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Oliveto Citra, un docufilm per dire no alla violenza sulle donne

di Stefania Maffeo

Importante momento di riflessione sulla violenza di genere presso l’Auditorium provinciale di Oliveto Citra in programma per sabato 9 aprile alle ore 19.00 con la proiezione del docufilm “Parlano le donne”, per la regia di Roberto Orazi, organizzato da Rosaria Gaeta dell’Associazione To Zion e da Grazia Biondi, presidente dell’Associazione Manden. L’iniziativa si inserisce si inserisce all’interno del progetto “Coscienze in Ascolto”. Quattro donne vittime di violenza raccontano a quattro studenti e studentesse le loro storie di sopravvivenza e di rinascita.

Il docufilm, andato in onda su Rai3, prodotto da Anele per Rai Documentari  in collaborazione con Videa Next Station, è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. E’ stato scritto dal regista e da Gloria Giorgianni (ideatrice con Flavia Barra) con la collaborazione di Tore Sansonetti, produttore esecutivo Lorenzo Taboga.

Dopo la proiezione ci sarà un dibattito tra il regista ed il pubblico presente in sala. Interverranno Emanuela Sica, Alessia Napoletano, Dario Maria Panizzolo, Paolo Massimo Pastore e le rappresentanti delle due associazioni organizzatrici. L’incontro mira a promuovere un percorso di sensibilizzazione, soprattutto in ambito scolastico, attraverso incontri A.M.A (auto mutuo aiuto).

“Non possiamo navigare nel buio e voltarci dall’altra parte. Dobbiamo dare speranza alle nuove generazioni affinché abbraccino il concetto di libertà. Per essere donne libere bisogna essere prima di tutto donne indipendenti” afferma Grazia Biondi, da più di dieci anni attivista a sostegno delle donne. “La pandemia ha esasperato molte situazioni di disagio tra le mura domestiche. Oggi, quindi, più che mai è importante ascoltare le nostre coscienze. Ci vogliono esempi concreti, storie che testimoniano la rinascita delle vittime. Basta silenzio. Azione, concreta”.

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Pontecagnano Faiano, una rete di donne per dire no alla violenza di genere

“Fuori dal silenzio. Dal 1522 al processo”: questa l’interessante denominazione dell’incontro che si è svolto il 2 luglio a Pontecagnano Faiano promosso dal blog “I volti di Cassandra” di Lucia Zoccoli e Stefania Maffeo, in collaborazione con Break the silence ed una fattiva rete di associazioni (N.o.w., Circolo Occhi Verdi Legambiente Pontecagnano, Associazione Avalon, Associazione Socio-Culturale “OMBRA”, Centro Commerciale Naturale “Pontecagnano C’entro”, Albachiara Associazione, Paesaggi Narranti, Meetup Pontecagnano Faiano) ed il patrocinio del Comune. Tra gli obiettivi primari quello di sostenere la Campagna Nazionale del numero verde 1522, che consente alle donne vittime di violenza e di stalking di sapere a chi rivolgersi. L’iniziativa, sostenuta da molti commercianti di Pontecagnano Faiano, i quali hanno inserito nello scontrino fiscale la dicitura “Se sei una donna vittima di violenza chiama il 1522”, vuole ricostruire e far conoscere qual è il percorso che le donne che hanno deciso di denunciare devono compiere prima di arrivare al processo ed ottenere giustizia. Sono molte le difficoltà e soprattutto sono tanti i pregiudizi, le resistenze, la poca professionalità, con cui devono scontrarsi.

 

donne i volti di cassandra

Hanno preso parte all’iniziativa, moderata dalla giornalista Rossella Graziuso, l’onorevole Anna Bilotti, l’Assessora alle Pari Opportunità Adele Triggiano e si sono susseguiti gli interventi di Grazia Biondi (Associazione Manden); Stefania De Martino, avvocato da sempre impegnata nella battaglia per i diritti delle donne; Carla Del Mese, responsabile del Circolo Occhi Verdi Legambiente Pontecagnano; Roberta Arrigo, referente regionale di Break the silence; la giornalista Stefania Maffeo, che ha riletto un suo articolo del 1999 contro la sentenza 1636/1998 della Corte di Cassazione che evidenziava che non era stuprabile una donna con il jeans.

Un incontro tra donne che scelgono di tradurre in azioni concrete le loro idee. Nato dal desiderio di dare un segnale forte e di tracciare un percorso affinché le vittime di violenza vedano riconosciuti i propri diritti civili. Rompere il muro del silenzio è la vera rivoluzione perché i lividi sul corpo guariscono in fretta mentre le ferite dell’anima possono diventare permanenti.

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Attualità Dillo a Noi Un caffè con ...

Incontro con la battagliera Grazia Biondi.

Coraggio, solidarietà e diritti civili: questi in sintesi i punti cardine toccati da Stefania Maffeo nella nuova puntata de “Un caffè con…”.
Incontro con la battagliera Grazia Biondi. La sua esperienza per aiutare le altre vittime. Concretamente.

Stefania de Martino Manden – Diritti civili e legalità 
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