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Attualità Ecodistretto

Eco distretto, il consigliere Michele Cammarano ai microfoni di 360Webtv: “Impianto sì ma solo se eco sostenibile”

di Erika Noschese

Sì all’eco impianto ma solo con i dovuti controlli e a basso impatto ambientale. È questo, in sintesi, quanto emerso ieri, al termine dell’incontro tra il sindaco di Pontecagnano Faiano e il presidente della Commissione Speciale Aree Interne della Regione Campania Michele Cammarano, con il referente di Amici di Beppe Grillo Matteo Zoccoli.  Tema centrale della riunione la possibile ubicazione dell’Ecodistretto all’interno del territorio picentino.

Ribadita la comunione d’intenti rispetto al progetto di sviluppo della città, in un’ottica di sostenibilità ambientale e della tutela della salute. “Quello che ci chiedevano gli attivisti presenti sul territorio era avere una maggiore chiarezza sul processo decisionale che ha portato alla realizzazione dell’eco distretto. Il sindaco ci ha dato tutte le specifiche che ci servivano e ci ha rassicurato sul fatto che, come noi chiedevamo, fosse un impianto con meno di 30 mila tonnellate, non ampliabile in futuro perché questo è un rischio che, come regione Campania, corriamo sempre nei periodi di emergenza quando si cerca di convogliare tutti i rifiuti degli impianti esistenti e soprattutto ci fosse maggiore controllo sull’impianto – ha dichiarato il consigliere Cammarano – Abbiamo anche parlato del tema dei rifiuti regionali che, al momento, è praticamente saltato: noi abbiamo tre grossi impianti di compostaggio che avrebbero dovuto realizzarsi, quello di Fisciano, di Castelnuovo Cilento e lo Stir di Battipaglia che al momento non si fanno più e integrare l’impianto di Pontecagnano all’interno di questo sistema non è più plausibile; andrebbe rifatto ex novo tenendo conto dei flussi turistici, gli impianti privati che esistono sul territorio provinciale.

L’impianto di Pontecagnano, con un dimensionamento basso, potrebbe esistere all’interno di questo territorio, fermo restando che andrebbe iper controllato, basilare per gli impianti ed evitare che si possa ampliare in futuro”. Il presidente della commissione Aree Interne in consiglio regionale chiarisce, infatti, che gli impianti, quando fatti a norma, hanno un bassissimo impatto ambientale: “io personalmente, con i miei colleghi in parlamento e in Senato ci siamo molto battuti per l’aeroporto di Pontecagnano ed è chiaro che non vorrei mai che un turista sentisse odori sgradevoli – ha aggiunto Cammarano – Si tratta di capire, anche con il Comune; nessuno si sbraccia per fare un impianto di compostaggio qui a Pontecagnano, si tratta di capire quali sono le garanzie che ci vengono date per capire se appoggiare quest’opera ma è chiaro che se non vengono date indicazioni precise con ubicazione precisa, sarebbe tutto da rivedere. Noi avremo un rapporto costante con l’amministrazione fino a quando non avremo e non vedremo bene i parametri sui quali si basa l’impianto”. Di fatti, nel salernitano, mancano impianti come questo che dovrebbe sorgere eco sostenibile, per compattare l’umido: “Noi tempo fa abbiamo proposto di variare il piano di investimento sul ciclo dei rifiuti in Campania cercando di dare ai comuni impianti sostenibili e di auto sufficienza, piccoli impianti per ogni comune per smaltirsi l’immondizia che produce – ha dichiarato infine il pentastellato ”.

Nel corso del tavolo, è stata infatti ribadita la necessità di chiudere Sardone e di non ospitare mai più nella struttura ulteriori rifiuti anche in fasi ritenute emergenziali, come confermato dal sindaco Lanzara. “Non mi stancherò mai di ripeterlo, vogliamo essere autonomi come sub-ambito, fare scelte per le nostre comunità e non subiremo più quelle degli altri territori. Insomma, siamo tutti d’accordo per soluzioni condivise, partecipate, che si intreccino con le scelte nazionali e che, mai come ora, possano puntare sulla green economy e l’ecosostenibilità – ha dichiarato il primo cittadino – Chiaramente, seguiranno altre occasioni di confronto, con gli imprenditori, le associazioni, i cittadini per dimostrare la volontà chiara e forte di voler mettere al centro la salute, l’ambiente e gli interessi della nostra comunità”.

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Attualità

Ruggi Salerno, al via le vaccinazioni della categorie fragili

di Stefania Maffeo

Prendono oggi il via le vaccinazioni anti Covid19 in carico all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona per le persone con fragilità previste dalla Tabella 1 del Piano vaccini della Regione Campania (malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete, fibrosi cistica, insufficienza renale, malattia epatica, oncologica, trapiantati, HIV…).

Un weekend dedicato a fronteggiare il Coronavirus quello che attende trapiantati e dializzati che riceveranno la prima dose del vaccino Pfizer-Biontech.

Ecco i primi numeri: 176 oggi, 32 sabato mattina e 156 lunedì 29.

OSPEDALE SALERNO VACCINAZIONI FRAGILI

Le persone con patologie croniche sono più vulnerabili e non devono abbandonare i percorsi di cura. Inoltre, dovrebbero, oggi più che mai, tenere sotto controllo la malattia di base ed evitare ogni possibilità di contagio con il virus Sars-CoV-2.

La campagna vaccinale procederà spedita per garantire la tutela della categorie più a rischio e fronteggiare, con decisione, la continua evoluzione della situazione epidemiologica.

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Attualità

Coronavirus, Campania capolista con 544 contagi. In Italia 3678, mai così tanti da aprile

di Stefania Maffeo

Sono 544 i contagi di Coronavirus registrati in Campania, che diviene la regione più colpita in Italia seguita da Lombardia, Veneto e Lazio.

Ben 3.678 i nuovi casi di Covid19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore (mille più di martedì 6 ottobre 2020): la soglia dei tremila non si superava dal 24 aprile, quando furono 3.021. I tamponi eseguiti hanno superato quota 125mila, segnando un altro record (125.314). I decessi sono stati 31 (contro i 28 di martedì), mentre le terapie intensive sono 18 in più. Sono invece 1.204 i guariti in più rispetto a martedì. Nessuna Regione segna zero nuovi contagi.

Sono 52 i posti letto occupati nei reparti di terapia intensiva, in Campania, da pazienti covid positivi, a fronte dei 99 disponibili. Sono i dati del report dei posti letto su base regionale della Regione Campania. I posti di degenza disponibili, in totale, sono 663, di cui, quelli occupati sono 521. Al termine della Fase C, saranno attivati 600 posti letto di degenza, 200 di sub-intensiva e 200 di terapia intensiva.

 

 

 

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Federmep, Ranieri: “Ordinanza improvvisa e immotivata che rischia di infliggere il colpo di grazia a un settore già in crisi”

di Erika Noschese

“Un’ordinanza improvvisa e immotivata che rischia di infliggere il colpo di grazia a un settore, come quello delle cerimonie e degli eventi privati, già messo in ginocchio da mesi di chiusura”. Parla così Serena Ranieri, presidente di Federmep, la prima associazione di categoria nazionale che rappresenta tutti i professionisti e le aziende del settore relatvo al wedding ed eventi privati. La nuova ordinanza del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, di fatti, colpisce ancora una volta uno dei settori più in crisi, anche a causa dell’emergenza Coronavirus, quello dei matrimoni e degli eventi privati. Si parla, infatti, di oltre 10mila imprese nella sola regione Campania direttamente o indirettamente coinvolte. “C’è la prova provata del nesso tra matrimoni, battesimi e altre cerimonie e l’aumento dei casi? Se è così il presidente De Luca dia una risposta comprovata da dati, e noi ci adegueremo, visto che la salute della comunità è la priorità. Ma se, come crediamo, non sono i nostri eventi ad aver provocato l’aumento di casi di Covid revochi l’ordinanza e ne predisponga una nuova e più puntuale – ha dichiarato Serena Ranieri – A meno che non voglia passare alla storia come il presidente di Regione che ha firmato la chiusura di tantissime aziende che hanno resistito per mesi e che hanno ripreso a lavorare nel rispetto delle misure di sicurezza. *Da mesi chiediamo sostegni mirati, oggi ancor di più governo e regione devono intervenire per salvare migliaia di posti di lavoro”.
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Nuova ordinanza del governatore De Luca, in Campania si blocca la movida

Nuova ordinanza del governatore Vincenzo De Luca per fronteggiare l’emergenza Covid in Campania. Con decorrenza immediata e fino al 7 ottobre 2020, salvo ulteriori modifiche in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata: l’esercizio e la fruizione delle attività connesse a Cinema, Teatri e Spettacoli dal vivo, Ristorazione e Bar, Wedding e Cerimonie, sono subordinati alla       stretta osservanza dei protocolli; lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di n. 20 partecipanti per ciascun evento e nell’osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli; a tutti gli esercizi commerciali (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati),dalle ore 22,00 è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli, purché nel rispetto dei Protocolli vigenti. Agli esercizi che non possano garantire dette misure è fatto obbligo di chiusura alle ore 22,00; dalle ore 22,00 alle ore 06, 00 è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici; resta sospesa l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse; è fatto divieto di salire a bordo dei mezzi di trasporto ai passeggeri che non indossino la mascherina. Eventuali passeggeri sprovvisti di mascherina devono, in ogni caso, essere sanzionati in conformità a quanto previsto ed essere invitati a scendere immediatamente e comunque appena possibile dal mezzo, al fine di evitare ogni ulteriore rischio connesso alla permanenza a bordo in assenza di dispositivi di protezione. In caso di rifiuto, deve essere disposto il blocco del bus o del treno e richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine. Per quanto non previsto dal presente provvedimento, restano confermate e prorogate fino al 7 ottobre 2020 le disposizioni di cui all’Ordinanza n.72 del 24 settembre 2020, pubblicata sul BURC in pari data. Restano altresì confermate le disposizioni di cui alle Ordinanze n.73 del 25 settembre 2020 e n.74 del 27 settembre 2020, pubblicate sul BURC nella data di adozione. Si rammenta che ai sensi delle ordinanze, è fatto obbligo, tra l’altro:  di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione della Asl competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 °C;    per i gestori di ristoranti ed altri esercizi analoghi  della identificazione di almeno un soggetto per tavolo o per gruppo di avventori, della rilevazione e conservazione dei dati di idoneo documento di identità al fine di metterla a disposizione dell’Autorità Sanitaria, ove richiesto;  di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto), approvati o prorogati con le ordinanze o riportati in allegato al DPCM 7 settembre 2020. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni,  per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina  e durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria e/o sportiva;  ai titolari di esercizi commerciali, pubblici o aperti al pubblico, anche in deroga ai protocolli  allegati alle ordinanze di effettuare la misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali di esercizio,  e di assicurare la presenza di dispenser di gel e/o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali al chiuso alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5 °C. E’ fatta raccomandazione a tutti i  soggetti appartenenti alle categorie fragili di non esporsi a rischi sanitari collegati ad eventi o situazioni climatiche e ad adottare una linea di massima prudenza nelle relazioni interpersonali.

E’ fatta raccomandazione alle Forze dell’Ordine di assicurare i necessari controlli sull’osservanza del presente provvedimento.
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Rinviata l’apertura delle scuole in Campania: si inizia il 24 settembre

Per l’inizio dell’anno scolastico, in Campania, bisognerà attendere il 24 settembre. Lo ha stabilito il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. “La Campania approva oggi il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre, accogliendo le richieste dell’Anci, l’associazione dei Comuni, e dei sindacati della scuola, incontrati di recente – ha dichiarato il presidente di Palazzo Santa Lucia – Si è verificato, dopo una valutazione attenta della situazione, il permanere di criticità che rendono necessario prendere altri 10 giorni di tempo per conseguire elementi di maggiore tranquillità”. De Luca ha poi annunciato che sul piano sanitario si è deciso di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico. Si è approvato un piano straordinario di affiancamento ai medici di medicina generale e di esecuzione dei tamponi con risultati entro le 24 ore. “Si è deciso di finanziare come Regione, l’acquisto di termoscanner per misurare la temperatura degli alunni negli istituti, ritenendo poco plausibile la misurazione a casa – ha aggiunto – Non vi sono, ad oggi, dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti disponibili per gli alunni. E’ altresì necessario concludere da parte dei Comuni, accordi con società di trasporto anche private, per garantire la piena disponibilità dei mezzi necessari per il trasporto scolastico. Sono queste alcune delle criticità ancora presenti che rendono necessario un rinvio dell’apertura. Si lavorerà nei prossimi giorni, con grande senso di responsabilità, per avere le condizioni minime di sicurezza per lo svolgimento delle attività scolastiche”.

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Ernesto Sica lascia la Lega

di Stefania Maffeo

Il consigliere provinciale ex sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica annuncia: “Lascio la Lega. Una decisione sofferta, ma meditata e frutto di una lunga e attenta riflessione”.

Si attende dopo Ferragosto un incontro nel quale spiegherà tutte le motivazioni annunciando le sue future scelte.

Lo scorso 15 luglio Ernesto Sica, con l’intento di giocare a carte scoperte con il suo elettorato la futura partita delle regionali in Campania, aveva già evidenziato che sarebbe stato necessario un chiarimento con la compagine di Salvini per ricostruire un clima di civiltà, sul garantismo e ripartire dai programmi.

Attesa per le dichiarazioni di Sica, soprattutto in vista dell’imminente scadenza delle ore 12 di sabato 22 agosto per la presentazione liste elettorali per le Regionali in programma per il 20 e 21 settembre 2020.

 

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Multe salate per chi non indossa la mascherina nei luoghi chiusi

L’Unità di Crisi Regionale per l’emergenza Covid-19, convocata dal Presidente Vincenzo De Luca, si è riunita per esaminare l’attuale situazione epidemiologica in Campania.

Al termine della riunione, il Presidente De Luca ha emesso una nuova ordinanza ai fini della prevenzione e del contenimento del contagio.

L’ordinanza conterrà le seguenti misure:

– Blocco dei mezzi pubblici (bus e treni) se a bordo vi è un passeggero privo di mascherina, che sarà multato e fatto scendere.

– Sarà previsto il massimo della sanzione (1.000 euro) per chiunque non indossi la mascherina ove già previsto dalle ordinanze regionali (tutti i luoghi al chiuso). Si ricorda che è obbligatorio portare con sé la mascherina.

– Si invitano le forze dell’ordine e le polizie municipali a controlli rigorosi nelle situazioni di assembramento, e nelle quali, al chiuso, i cittadini non indossino la mascherina (negozi, supermercati, bar, esercizi commerciali, locali pubblici etc.)

– I cittadini che arrivano da paesi esteri devono obbligatoriamente osservare la quarantena.

– E’ stato dato mandato alle Aziende Sanitarie di individuare alberghi Covid da riservare alla quarantena di pazienti asintomatici.

Scarica l’ordinanza:

ORDINANZA n. 63-24.07.2020

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De Luca all’attacco: “Ingressi in Italia del tutto incontrollati, così non arriveremo neanche a settembre”

E’ stato completato nelle palazzine dell’ex Cirio a Mondragone l’esame dei tamponi effettuati dopo i 15 giorni di incubazione del virus. Sono stati effettuati altri 450 tamponi e isolati i residui 17 casi positivi per i quali è in corso il trasferimento nelle strutture sanitarie Covid. Il focolaio è al momento spento. Si rende così possibile alla mezzanotte di domani eliminare la zona rossa. Come da ordinanza, resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto per gli abitanti di Mondragone. “Sugli ingressi in Italia – dichiara il Presidente Vincenzo De Luca – occorrono controlli rigorosi. Si è per esempio verificato l’arrivo con un volo diretto New York – Roma, di un cittadino campano risultato positivo solo dopo i controlli cui è stato sottoposto arrivato a destinazione, dopo aver viaggiato anche in pullman e in treno. Si segnalano inoltre casi di arrivi di cittadini dell’est, tra cui braccianti e badanti, in assoluta promiscuità a bordo di pullman, senza nessun controllo efficace. In relazione a qualche altro caso di positività registrato, è bene ricordare ai medici di famiglia di non sottovalutare situazioni in cui il paziente presenta sintomi e di sottoporlo al tampone. Si rilevano comportamenti che segnalano un pericoloso rilassamento generale. In queste condizioni il rischio è che non arriveremo neanche a settembre, quando potremo essere costretti ad affrontare l’anno scolastico in condizioni gravissime”.

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​Approvato il nuovo statuto della Fondazione Ravello

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Ravello in data odierna ha approvato la modifica statutaria che porterà una nuova governance e un nuovo futuro a una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane. In un clima di grande concordia, unanimità di intenti e condivisione di scelte, il commissario della Fondazione, Almerina Bove, ha dunque velocemente portato a termine il mandato ricevuto dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Inizia ora l’iter delle successive approvazioni che in brevissimo tempo consegnerà ulteriore stabilità e progettualità alla Fondazione.

Soddisfazione espressa dall’avvocato Bove e dal segretario Ermanno Guerra. Nel frattempo tutto procede per il completamento del cartellone del Ravello Festival 2020 che sarà inaugurato, come annunciato da Valery Gergiev.​