inail che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell’infortunato – hanno dichiarato i docenti appartenenti al gruppo “Maturità 2020 online” – Le prestazioni Inail nei casi accertati di infezioni da coronavirus in occasione di lavoro sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro. Pertanto le scuole devono elaborare accurati protocolli di sicurezza onde evitare il propagarsi del contagio da Covid 19 al loro interno». A tal riguardo il Dirigente scolastico in qualità di datore di lavoro deve consegnare ad ogni lavoratore (e ogni lavoratore dovrebbe richiedere tale dichiarazione al suo datore di lavoro) prima dell’inizio della Maturità in presenza una dichiarazione scritta nella quale affermi: di avere valutato nel documento di valutazione dei rischi, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, tutte le criticità presenti nell’ambiente di lavoro che possano provocare il contagio Covid 19; il rischio da agenti biologici virali mansione per mansione (considerando i fattori trasferte, rischi locali, contatti interpersonali, misure preventive e protettive disponibili ecc.) e di avere adottato tutte le conseguenti, necessarie ed adeguate misure di prevenzione e protezione, le istruzioni, i dispositivi di protezione individuale; di avere adottato nell’edificio scolastico misure di contenimento del rischio contagio virale, ed in particolare il mantenimento di distanze di sicurezza tra i lavoratori, la sanificazione continua dei locali e avere definito esattamente quali mansioni a rischio necessitano dell’utilizzo di mascherine ffp2 o ffp3 o N95, e/o di guanti e/o occhiali e/o gel disinfettante per le mani, indicazioni sul comportamento igienico durante le trasferte e nei tragitti casa lavoro e viceversa; che i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria con febbre (maggiore di 37,5° C) debbano rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante; che ai soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus sia fatto divieto assoluto di accedere al luogo di lavoro; indicazione di eventuali misure tecniche di controllo agli accessi (termoscanner) eventualmente adottate.

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A casa di Attualità

“A casa di…” Didattica a distanza, incontro con i dirigenti scolastici Casaburi e Turchi

di Stefania Maffeo

Nuovo appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. In questa puntata un incontro con due dirigenti scolastici di istituti superiori di Salerno per fare il punto sulla didattica a distanza ai tempi dell’emergenza Coronavirus. Se ne discute con Gianfranco Casaburi, Istituto Professionale Alberghiero di Stato “Roberto Virtuoso” e con Alessandro Turchi, ProfAgri e Presidente Associazione Nazionale Solo Dirigenti.

Ecco l’intervista.

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/2644750282518831/

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Attualità

Emergenza coronavirus, lezioni a distanza: Pontecagnano modello da seguire grazie alla piattaforma google

di Erika Noschese

L’emergenza coronavirus non ferma le lezioni, nel comune di Pontecagnano Faiano. Dopo il decreto firmato nella serata di ieri dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, i tre istituti scolastici presenti sul territorio guidato dal sindaco Giuseppe Lanzara si sono attivati per procedere con l’e-learning, la modalità di lezione attraverso una piattaforma google che, di fatto, consente di non perdere ore di lezioni e di non restare indietro con il programma scolastico.

«Ci sono state difficoltà nell’organizzazione delle lezioni per una modalità nuova ma noi abbiamo attivato questa modalità già con la prima sospensione delle lezioni», ha dichiarato Alfonso Palumbo, docente e animatore digitale presso l’Ic Pontecagnano Sant’Antonio che ha spiegato come gli studenti della scuola secondaria di I grado stanno già utilizzando, con la prima lezione avvenuta stamattina, la piattaforma google – Google for education – con dominio dedicato ad ogni studente con la possibilità di interagire tra di loro. Attiva, dunque, la classroom per gli insegnanti.

Discorso differente per le scuole elementari: i genitori degli alunni infatti dovranno utilizzare il registro elettronico attraverso il quale gli insegnanti segneranno i compiti da svolgere a casa e forniranno le dovute indicazioni. Soddisfatto per la buona riuscita dell’insegnamento a distanza il sindaco Giuseppe Lanzara: «I 3 istituti presenti sul nostro territorio rappresentano un’eccellenza e si sono già attivati per permettere agli alunni di non perdere giorni di lezione e studiare da casa», ha infatti dichiarato il primo cittadino. Perplessità sono state sollevate dai genitori degli alunni che non hanno a disposizione un portatile o un computer fisso: «Le scuole stanno verificando i casi e le soluzioni più opportune ma – ha aggiunto il sindaco Lanzara – al momento non abbiamo richieste particolari di questo tipo».