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Salerno, cultura, musica e teatro nel segno di Don Chisciotte

di Stefania Maffeo

“Quali Giganti?”: questa l’interessante denominazione dell’evento che si articolerà in tre giorni di cultura, musica e teatro nel segno di Don Chisciotte. La figura del cavaliere errante, simbolo di ideali e visioni straordinarie, sarà al centro di una rassegna culturale organizzata dalla Compagnia dei Poeti Erranti dall’11 al 13 dicembre. Una tre giorni di eventi, tra seminari, concerti ed allestimenti artistici che animerà luoghi simbolo di Salerno come l’Archivio di Stato, la Chiesa del Sacro Cuore ed il Salone del Genovesi presso la Camera di Commercio.

Salerno Don Chisiciotte

Il programma è ricco e variegato, pensato per coinvolgere appassionati di letteratura, musica e storia. La rassegna vuole rendere omaggio al celebre personaggio nato dalla penna di Miguel de Cervantes. Si comincia mercoledì 11 dicembre tra storia e musica. Alle ore 9.30, presso l’Archivio di Stato con “Il sapiente incantatore”, un approfondimento letterario e storico condotto dalla prof.ssa Maria Salvati. L’evento sarà introdotto dal direttore dell’Archivio, il dott. Salvatore Amato, e moderato da Simona Genta. La giornata prosegue alle ore 19.00 nella suggestiva Chiesa del Sacro Cuore con il concerto “In canto e cavalleria: Don Chisciotte e la musica spagnola tra ’600 e ’700”, a cura degli allievi del Liceo Musicale Alfano I di Salerno, diretti dai Maestri Mariella Arcuri, Marta Pignataro e Rosa Spinelli.

Salerno Don Chisciotte

Il secondo giorno, che punta alla relazione tra romanzo moderno e dialogo musicale, si apre alle 9.30 all’Archivio di Stato con il seminario “Don Chisciotte ed il romanzo moderno”, condotto dalla prof.ssa Antonella Russo, docente di letteratura spagnola presso l’Università di Salerno. Moderatrice dell’incontro sarà Maria Iniziato. In serata, alle ore 19.00, la musica torna protagonista con “Dall’Andalucía a Napoli – echi musicali a confronto”, un concerto per chitarra e mandolino con Alessia Di Maio e Antonio Toto, che esploreranno i legami tra la tradizione andalusa e quella napoletana.

La rassegna si conclude venerdì con una doppia proposta tra storia e teatro: alle 11.00, presso il Salone del Genovesi, la prof.ssa Maria Rosaria Pelizzari terrà il seminario “La vita quotidiana di dame, cavalieri e gente comune nel Seicento tra storia e fiction”, moderato da Rossella Graziuso. Infine, alle 19.00, la Chiesa del Sacro Cuore ospiterà “Là dove i mulini danzano: Don Chisciotte tra musica e teatro”, una performance che unisce narrazione e musica, con Carmine De Martino Adinolfi, Renato Del Mastro ed il M° Marco Di Matteo.

A impreziosire la rassegna saranno gli allestimenti curati da Raffaella Iaccarino, della Bottega d’Arte Storica Mulieres Salernitanae, che ha realizzato un cavallo ispirato a Ronzinante ed un mulino a vento con braccia da gigante, simbolo della visione immaginifica del protagonista.

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Unisa, si discute sulle nuove prospettive dell’AI

di Stefania Maffeo

Le molteplici opportunità dell’Intelligenza Artificiale e l’impatto di quest’ultima sulla nostra società saranno oggetto di un importante e prestigioso convegno dal titolo: “Artificial Intelligence (AI), Prospettive e Sfide: Economia, Etica, Salute Circolare” che si terrà il 29 novembre 2024, a partire dalle ore 9.30, presso il Campus di Fisciano, Fondazione Unisa Aula 2, coordinato dalla Prof. Rita P. Aquino, Università di Salerno e Fondazione Polo Terra e dalla Prof. Marialuisa Saviano, Pharmanomics.

L’evento, in un contesto in continua evoluzione, dove le sfide etiche e pratiche sono sempre più significative, così come i rischi legati all’uso non responsabile dell’intelligenza artificiale, vuole analizzare non soltanto gli aspetti tecnici, ma anche quelli regolatori della nuova normativa a riguardo, che provocherà inevitabili cambiamenti strutturali e gestionali. Veicolare l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, nel settore della salute, per supportare la pratica clinica, migliorare le diagnosi e personalizzare le terapie, è ancor più necessario, ma le grandi quantità di dati non neutri e facilmente diffusi, che la medicina produce e rende disponibili, se usati erroneamente dai software e non sottoposti ad opportuna tutela, potrebbero causare una scorretta pratica del loro utilizzo.

“Il nostro convegno,  che è un confronto interdisciplinare e formativo, oltre alla rivoluzione che l’Intelligenza Artificiale sta attuando nella medicina, metterà anche a fuoco quelli che sono gli aspetti positivi nell’ambito economico, settore che ne beneficerà e farà enormi passi avanti soprattutto per quanto concerne le aziende ed i produttori, sottoposti a nuove ed importanti norme. Ma vogliamo in egual misura riflettere sugli eventuali vantaggi che si ripercuoteranno sulla società e sui singoli individui” dichiara la professoressa Aquino.

L’incontro è rivolto in particolar modo ai giovani, agli specializzandi, ai partecipanti di master e dottorati, a coloro che nell’epoca in cui viviamo hanno una maggiore conoscenza del progresso e della tecnologia, e che devono perciò essere preparati, ad affrontare nuove sfide e nuove opportunità lavorative. Tra i relatori ed esperti del settore, ospiti del convegno, da segnalare la presenza di Stefano Da Empoli, I-Com- Istituto per la Competitività, Roma-Bruxelles, il Prof. Elio Borgonovi, SDA Bocconi, Federico D. De Falco, Linklaters, Bruxelles, Rosa Maria Agostino, DISA-MIS Università di Salerno, e molte altre personalità della comunità scientifica.

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Medicina Unisa, progetto per le infezioni post trapianto

di Stefania Maffeo

Infezioni post trapianto. Il dipartimento di Medicina di Salerno diviene centrale nel progetto SEPSOT-CODE finanziato con 2,5 milioni di euro. Coinvolti altri due atenei (Trieste e Varese), tre aziende ospedaliere e due società di ricerca. Il Campus di Baronissi dell’Università degli Studi di Salerno, Facoltà di Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria, il 17 luglio 2024 ospiterà il kickoff meeting di SEPSOT-CODE, un progetto finanziato con circa 2.5 milioni di euro dal Partenariato Esteso PNRR INF-ACT, con capofila Università dell’Insubria di Varese, il cui responsabile scientifico è il Professore Nicasio Mancini. Questo evento segna l’inizio di una collaborazione che coinvolge diversi partner clinici e di ricerca a livello nazionale. Sarà un momento di grande rilevanza per tutti i partner coinvolti, rappresentando un passo fondamentale verso il successo del progetto e l’implementazione delle sue innovazioni tecnologiche e cliniche, portando il nostro territorio al centro di una ricerca avanzata di livello internazionale.

“L’integrazione delle competenze rappresenta un punto di forza e un elemento imprescindibile per rispondere in modo efficace alle infezioni. Con questo progetto, il Partenariato Esteso PNRR INF-ACT potrà integrare nuovi istituti clinici e di ricerca unendo alle indagini di laboratorio le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle infezioni e del rischio sepsi associati ai trapianti d’organo” – dichiara Federico Forneris, presidente della Fondazione INF-ACT.

Il progetto SEPSOT-CODE prenderà il via grazie all’impegno dei professori Gianluigi Franci e Pasquale Pagliano, responsabili scientifici per UNISA. I lavori, che si svolgeranno nell’aula delle lauree del campus di Medicina, saranno introdotti dal Prorettore, il professore Carmine Vecchione e dal Direttore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’UNISA, il professore Annibale Alesssandro Puca. Durante il kickoff meeting, esperti provenienti da diversi istituti clinici e di ricerca si incontreranno per discutere le prime fasi operative del progetto. L’obiettivo è unire le competenze dei vari partner per affrontare in modo innovativo ed integrato le infezioni legate ai trapianti di organo, sfruttando tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale.
L’evento rappresenta un’importante occasione per consolidare le sinergie tra i partecipanti e pianificare le attività future, culminando nella progettazione di un algoritmo per la previsione e diagnosi rapida di sepsi nei pazienti con trapianto di organi solidi. Sarà inoltre un momento cruciale per definire le strategie di intervento e le modalità operative per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e di laboratorio.

Il Partenariato Esteso PNRR INF-ACT coinvolge, oltre all’Università degli Studi di Salerno, istituti di rilievo nazionale come l’Università degli Studi dell’Insubria Varese, l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Milano, l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana, l’Università degli Studi di Trieste, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” Napoli e due società: Alpha IVD S.p.A. ed il Centro di Ricerca di Genomica per la Salute (CRGS). Questa rete di collaborazione mira a creare una banca dati centralizzata che permetta di identificare e gestire tempestivamente le complicanze infettive nei pazienti trapiantati.

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Celiachia adulti, diagnosi senza endoscopia e biopsia

di Stefania Maffeo

La diagnosi di celiachia negli adulti senza endoscopia e biopsia. Dal Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria dell’Università di Salerno diretto dal professore Carmine Vecchione,  coordinato dalla professoressa Carolina Ciacci e dalla professoressa Fabiana Zingone dell’Università di Padova, uno studio che dimostra che è possibile, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista scientifica inglese “The Lancet”, nella sezione di gastroenterologia.

La ricerca ha coinvolto 14 centri di celiachia nel mondo. Tra i paesi partecipanti centri in Argentina, India, Nuova Zelanda, America, Israele e molti centri europei ed italiani che hanno inviato i sieri dei pazienti celiaci per la diagnosi in un laboratorio in California. I dati dimostrano che se i valori degli anticorpi anti-transglutaminasi IgA nel sangue sono dieci volte al di sopra del valore normale, la diagnosi di celiachia è certa e si evita di sottoporre i pazienti a gastroscopia ed esame istologico.

“Questi dati”, ha dichiarato la professoressa Ciacci, “hanno avuto un grande impatto nel mondo scientifico. Se cambiassero le linee guida, come spero, il Sistema Sanitario Nazionale risparmierebbe notevolmente. Si stima, infatti, che nei prossimi anni saranno più di un milione i celiaci in Italia, ma una diagnosi senza lo stress della endoscopia sarebbe gradita ai tanti pazienti che stanno per incominciare una nuova vita gluten-free”.