La flotta di ambulanze della VO.P.I. si arricchisce con la nuova PURE HEALTH la prima ambulanza antibatterica del mondo.
la prima ambulanza antibatterica del mondo, preludio a una serie di innovazioni strategiche che nei prossimi anni rivoluzioneranno non solo i veicoli di soccorso e gli ambienti ospedalieri, ma l’intero sistema del trasporto pubblico.
Pure-Health permette di creare ambienti igienicamente sicuri che garantiscano una protezione continua agli operatori e ai pazienti che salgono in ambulanza.
Pure-Health è costituito da rivestimenti e pavimentazioni in PVC, resina e vetroresina con una miscela speciale di biossido di Titanio, una molecola che grazie all’azione della luce del sole o di una lampada UV ad ampio spettro è in grado di eliminare più del 99% di virus, batteri e muffe presenti nell’ambiente in cui viene utilizzato.
VO.P.I. #SEMPREinPrimaLinea con i nostri veicoli al tuo servizio.
Stipsi e diarrea: conoscere, prevenire e curare i disturbi. Con questa rubrica cercheremo di descrivere come conoscere il proprio Colon e come fare prevenzione e cura, osservare i disturbi di motilità e le patologie del Colon e Retto. Dopo 20 anni di studio e di esperienza, tenterò di essere comprensibile in un linguaggio semplice e diretto. Parliamo di una porzione dell’organo dell’intestino da conoscere bene per comprendere come e quando agire per noi stessi e il nostro benessere psico-fisico e sociale. Di solito pensiamo che colon e retto siano solo sede di gravi patologie, o per lo più, che siano impiegati solo alla cruciale funzione di escretori delle parti di “scarto” del cibo, che ingeriamo ogni giorno e che per nostro equilibrio psicofisico “devono” essere eliminate “quando vogliamo e non quando possiamo”. Trascuriamo o banalizziamo senza accorgerci di alcuni livelli di infiammazione iniziale, prima che diventi cronica. Supponiamo di non aver mai sofferto di patologia emorroidaria, poiché non ne abbiamo mai notato l’escrescenza in regione anale, ma quando avviene, mostra un grado di patologia già cronico ( IV grado). Oggi cercheremo di conoscere meglio il colon e il retto per prevenire e curare i principali disturbi infiammatori e le sue conseguenze. Spiegheremo come è costituito questo organo e perché può indurre a stipsi sin dalla giovane età . Vale bene definire la parola stipsi. Per stipsi (o stitichezza) si intende un numero ridotto di evacuazioni o la difficoltà ad espellere le feci. Quindi è una classificazione di un intervallo di funzioni giornaliere che giornaliere non sono. Correttamente si valuta stipsi quando questo intervallo si verifica con circa 48h ore o 72h da ultima volta che si è evacuato ( 1 o 2 volte a settimana) . Diversamente si classifica un alvo tendenzialmente stiptico quando un paziente talvolta e non sempre per uno o due giorni massimo non riesce ad evacuare, ma solitamente non incontra problemi. Come accade la stipsi o diarrea? Bisogna cominciare a comprendere che l’ultima parte dell’intestino, come il resto dell’organo, ha principalmente particolari funzioni metaboliche. Infatti dall’intestino cieco che è la prima porzione dell’intestino crasso, il cibo arriva al colon ormai quasi completamente digerito ed è qui che si completa il processo di assorbimento delle sostanze nutritive affinché passino nel sangue. Il colon ha innanzitutto il compito di assimilare i nutrienti restanti e l’acqua, e di “passare” lo scarto, ovvero, le nostre feci al retto, affinché possano essere espulse. Ma come avviene quest’operazione? Quando siamo in salute, parte di cibo predigerito viene spostato dall’intestino tenue al colon in modo che le diverse parti di quest’ultimo, attraverso movimenti involontari alternati di contrazione e distensione (movimenti peristaltici), permettano il passaggio delle sostanze di scarto nel retto che da qui vengono espulse. Tali movimenti sono definiti peristalsi e funzioni dell’alvo. Poiché la funzione principale dell’intestino crasso (colon) è quella di riassorbire l’acqua presente al suo interno, un rallentato transito del cibo digerito lungo il colon determina un maggior riassorbimento d’acqua con indurimento delle feci e di conseguenza minor numero di evacuazioni, cioè stitichezza. Se trascorrono più di 2-3 giorni senza defecare, il contenuto intestinale può indurirsi al punto che una persona non solo ha difficoltà ma ha anche dolore all’espulsione del materiale fecale. Può essere considerata stipsi anche il forte sforzo necessario ad evacuare nonché la sensazione di svuotamento incompleto del retto (tenesmo). Anche se può essere estremamente fastidiosa, la stitichezza di per sé non è un problema serio. Comunque, se essa si manifesta improvvisamente, può essere il campanello di allarme e l’unico sintomo di un problema importante quale il cancro del colon-retto. La stipsi nel tempo può essere all’origine di complicanze come le emorroidi (dovute a sforzo eccessivo) o a ragadi (dovute al passaggio di feci dure che stirano gli sfinteri anali). Ambedue queste situazioni causano sanguinamento anale con emissione di sangue rosso vivo che tinge le feci. Dunque per noi l’espulsione delle feci è determinante per la valutazione di un’alterazione dell’alvo, ossia unica valutazione obiettiva per capire un nostro stato di malessere o morbosità. Prevenire e farlo bene, in questo caso, significa anticipare questo momento di obiettività. Seguire bene il proprio colon e giungere in tempi adeguati per terapia è possibile solo dietro opportuni consulti con specialisti in campagne di prevenzione o intenzionalmente, già se si notano piccole o trascurabili (per il paziente) sintomatologie. Questo accade solitamente per alcuni stati di infiammazione del colon retto: coliti, diverticolosi, stati di gonfiore dell’addome spesso ingiustificati, e delle sindromi emorroidarie anche se di minore entità. Diventa dunque cruciale e fondamentale per noi questa funzione fisiologica cioè le abitudini dell’alvo.
Patologie infiammatorie del colon e microbiota. Le varie patologie infiammatorie saranno argomenti di un nuovo paragrafo che affronteremo nei prossimi articoli. In questa valutazione in breve analizzeremo, in linee generali, quali possono essere gli elementi microbiologici che sono preposti al corretto funzionamento dell’organo e che possono alterarsi e farne conseguire lo stato infiammatorio. Entrando nel dettaglio, bisogna tener presente, innanzitutto, l’assorbimento e l’importanza di un’adeguata flora batterica, importante nella funzione peristaltica. Bisogna dire che quando il cibo è ancora nel colon, entrano in gioco i batteri cosiddetti “buoni”. La loro azione in un corretto equilibrio con quelli (cattivi) di fermentazione ne costituisce l’azione della microflora (microbiota), ne favorisce inoltre la peristalsi e la scissione delle sostanze nutritive, in componenti sempre più piccole. Tutto questo accade mentre lo strato più interno della mucosa (l’epitelio) ne assorbe l’acqua e le sostanze nutritive utili. Residua una sorta di scarto liquido che durante il suo passaggio deve compattarsi fino a trasformarsi in composti semi solidi (le feci), che vengono spinte verso il retto attraverso i movimenti di peristalsi e l’azione dei muscoli sfinteri anali. Inoltre tale operazione resa più agevole da una proporzionata escrezione di muco che viene prodotto dalla mucosa al fine di far scivolare via i nostri escrementi senza difficoltà, quando tale secrezione di muco è eccessiva bisogna già valutare presenza di infiammazione della mucosa. Il retto lo potremmo definire come il luogo di raccolta delle feci ma anche la porta della nostra conoscenza dello stato fisico. La stipsi e la diarrea è uno stato che è conseguenziale ad alterazione di equilibrio di almento una delle componenti descritte, sia per la motilità e sia per la fisiologia e il metabolismo dei tessuti o degli organi, delle sue mucose o dei vasi. Tutto ciò che è stato descritto sia per motilità e sia per condizione fisiologica può essere suscettibile a cambiamenti morfologici imposti da diverse patologie infiammatorie o dai 40 anni in poi da patologie neoplastiche. Soffrire di stipsi o di diarrea si è visto quindi che ha una incidenza ed impone assolutamente una valutazione anche se di prevenzione con il proctologo o colonproctologo che studia le problematiche della motilità, poiché “l’alterazione dell’alvo” è la principale manifestazione di tutti i disturbi del colon, e spesso non sono semplici disturbi. Si valutano molteplici cause e conseguenze di morbosità infiammatorie e non solo della principale patologia del nostro secolo, per la quale è assolutamente indispensabile attivarsi in corretta prevenzione. In giovane età l’alterazione della motilità intestinale va di pari passo con 1) l’involuzione delle abitudini socio alimentari e lavorative; 2) alterazioni della microflora (disbiosi intestinale); 3) disturbi vascolari emorroidari ; 4) patologie del metabolismo; 5)lunga assunzione di determinati farmaci per altre patologie. Fondamentale si pone anche l’aspetto emotivo, ansiogeno e psicosomatico di un soggetto che è affetto da tali condizioni, per cui affronteremo anche la valutazione in chiave psicosomatica – fisiologica. Questo è un elemento che non deve e non andrà assolutamente trascurato nella nostra rubrica. Analizzare, infatti, le ragioni dei disturbi funzionali di un organo come il nostro intestino, impone anche l’analisi di motivazioni emotive e sensoriali per un sistema nervoso periferico molto suscettibile ad alterazioni , le stesse che contribuiranno ad accelerare o inibire le funzioni peristaltiche che abbiamo inizialmente spiegato . Dai 40 anni di età non dimentichiamo mai di rivolgerci al medico per seguire corretti consigli anche di prevenzione poiché, oltre ai tanti aspetti microbiologici e metabolici, neuologici e psicoemotivi di alterazioni del corretto funzionamento della peristalsi , la funzione di buona motilità del nostro Colon retto va ben analizzata al fine di escludere patologie morfo funzionali o addirittura neolplastiche in età adulta. Iniziamo dunque ad abolire il fai da te da internet e l’autoprescrizione ed adozione di ingiustificabili tisane o di sostanze lassative o alle erbe, oppure, in caso di diarrea, di inibitori della peristalsi o di strategiche ed improprie correzioni della dieta senza ausilio di un nutrizionista; sin dalla giovane età parliamo, confrontiamoci con il medico o con lo specialista e cerchiamo di capire cosa ci crea tali disturbi.
Facciamo insomma prevenzione, in modo da conoscerci meglio, permettendoci di gestire i nostri disturbi o addirittura anticipare una terapia opportuna, anziché praticarne una in tempi oramai cronici di una sofferenza. La prevenzione va fatta, spesso per vivere con una migliore qualità di vita e con meno calvari. Prevenire bene, per vivere bene.
a cura del Dott. Carmelo Pellegrino.
Proctologo e Pelviperineologo presso: CMM Diagnostica, via XXV Luglio 160, 089462434 Cava de Tirreni. Centro D’Arena ( Centro di analisi e medicina specialistica, strada Garibaldi ,25 C/F 097479861) Vallo della Lucania
A Cava de’ Tirreni un centro all’avanguardia nell’utilizzo della nuova tecnologia
Nuove frontiere per la chirurgia della cataratta anche in provincia di Salerno con la tecnologia Femtolaser. La conferma nel corso di un interessante convegno presso il Cmm Diagnostica di Cava de’ Tirreni, che figura tra le strutture italiane all’avanguardia nell’utilizzo della nuova tecnologia. A discuterne il direttore sanitario del centro metelliano Rossella Lamberti, il chirurgo oculista Luigi Conti, responsabile Cmm, il direttore commerciale Matteo Ursino e gli ingegneri Christian Ricci e Francesco Capalbo della Johnson Vision, l’amministratore della Ellegi Medical Optics Luigi Buono. Non solo confronto, ma anche chirurgia live con un’esperienza di sala operatoria eseguita con l’ultima evoluzione dell’intervento della cataratta e condivisa nel corso dell’importante appuntamento.
Il Femtolaser o laser a Femtosecondi è un laser chirurgo per uso oftalmico prodotto dalla Johnson & Johnson in grado di produrre piccolissime resezioni corneali. Viene denominato “femto” perché la durata dell’impulso è dell’ordine dei femtosecondi.
«Con orgoglio – le parole del direttore Rossella Lamberti – possiamo affermare che il nostro centro, fondato da mio padre Pasquale Lamberti e attivo da oltre venti anni, è sempre più all’avanguardia e polo di eccellenza grazie al contributo di medici professionisti altamente qualificati, che operano nel campo della diagnostica per immagini, chirurgia estetica e oculistica, e grazie all’uso di apparecchiature altamente tecnologiche. Al Cmm, infatti, la tecnologia è al servizio del medico per il bene del paziente. Un concetto condiviso col dottor Luigi Buono che ci consente di portare avanti questo nuovo progetto insieme alla Ellegi Medical Optics e alla Johnson Vision».
Soddisfazione ribadita dal chirurgo oculista del Cmm Luigi Conti per il quale «ci troviamo di fronte a una vera e propria chirurgia robotica della cataratta, un valore sicuramente aggiunto per i medici e per i pazienti in quanto trattasi di tecnologia più efficace che garantisce precisione e ripetitività non raggiungibili dalla mano umana così come più sicurezza, comfort e tranquillità».
Il direttore commerciale della Johnson Vision Matteo Ursino ha, quindi, testimoniato l’impegno dell’azienda nell’ambito della chirurgia oculistica «all’insegna di una tradizione volta alla risoluzione delle problematiche delle persone per un miglioramento complessivo della qualità della vita attraverso una ricerca intensa e uno sforzo costante».
L’ingegnere Christian Ricci si è, dunque, soffermato su un sostegno da parte di Johnson Vision ai centri privati «a 360 gradi con una programmazione fortemente incentrata sull’informazione tecnologica e sulla formazione periodica del personale medico e del paziente anche con l’ausilio di materiale digitale».
A fargli eco l’ingegnere Francesco Capalbo che parla di «pazienti molto più informati, di una positiva condivisione delle esperienze, di strutture private sempre meglio organizzate e di una percezione di qualità e sicurezza decisamente maggiori».
“In un momento storico importante per la ricerca e le vicende oculistiche nel nostro Paese – ha concluso l’amministratore della Ellegi Medical Optics Luigi Buono – puntiamo su una macchina dal contenuto tecnologico davvero elevato per aumentare il tasso qualitativo delle prestazioni. In tal senso differenziamo la qualità dell’offerta al paziente e riusciamo sempre più ad abbinare alle capacità strumentali l’efficienza dei prodotti”.
I casi di Buona Sanità. Una serie di appuntamenti con cicli di interviste a cura della giornalista Stefania Maffeo per diffondere informazioni utili sull’assistenza ed i servizi sanitari di qualità riscontrati presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno per valorizzare le esperienze positive e favorirne la conoscenza, anche in termini di umanizzazione. Un’occasione per informare i cittadini sulle novità nei campi di indagine medica, sulle attrezzature e le modalità interventistiche all’avanguardia che caratterizzano il nosocomio salernitano.
Iniziamo dall’Unità Operativa Complessa di Chirurgia d’Urgenza ed Urgenze Differite, diretta dal dottor Mariano Fortunato Armellino. Le principali tipologie di attività comprendono chirurgia oncologica addominale, dell’apparato gastrointestinale, trauma center
e follow up dei pazienti operati in urgenza. Un reparto che funge da esempio: disciplina, professionalità e competenza garantiscono al paziente cure adeguate ed una degenza meno greve. Ci si accorge da subito dell’ordine che regna incontrastato, di come tutto funzioni nel rispetto di una oculata pianificazione degli incarichi e delle risorse lungo i corridoi del reparto. Il personale medico e paramedico, nel rispetto delle reciproche turnazioni, accudisce solerte i pazienti, senza sosta, con puntualità e garbo provvedono alle cure mediche senza mancare di umanità anche nei casi più estremi. Il costante e puntuale restyling degli ambienti, la razionalizzazione degli spazi, la dotazione di macchinari e nuove attrezzature, dimostrano che qui nulla è lasciato al caso.
In rappresentanza dell’equipe medica intervista alla dottoressa Elisa Palladino, Dirigente Medico di Chirurgia Generale ed oncologica, reduce da un Master Europeo in Chirurgia Oncologica a Lione.
Martedì 11 giugno, si è svolto il consiglio di amministrazione della fondazione Teresa & Luigi De Beaumont Bonelli, onlus per la ricerca sul cancro.
Presenti il Professor Giulio Tarro ( presidente fondazione ) e cinque membri del consiglio: Prof. Luigi Colangelo, Avv. Giovanni Fausto Piscitelli, Dott. Ersilio Trapanese, Dott. Commercialista Elpidio De Franchis e la Dott.ssa Maria Giuseppa Gargano.
Durante l’incontro si è parlato, anche, della recente assegnazione del premio Dorso alla fondazione. Esso sarà consegnato il prossimo 20 giugno presso il Senato della Repubblica alla presenza del presidente Sergio Mattarella.
Grande successo per la seconda edizione di “Salva la tua pelle”, una campagna di prevenzione per il melanoma con uno screening dei nei organizzata dalla farmacia Ammirati di Pontecagnano in collaborazione con Studio Derma della dottoressa Elisabetta Fulgione, docente della Scuola internazionale di Medicina Estetica, Oncologia dermatologica e Tricologia medica.
Svolge la sua attività professionale presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (Napoli) e presso gli studi in Salerno ed Eboli, Napoli e Milano.
Una iniziativa fortemente voluta dalla farmacista cosmetologa Rita Valentina Ammirati che dal 2009 si attiva per affrontare l’importante tematica anche negli istituti scolastici.
Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule che formano la pelle.
Colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni, anche se l’età media alla diagnosi si è abbassata negli ultimi decenni.
In Italia si registrano ogni anno circa 6.000 nuovi casi con percentuali quasi identiche tra uomini e donne e con un’incidenza in costante crescita.
Il principale fattore di rischio è l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta del sole che può danneggiare il DNA delle cellule della pelle ed innescare la trasformazione tumorale.
Anche le lampade ed i lettini solari sono sorgenti di raggi ultravioletti e devono quindi essere utilizzati con estrema attenzione.
Altri fattori di rischio noti sono l’insufficienza del sistema immunitario ed alcune malattie ereditarie. Il rischio aumenta anche nelle persone con lentiggini o nei, in quelle con occhi, capelli e pelle chiara, che hanno un parente stretto colpito da questo tumore o che hanno avuto un precedente melanoma cutaneo.
La Farmacia Ammirati nasce nel 1977 e negli anni è diventata un vero e proprio “centro di salute” volto a soddisfare le esigenze di tutti i suoi pazienti.
Stilare nuovi protocolli volti a migliorare il servizio sanitario, attraverso l’incontro e il confronto tra esperti e specialisti di diversi ambiti. Questo l’obiettivo delle “Giornate mediche città di Cava de’ Tirreni”, svoltesi presso l’Holiday Inn della città metelliana nei giorni 23 maggio, 7 e 8 giugno scorsi. Per il 2019 l’evento – ideato e fondato dal compianto Pasquale Lamberti, venuto a mancare lo scorso anno – ha tagliato il traguardo delle undici edizioni.
Oculistica, ortopedia, pneumologia, coagulazione, terapia del diabete e del cuore, gastroenterologia: questi gli ambiti dei quali si è discusso nel corso della tre giorni e che ha visto la partecipazione di numerosi medici e professionisti del settore.
360 Web Tv ha raccolto le dichiarazioni del dottor Ersilio Trapanese, del dottor Luigi Conti e della dottoressa Rossella Lamberti, presidente dell’associazione operatori sanitari Cava – Vietri “Pasquale Lamberti”.
Nel corso delle XX giornate della Scuola medica salernita, è stata assegnata la nomina di MAGISTER dell’ominima scuola al Dott. Prof. Ersilio Trapanese.
I Premi e le nomine sano state conferite l’11 maggio al Centro Congressi dell’Hotel Baia di Vietri sul mare dal presidente dell’Università Popolare Nuova Scuola Medica Salernitana Pio Vicinanza. La manifestazione ha visto anche il contributo del presidente della CNA di Salerno Lucio Ronca .
Al Senato il 20 giugno la cerimonia di consegna del riconoscimento
La targa destinata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla 40.ma edizione del Premio Internazionale “Guido Dorso”, è stata assegnata per il 2019, alla Fondazione per la ricerca sul cancro “De Beaumont-Bonelli” presieduta dal prof. Giulio Tarro, scienziato di fama internazionale candidato al premio Nobel per la Medicina.
Il riconoscimento è destinato annualmente dall’Associazione promotrice del premio omonimo, ad una istituzione economica, scientifica, culturale che opera nel Mezzogiorno.
Il conferimento della Targa del Capo dello Stato insieme agli altri riconoscimenti avrà luogo nel corso della cerimonia di consegna della 40.ma edizione dei Premi Dorso, in programma il prossimo 20 giugno, al Senato della Repubblica che, dal 2000, patrocina l’iniziativa unitamente al CNR e all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
La commissione giudicatrice è composta da Andrea Amatucci, presidente del comitato scientifico dell’associazione Dorso; Massimo Inguscio, presidente del CNR; Gaetano Manfredi, rettore dell’Università di Napoli “Federico II” e presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane e Nicola Squitieri, presidente dell’associazione Dorso.
La Dottoressa Eliana Lamberti, specialista in psicoterapia
presso il CMM diagnostica, ai microfoni di 360 Web TV. Tanti gli argomenti
declinati: dal metodo “Voice Charisma” fino al delicato e sconosciuto
mondo della pedofilia al femminile.
Problematica affrontata nel suo ultimo lavoro editoriale dal titolo “Pedofilia rosa: il crollo dell’ultimo tabù” ( Magi Edizioni Scientifiche ), scritto a quattro mani con la Dottoressa Loredana Petrone. Eliana Lamberti si racconta a “L’intervista” di Tina Galano.
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