La chirurgia robotica, ultima frontiera della chirurgia di precisione, ha trovato applicazione anche nella casa di cura Cobellis di Vallo della Lucania che, oltre Napoli, è il primo centro in
Campania ad utilizzarla. In circa un anno dall’avvio di questo programma, sono stati eseguiti, una settantina di interventi, per la maggior parte di chirurgia oncologica, ma con l’obiettivo di incrementarne l’utilizzo, si è puntato anche alle patologie che riguardano la tiroide. E’ stato effettuato il primo intervento di tiroidectomia totale con la chirurgia robotica con la partecipazione, in qualità di tutor, del prof. Gabriele Materazzi, direttore dell’Unità Operativa di Endocrinochirurgia dell’Università di Pisa. “Ho trovato una realtà di altissimo livello; il robot è un gioiello che si aggiunge, è una macchina che costa tantissimo, soprattutto se come quella della Cobellis molto avanzata, ma è importante sottolineare che non è la macchina che fa l’intervento, ma è sempre l’uomo che agisce. Dal punto di vista operativo, i vantaggi di questa tecnica, per quanto riguarda la tiroide, sono principalmente di carattere estetico, giacchè non si lascia traccia della cicatrice sul collo che tende comunque a scomparire nel tempo, ma può anche restare visibile. Per evitare questo, effettuiamo un intervento che nasce dall’Oriente che prevede una incisione sottoascellare, distante dalla zona visibile e che tende comunque a scomparire. In generale i vantaggi oncologici della chirurgia robotica sono notevoli perché se l’intervento è fatto in maniera precisa e pulita, potrà essere più radicale e quindi più curativo”.
Il professor Luigi Cobellis, dir. Chirurgia Generale della Casa di cura di Vallo della Lucania, sottolinea gli sforzi compiuti per adottare la nuova tecnologia: “Non è stato semplice, perché non è un programma che può partire dall’oggi al domani; oltre ai cospicui investimenti, infatti, necessita di un percorso formativo che non riguarda soltanto il chirurgo che è l’elemento essenziale, perché è lui che opera non il robot: solo un bravo chirurgo può diventare un bravo chirurgo robotico; è stato necessario formare tutto lo staff, il personale di sala operatoria, per familiarizzare con tecniche complesse per le quali c’è bisogno di aver svolto un percorso di preparazione che non è stato breve né semplice. I vantaggi della chirurgia robotica sono quelli dell’innovazione, perché consente al chirurgo un gesto più fine, poco invasivo; si continua nell’alveo della chirurgia laparoscopica avendo a disposizione uno strumento che facilita e magnifica la visione consentendo movimenti che al laparoscopista non sono consentiti; è una chirurgia più fine, ma che necessita di una qualità chirurgica fondamentale che non può essere sostituita dalla robotica”.
Di certo l’utilizzo della chirurgia robotica pone la Casa di Cura Cobellis di Vallo della Lucania, tra le principali strutture sanitarie, non solo del Mezzogiorno d’Italia, in grado di inserire le più moderne tecnologie nella sua valida dotazione tecnico-strumentale, ma anche per la professionalità e l’alta costante specializzazione del suo personale medico- infermieristico.
Allarme della Commissione Antimafia su usura e aste giudiziarie. L’ultimo documento dell’organismo parlamentare sottolinea sia l’urgenza di proteggere le fasce più deboli della popolazione, che la crescente acquisizione da parte di realtà mafiose dei crediti in sofferenza degli immobili sottostanti (sottraendoli alle famiglie sovra–indebitate).
E’ l’ennesima denuncia che giunge dalle istituzioni dello Stato sui pericoli di infiltrazioni mafiose nell’economia e nel tessuto sociale sfilacciato dal Covid. La pandemia sociale sta facendo infatti scoppiare nell’ombra l’emergenza al Sud – dove grazie all’enorme liquidità da riciclare le mafie stanno tentando di creare servizi paralleli di welfare – come al Nord, dove nel mirino delle organizzazioni criminali sono finite soprattutto le imprese in crisi.
L’impoverimento di tanti lavoratori dipendenti e piccoli imprenditori ha spinto infatti la Caritas Ambrosiana e le fondazioni antiusura a promuovere diverse proposte legislative come una legge sul sovraindebitamento simile a quella degli altri paesi europei, la possibilità di rinegoziare i mutui pur in situazioni di difficoltà, la proposta di istituire cartolarizzazioni sociali per salvare gli immobili pignorati alle famiglie. La Commissione ha rilevato come nel corso del 2020 le segnalazioni antiriciclaggio siano aumentate dell’ 11,1 per cento e a causa della pandemia il numero di segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall’Unità di informazione finanziaria per l’Italia è cresciuto dal 7 per cento rispetto al 2019, in modo particolare nel corso del secondo semestre dello stesso anno.
“Vogliamo approfondire ( avv. Mario Manzo Responsabile Nazionale Ufficio Legale Associazione Antiracket-Antiusura ) nei prossimi mesi l’aspetto delle aste giudiziarie perché sta diventando uno dei principali canali di riciclaggio. Ci sono giunte diverse segnalazioni sul particolare interesse di mafiosi ed evasori fiscali, spesso con la costituzione di società di comodo nei paradisi fiscali, per gli immobili sottostanti i crediti deteriorati”. Un settore che L’università di Napoli Federico II e la Cattolica, in collaborazione con i Tribunali napoletano e milanesi, stanno monitorando da tempo rilevando molte anomalie, come la presenza di prestanome e di reti. Il sistema normativo ne permette purtroppo la penetrazione e i magistrati accolgono spesso le azioni di notai e commercialisti senza approfondire. Questo è un campo che consente il riciclaggio.
Con la distorsione delle organizzazioni criminali si effettua poi una macelleria sociale, dato che dopo la prima battitura d’asta il prezzo cala del 25% ed è interesse di chi acquista effettuarne altre”. Come intervenire? “Basterebbe coordinare le norme. Con una piccola variazione all’articolo 586 del Codice di procedura civile, ad esempio. Invece di lasciare alla discrezionalità del magistrato la sospensione dell’asta allorquando il valore dell’offerta si presenta al di sotto della soglia di accettabilità del valore di mercato, si obbliga il giudice a sospenderla.
Chi determina i valori? “Potrebbe essere l’agenzia delle entrate, che in una compravendita interviene se il valore dichiarato dell’immobile si ritiene sottostimato”. Ultimo passo, che ha attirato l’attenzione della Commissione antimafia, accertare le provenienze dei capitali con un database nazionale dei partecipanti alle aste.
Le esecuzioni immobiliari aste e il sovraindebitamento sono strettamente legate all’usura (Dott. Ottavio LEO Vice-Presidente di Emergenza Legalità ) che matura in un contesto molto prossimo, se non proprio contiguo, ad ambienti riconducibili alla criminalità organizzata. Per combattere e contrastare l’usura bisogna intervenire con proposte coraggiose, concrete e pratiche come l’introduzione del “codice rosso”, che prevede la possibilità di avere strutture dedicate in grado di intervenire con sollecitudine, ricevere le denunce e attivare le misure di prevenzione previste dalla normativa.
Poi con un rifinanziamento adeguato del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime subordinando l’erogazione dei contributi alla nomina di un “tutor” della vittima che la aiuti nell’impiego corretto delle somme. Tutte proposte che questa associazione Antiracket ha in più occasioni RIPROPOSTE .
Una white list degli acquirenti sarebbe certamente utile a prevenire l’intreccio sempre più inestricabile fra mafie, evasori fiscali, società anonime costituite nei paradisi fiscali, professionisti asserviti, prestanome che in questi anni ha inquinato il mercato delle aste immobiliari. Se realizzato consentirebbe anche un’attività preventiva per salvare le abitazioni di famiglia e scongiurare tanti drammi”. Quanto alle aste giudiziarie, speriamo – con la imminente riforma sulla giustizia – che il Parlamento “intervenga con coraggio per regolamentare diversamente il sistema e scongiurare drammi per migliaia di famiglie”.
Il Gruppo Consiliare di Forza Italia – Pontecagnano Faiano invita l’Assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Sica a dimettersi dal proprio incarico in quanto responsabile dei lavori di manutenzione eseguiti lo scorso anno sul tratto fognario che intercorre tra la Via ALFANI e la Via Torino.
I suddetti lavori, per l’Assessore Sica, avevano l’obiettivo di risolvere i problemi di allagamento che, purtroppo, si verificano ad ogni occasione di eventi di pioggia intensi su Via ALFANI.
Lo scorso 4 Settembre il temporale che ha investito la nostra città ha prodotto allagamenti su un cospicuo tratto di Via ALFANI e i lavori di manutenzione eseguiti un anno fa sotto la supervisione dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, costati ben 120.000,00 euro di danaro pubblico, non hanno sortito gli effetti risolutivi con cui erano stati tanto pubblicizzati in precedenza!
Ciò, oltre a rappresentare un vero e proprio fallimento di quaesta amministrazione, contrasta nettamente con le numerose dichiarazioni espresse pubblicamente sia dall’Assessore Raffaele Sica che dal Sindaco Giuseppe Lanzara i quali, sin dall’inizio, hanno sempre prospettato alla cittadinanza la natura RISOLUTIVA che avrebbero avuto i predetti lavori in caso di pioggia intensa rispetto alle problematiche di allagamento di Via ALFANI.
Stupisce , inoltre, l’atteggiamento spocchioso ed arrogante dell’Assessore Raffaele Sica all’indomani dell’allagamento verificatosi su Via ALFANI il quale, dimenticando quanto aveva esternato in precedenza, ha minimizzato la portata dei lavori eseguiti cercando di spostare l’attenzione su un intervento ancora da realizzarsi.
Neanche l’evidenza di lavori di manutenzione che non hanno prodotto gli effetti tanto declamati e la gravità dovuta allo sperpero di danaro pubblico hanno impedito all’Assessore Raffaele Sica di rivolgersi alla cittadinanza con la solita arroganza.
I cittadini di Pontecagnano Faiano meritano un “governo” della città che si rivolga Loro con chiarezza e serietà e che risolva Loro i problemi, ossia il contrario di quanto è avvenuto ed avviene ancora oggi con dei “personaggi al governo” che per nascondere la loro inadeguatezza ostentano soltanto superbia, presunzione ed arroganza.
“Il lungomare cittadino è lo specchio di una città in decadenza, abbandonata a sé stessa”. Lo ha dichiarato l’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno dopo la fotografia scattata dai cittadini salernitani che evidenziano come, uno dei luoghi simbolo del capoluogo, sia totalmente in decadenza.
“Solo pochi giorni fa, le cronache cittadine hanno raccontato di tende sistemate nelle aiuole, oggi raccontiamo ancora – dopo mesi – la completa assenza di servizi pubblici – ha dichiarato il candidato sindaco Michele Sarno – Ancora oggi facciamo i conti con uno scenario degradante: la maggior parte delle panchine sono distrutte, aiuole non curate. Manca la manutenzione ordinaria, eppure si continua a parlare di Salerno città europea”. Inoltre, è necessario ricordare che per i bagni pubblici sono stati concessi anche dei finanziamenti pubblici: “paghiamo le tasse più alte d’Italia per servizi inesistente e inaccessibili, occorre cambiare la gestione del potere e, soprattutto, mai come in questa fase è necessario sfruttare al meglio le risorse, rendere ogni luogo di questa città accessibile a tutti, senza alcuna distinzione”, ha ribadito ancora l’avvocato Sarno.
“Gli operatori turistici stanno svolgendo un lavoro encomiabile. Il settore del turismo è stato messo particolarmente in crisi dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, i lavoratori sono stati abbandonati dalle istituzioni, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale e locale”. A dichiararlo è Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno che plaude a Giuseppe Gagliano, presidente di Federalberghi e Confcommercio Salerno che ha rivendicato l’impegno degli operatori turistici dopo il tutto esaurito che ha caratterizzato le strutture alberghiere ed extralberghiere nel mese di agosto. “Salerno è una città che può e deve vivere di turismo ma gli operatori del settore devono essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio, senza altri stop&go che altro non fanno che mettere all’angolo un comparto già fortemente in crisi; le categorie, infatti, si sono sacrificate non poco, soprattutto per mantenere i livelli occupazionali dopo mesi di blackout totale – ha dichiarato il candidato sindaco, l’avvocato Michele Sarno – Il mio elogio e i miei ringraziamenti per il lavoro svolto a tutti gli operatori turistici, al presidente Gagliano perché Salerno può essere una città turistica e il merito è solo di chi, ogni giorno, tra mille difficoltà e insicurezze svolge il proprio lavoro, nel rispetto delle normative disposte dal governo nazionale, per garantire la sicurezza dei dipendenti e degli avventori. Da sindaco, svolgerò la mia attività in continuo contatto con gli operatori commerciali che vanno ascoltati ed accompagnati nel percorso di sviluppo e valorizzazione dell’economia del nostro territorio; farò provvedimenti ad hoc per il rilancio del turismo e del commercio, attraverso un infopoint che sarà installato in pieno centro cittadino, con il rilancio del trasporto pubblico: mezzi messi a disposizione dal Comune per aiutare i visitatori a conoscere la vera storia di Salerno, i suoi luoghi tipici, caratteristici per un vero e proprio rilancio economico, basato su fatti concreti e non su chiacchiere da campagna elettorale”.
Una foto di gruppo di tutte le candidate alle prossime elezioni amministrative a Salerno. A promuovere l’iniziativa la dottoressa Paky Memoli, consigliere comunale e provinciale e candidata alle prossime consultazioni elettorali al comune di Salerno nella lista Campania Libera a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli.
L’invito a tutte le candidate, ma anche alle donne che vorranno partecipare, è quello di ritrovarsi il 28 agosto sulla spiaggia di Santa Teresa alle 18.30 per una foto che sia l’emblema del sostegno e della vicinanza alle donne dell’Afghanistan.
Alla scorsa tornata elettorale, la dottoressa Memoli è stata tra le donne più votate in consiglio comunale e, lo scorso anno, si è distinta per aver dato disponibilità a partire nell’immediato per aiutare gli ospedali in piena emergenza Covid. In particolare ha assistito per tre settimane dei pazienti colpiti dal Coronavirus ospiti in alcune Residenze sanitarie assistite della regione Liguria. La diabetologa, referente della Rete diabetologica aziendale dell’Asl di Salerno e membro della Simdo, la Società italiana metabolismo diabete e obesità e fondatrice dell’Associazione “Prima Luce”, ha lasciato la Campania l’8 aprile, dopo essere stata selezionata tra 8mila medici che avevano risposto all’appello della Protezione civile per prestare il loro supporto contro l’emergenza Covid. Una missione che si è conclusa il 28 aprile con un carico di forti emozioni. Venti giorni intensi, pieni di lacrime, speranze e dolore, a tu per tu con gli effetti del virus che ha cambiato il nostro tempo.
“Lo stadio Arechi pronto per la serie A? La carenza dei tornelli ha ridotto la capienza e sempre meno persone possono accedere allo stadio comunale”. Lo ha dichiarato l’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco per la città di Salerno, in occasione della prima partita di campionato, con la Salernitana che debutta ufficialmente in serie A. “Il sindaco Napoli ha annunciato, attraverso i suoi canali social, che l’Arechi è pronto ad accogliere le grandi squadre ospiti dei granata ma dovrebbe anche dire, per amor di verità e onestà intellettuale, che al di là delle disposizioni anti covid la capienza è ulteriormente ridotta a causa dei tornelli – ha dichiarato il candidato sindaco Michele Sarno – e quindi i tifosi risultano penalizzati dalla incapacità di un amministrazione che condanna la comunità alla energenzialita’ senza mettere in campo un’adeguata prevenzione tesa a ristorate gli interessi dei tifosi e dei salernitani. Con la vittoria dei granata e la conquista della serie A, il Comune avrebbe dovuto lavorare fin da subito all’adeguamento dell’Arechi, puntando anche sulla capienza che oggi conta 26500 posti a sedere raggiungendo i 36mila posti a sedere ma al di là delle promesse e dei proclami elettorali oggi nulla è stato fatto. A discapito, ancora una volta, della cittadinanza”.
Al via la Prima edizione del Premio Internazionale di Arte Estemporanea 2021 denominato “L’arte tra mito e natura” organizzato dall’Accademia per l’arte “S.S. Luca e Beato Angelico”. L’iniziativa si svolgerà il prossimo 24 Agosto a Laureana Cilento dove ha sede anche l’Accademia.
Presentato il programma presso il Lido Ristorante Tre Conchiglie ad Agropoli nel corso di una conferenza stampa con il presidente Antonio Villani.
Il Premio ha come finalità la riscoperta e la valorizzazione dei beni ambientali, culturali, storici, naturali ed artistici della cultura del Cilento, legata al mito ed alla leggenda, oltre che alle antiche tradizioni ed alla sua natura incontaminata. Gli interessati prenderanno parte ad un percorso artistico che ha come tema il connubio tra Arte e Natura, quella offerta dal meraviglioso scenario paesaggistico del Parco del Cilento che fa da location all’estemporanea. Si tratterà di una vera e propria “En plein air” in cui gli artisti avranno modo di esprimere tutta la loro vena creativa dando vita ad opere d’arte ispirate da scorci naturali che sceglieranno. Le tecniche artistiche da utilizzare sono pittura (qualsiasi tecnica e supporto), scultura, ceramica, arte del riuso, arte presepiale, design e moda, grafica, fotografia creativa, poesia estemporanea e scrittura creativa estemporanea. Prevista una sezione giovanissimi per dar modo anche ai minori di 18 anni di partecipare al Premio allo scopo di sensibilizzare il valore dell’arte sin da bambini. Le iscrizioni prevedono il versamento della quota associativa di € 20,00 da versare entro il 10 agosto prossimo e può essere effettuata contattando l’Associazione via mail (accademiaperlarte@libero.it), con un messaggio su Whatsapp (329/2578536) o sui canali social.
La parte pratica sarà effettuata tra le ore 10:00 e le ore 17:00, poi i lavori artistici saranno consegnati alla Direzione ed esposti al pubblico, anche per essere visionati da una giuria di esperti. La premiazione, che avverrà alle ore 19.30, prevede, per i primi tre classificati della categoria adulti, rispettivamente € 350,00, 250,00 e 150,00 con targa e, per i primi due classificati della categoria giovanissimi, € 150,00 e 100,00 con targa. A tutti gli artisti sarà consegnato un attestato di partecipazione, nonché l’esposizione dei lavori durante eventi e mostre organizzate durante tutto l’anno accademico.
L’evento “L’Arte tra Mito e Natura” in collaborazione con il B&B “Parco del Lago” che offre la location per la registrazione degli Artisti partecipanti al Premio nonché per il momento della premiazione allietato dal buffet, è stato patrocinato dal Comune di Laureana Cilento e Fondazione Picentia di Pontecagnano Faiano e ha la cooperazione dell’associazione di Pronto Intervento Vo.P.I di Pontecagnano Faiano, Rinascimento 3.0, ArredArte arredamento artigianale, Vip Design, DMD dental, Workline divise professionali, e come media Partners 360WebTV e Rcs75 digital Radio.
Varie le aziende locali partecipanti con stand espositivi alla Kermesse tra cui: Azienda agricola Olio Paragano Mariapia, Martino & Saporita sughi artigianali pronti, Le Fattorie Cilentane, Azienda agricola Tommasini, Agrado birra artigianale e molte altre ancora.
L’Accademia per l’arte “S.S. Luca e Beato Angelico” nasce nel 2014 come associazione artistica e di promozione sociale, turistica, senza scopo di lucro e vede alla presidenza l’architetto Antonio Villani. Mira a diffondere ogni forma d’arte, figurativa e non, organizzando iniziative culturali ed artistiche collegate al territorio per esaltarne le bellezze naturali e turistiche (anche attraverso passeggiate e gite fuori porta), mostre ed esposizioni artistiche, nonché incontri di poesia e simili. Quale Accademia artistica l’associazione svolge un’attività di formazione certificata allo scopo di diffondere ed insegnare disegno, pittura figurativa e paesaggistica e le altre forme d’arte quali scultura, incisione, restauro, storia dell’arte, musica strumentale, canto, arteterapia, musicoterapia, scrittura creativa, fotografia. Propone e sviluppa progetti didattici con la Scuola per sensibilizzare i più giovani alla conoscenza ed alla valorizzazione dei beni culturali, naturali e di interesse storico, musicale ed artistico. Per favorire l’estensione delle attività culturali promuove iniziative artistiche in ambito nazionale, scambi culturali ed espositivi con altri sodalizi similari.
Varata lo scorso 26 luglio, MSC Seashore ha richiesto un investimento pari a circa 1 miliardo di euro che ha generato, solo in fase di costruzione, una ricaduta sull’economia italiana superiore a 4 miliardi, senza considerare il significativo impatto turistico-economico derivante dall’operatività della nave nei territori visitati dai suoi ospiti e dagli equipaggi
MSC Seashore, è la 19esima nave entrata a far parte della flotta di MSC Crociere e presenta una tecnologia all’avanguardia sul fronte ambientale
Dalla ripartenza delle nostre crociere, primi al mondo ad agosto del 2020, MSC Crociere ha trasportato decine di migliaia di crocieristi italiani in maniera sicura, grazie al “Protocollo di salute e sicurezza” messo a punto dalla nostra Compagnia e, ad agosto, ospiterà a bordo delle proprie navi circa 000 italiani a settimana
Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere, ha dichiarato: “Da quando siamo ripartiti nell’agosto del 2020, Napoli è sempre stata una delle città su cui abbiamo puntato di più e continueremo a farlo anche nei prossimi anni. Nel 2020 MSC Grandiosa, la nostra prima nave a tornare operativa, ha infatti effettuato ben 13 toccate nel porto partenopeo nonostante tutte le difficoltà legate alla ripartenza di un settore fermo da mesi. Quest’anno contiamo di arrivare a 39 scali totali, di cui 12 saranno della nostra nuova ammiraglia MSC Seashore, nave tra le più avanzate al mondo sotto il profilo tecnologico e ambientale. Nel 2022 aumenteremo ancora la nostra presenza arrivando a 76 scali complessivi”
Napoli, 9 agosto 2021 – Arriva oggi a Napoli MSC Seashore, la nuova ammiraglia di MSC Crociere consegnata lo scorso 26 luglio presso gli stabilimenti Fincantieri di Monfalcone e diventata la più grande nave mai costruita in Italia.
La nave ha accolto oggi i suoi ospiti che potranno vivere l’esperienza di una crociera di 7 giorni e 8 notti nel Mediterraneo occidentale, con un itinerario che prevede tappe nei porti italiani di Genova e Messina, oltre agli scali di La Valletta (Malta), Barcellona e Marsiglia.
MSC Seashore sarà dunque protagonista della stagione estiva di MSC Crociere, facendo tappa a Napoli ogni lunedì con 12 scali complessivi. I circa 1.000 passeggeri imbarcati oggi in città potranno inoltre partecipare alle numerose escursioni “protette” previste nell’ambito dell’innovativo “Protocollo di sicurezza e salute” di MSC. In particolare, gli ospiti avranno l’occasione di passeggiare per la città e il suo splendido lungomare, visitando le vie e i principali monumenti come Spaccanapoli, Piazza del Plebiscito e il Palazzo Reale, la Cappella San Severo e il Cristo Velato. Per gli amanti della storia e dell’archeologia sono inoltre previste escursioni presso gli storici siti di Pompei e del Vesuvio, dove si potrà ammirare lo spettacolare panorama della città da una posizione privilegiata. Per chi preferisce il mare e la costa, l’offerta di MSC Crociere prevede tour presso due iconiche mete conosciute e apprezzate in tutto il mondo: Sorrento e Capri.
“Da quando siamo ripartiti nell’agosto del 2020, Napoli è sempre stata una delle città su cui abbiamo puntato di più e continueremo a farlo anche nei prossimi anni. Nel 2020 MSC Grandiosa, la nostra prima nave a tornare operativa, ha infatti effettuato ben 13 toccate nel porto partenopeo nonostante tutte le difficoltà legate alla ripartenza di un settore fermo da mesi. Quest’anno contiamo di arrivare a 39 scali totali, di cui 12 saranno della nostra nuova ammiraglia MSC Seashore, nave tra le più avanzate al mondo sotto il profilo tecnologico e ambientale. Nel 2022 aumenteremo ancora la nostra presenza arrivando a 76 scali complessivi”, ha sottolineato Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere.
“Si tratta di numeri importanti che indicano una progettualità, un piano per il futuro in una città che ha incredibili opportunità di crescita e che ha molto da offrire ai passeggeri di tutto il mondo. Grazie al nostro protocollo di salute e sicurezza – che ci ha consentito finora di trasportare oltre 100.000 passeggeri italiani dall’inizio del 2021 – i nostri ospiti possono scegliere tra numerose possibilità di escursioni per scoprire un territorio magnifico con evidenti positive ricadute sul territorio sul fronte economico e occupazionale”, ha concluso Massa.
MSC Seashore, è la 19esima nave entrata a far parte della flotta di MSC Crociere e la prima della Classe Seaside EVO. Per la sua realizzazione sono servite oltre 12 milioni di ore/uomo di lavoro e 4.300 maestranze che hanno generato una ricaduta sull’economia italiana di quasi 5 miliardi di euro necessari per la costruzione della nave (senza contare l’importante volano turistico-economico attivato dalla nave nel corso della sua vita).
L’offerta estiva di MSC Crociere prevede un totale di 6 navi schierate nel Mediterraneo. Oltre a MSC Seashore, in Mediterraneo Occidentale troviamo infatti MSC Seaside e la nuova ammiraglia della compagnia MSC Grandiosa. In Mediterraneo Orientale sono impiegate invece MSC Orchestra, MSC Splendida e MSC Magnifica, con una serie di itinerari in partenza da Trieste, Monfalcone e Bari, e scali al Pireo (Atene) e in alcune delle più belle isole greche, Kotor (Montenegro), Dubrovnik e Spalato (Croazia).
Su tutte le navi MSC Crociere è applicato il rigoroso «Protocollo di salute e sicurezza», messo a punto dalla Compagnia in collaborazione con le autorità italiane e validato dal Comitato Tecnico Scientifico, che ha permesso di ospitare, da agosto 2020 ad oggi, numerosi passeggeri in piena sicurezza. Il Protocollo prevede che tutti gli ospiti, per poter accedere alla nave, debbano rispondere ad almeno uno dei seguenti requisiti:
essersi sottoposti ad un test molecolare o tampone antigenico entro 48 ore dalla partenza della nave
aver completato il ciclo vaccinale contro il Covid, almeno 14 giorni prima della partenza della crociera
essere guariti dal Covid 19 negli ultimi 6 mesi
Per salire a bordo, inoltre, tutti i passeggeri devono sottoporsi a screening medico-sanitario approfondito e ad un secondo tampone a inizio crociera. Un terzo tampone sarà effettuato a metà crociera e, in situazioni particolari, un quarto tampone a fine crociera.
Le altre misure previste dal Protocollo sono le seguenti:
obbligo di mascherina sia a bordo sia a terra durante le escursioni; monitoraggio continuo della salute durante tutta la crociera e misurazione della temperatura più volte al giorno; maggior distanziamento fisico a bordo grazie ad una capienza ridotta della nave; nuove modalità di accesso ai ristoranti e buffet ridisegnato (senza self-service); copertura assicurativa che rimborsa il costo della crociera in caso di contagio prima, durante e fino a 14 giorni dopo la stessa
per tutti i membri dell’equipaggio: 3 tamponi e periodo di quarantena di 14 giorni prima di prendere servizio (test iniziale nel paese di origine prima della partenza; un secondo test all’arrivo al terminal, prima di salire a bordo; un terzo test al termine del periodo di isolamento di 14 giorni trascorso a bordo in un’area separata della nave); poi un tampone alla settimana durante il periodo di bordo; obbligo di mascherina a bordo e divieto di scendere a terra durante le soste nei porti
in caso di individuazione di un caso sospetto, viene subito attivato un piano di emergenza in stretta collaborazione con le autorità sanitarie locali. Il caso sospetto e i contatti “stretti” vengono tutti testati, sottoposti a misura di isolamento preventivo in un’area riservata della nave. Vengono quindi sbarcati in modalità protetta, seguendo le normative locali e nazionali, e portati in strutture sanitarie convenzionate a carico della Compagnia
sistema innovativo di “contact tracing” a bordo che identifica i contatti “stretti” dei passeggeri sospetti positivi. Il sofisticato sistema di tracciamento, sviluppato da MSC Crociere, utilizza una tecnologia innovativa che consente di monitorare per l’intera durata della crociera, grazie ad un braccialetto “smart”, gli spostamenti di tutti passeggeri, identificando immediatamente le situazioni in cui un crocierista è stato a contatto con altri passeggeri o con il personale di bordo, per un periodo di 10 minuti cumulati, a una distanza inferiore a 1 metro
servizio sanitario di bordo ulteriormente potenziato: strutture e servizi medici dotati di personale altamente qualificato e professionalmente preparato, attrezzature necessarie per testare, valutare e trattare i pazienti sospetti di COVID-19 e disponibilità di cure gratuite presso il Centro medico di bordo per qualsiasi ospite con sintomi. Sono inoltre disponibili cabine di isolamento dedicate per consentire un efficace isolamento di eventuali casi sospetti e contatti ravvicinati
escursioni “protette” organizzate da MSC Crociere esclusivamente per i propri crocieristi: gli ospiti possono scendere a terra solo nell’ambito di tali escursioni che garantiscono una “bolla sociale” in grado di mantenere gli stessi elevati standard di salute e sicurezza sperimentati a bordo. I mezzi di trasferimento (pullman, aliscafi ecc.) vengono igienizzati prima di ogni escursione e all’interno di essi è assicurato uno spazio adeguato. Anche le guide turistiche e gli autisti sono sottoposti a controlli sanitari, compresi i test, e indossano adeguati DPI
sanificazione e igienizzazione pluri-giornaliera di tutte le superfici con prodotti chimico-disinfettanti di tipo ospedaliero
attività di saturazione e aerosolizzazione degli ambienti, condotta da società specializzate, con l’utilizzo di perossido di idrogeno (che viene utilizzata nelle sale operatorie). Aria condizionata senza ricircolo, che prevede l’utilizzo di filtri con tecnologia UV-C in grado di uccidere il 99,97% dei microbi
spazi e aree comuni a bordo vengono costantemente igienizzate. Per esempio, ogni ascensore viene sanificato in media 48 volte al giorno
Tecnologia all’avanguardia e certificazioni di MSC Seashore
MSC è da sempre impegnata a costruire alcune delle navi da crociera più innovative al mondo e questa innovazione si applica anche alle prestazioni ambientali. Con l’obiettivo di lungo periodo di raggiungere l’operatività delle navi a impatto zero entro il 2050, ogni nuova nave da crociera MSC rappresenta un ulteriore passo lungo questo percorso, insieme ad altri investimenti utili ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie ambientali di prossima generazione. MSC Seashore non fa eccezione e dispone tecnologie e impianti di ultima generazione in grado di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Ciò comprende sistemi ibridi di lavaggio dei gas di scarico (EGCS) e sistemi selettivi di riduzione catalitica (SCR) all’avanguardia, ottenendo una riduzione del 98% delle emissioni di ossido di zolfo (SOx) e riducendo le emissioni di ossido di azoto (NOx) del 90%. Il sistema di trattamento delle acque reflue è stato progettato in linea con la risoluzione MEPC 227(64) dell’Organizzazione Marittima Internazionale e raggiunge standard di purificazione più elevati rispetto alla maggior parte degli impianti di trattamento delle acque reflue presenti a terra.
MSC Seashore ha inoltre ricevuto due certificazioni aggiuntive dalla società di classificazione RINA. La prima è la certificazione “Sustainable Ship” poiché la nave presenta alcune delle tecnologie ambientali più avanzate attualmente disponibili. Questa certificazione viene assegnata alle navi che dimostrano di soddisfare i requisiti relativi alla sostenibilità, e riflette gli obiettivi strategici di sostenibilità adottati dalle Nazioni Unite.
La seconda è la certificazione “Biosafe Ship” per la riduzione del rischio di contagio, realizzata anche a bordo di MSC Grandiosa, basata su obiettivi e volontaria che certifica che la nave è dotata di sistemi, componenti e procedure operative in grado di ridurre il rischio di contagio per i passeggeri e l’equipaggio.
MSC Seashore, La nave
MSC Seashore è la prima nave Seaside EVO, un’evoluzione della rivoluzionaria classe Seaside e va ad aggiungersi alle navi gemelle MSC Seaside e MSC Seaview, entrate in servizio rispettivamente nel 2017 e nel 2018. Questa classe di navi è nota per le sue caratteristiche di design innovative e glamour ed è stata concepita con l’obiettivo di avvicinare gli ospiti al mare. MSC Seashore offre una serie di funzionalità, luoghi ed esperienze completamente nuovi per gli ospiti, poiché il 65% delle aree pubbliche è stato reinventato per migliorare ulteriormente l’esperienza degli ospiti a bordo. La nave offre 13.000 mq di spazi esterni, con un’ampia scelta di lounge bar e ristoranti all’aperto, piscine e aree per rilassarsi e prendere il sole, nonché diversi punti panoramici per ammirare suggestive viste sul mare.
Sulla nave è inoltre presente una scultura unica, la “Danza del Mare”, un’opera d’arte realizzata da Venini, uno dei maestri vetrai più stimati al mondo con una storia ultracentenaria. La scultura è stata creata appositamente per MSC Foundation, a testimonianza degli sforzi profusi nella protezione del mare.
La MSC Foundation, fondazione senza scopo di lucro, si impegna nella conservazione marina, umanitaria e di sviluppo sostenibile per il Gruppo MSC in tutto il mondo, avvalendosi della portata globale di MSC e della conoscenza unica del mare per proteggere e nutrire il nostro pianeta blu, i suoi popoli e il nostro patrimonio culturale condiviso.
MSC Seashore inizierà la stagione inaugurale nel Mediterraneo offrendo il classico itinerario delle “Sei Perle” che tocca Genova, Napoli, Messina, Valletta, Malta, Barcellona e Marsiglia.
Al termine di questa stagione estiva, il 31 ottobre la nave partirà da Genova per una crociera di 18 notti verso il Nord America. Dal 20 novembre la nave offrirà quindi crociere di 7 notti nei Caraibi in partenza da Miami alla scoperta di San Juan (Porto Rico), Charlotte Amalie (Saint Thomas), Puerto Plata (Repubblica Dominicana) e poi Ocean Cay MSC Marine Reserve, la nuova ed esclusiva isola privata di MSC Crociere nelle Bahamas.
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